SCOPPIO DELLE CANNE

In questa sezione si studiano e confrontano le idee dal punto di vista teorico/pratico delle funzioni meccaniche e balistiche nelle armi.

SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » mer 29 feb 2012, 22:29

Ripropongo un post già inserito in rete che tratta l'argomento nel titolo.
E' interessante trarne delle valutazioni anche in questa sezione del forum.


SCOPPIO CANNE DI FUCILE AD ANIMA LISCIA
PLASTICITA’ ED ELASTICITA’ DEGLI ACCIAI
CARATTERISTICHE DEGLI ACCIAI LEGATI


In linea di massima possiamo genericamente toccare l’argomento che hai richiesto facendo alcune riflessioni tecniche.
I vecchi acciai erano normalmente al carbonio, quindi meno elastici e soggetti ad una maggiore manutenzione.
Da quando sono in uso gli acciai bassolegati, già dagli anni ’30, inizialmente nei fucili di lusso, ma oggi nella quasi totalità delle armi da caccia, con le varie percentuali di Cromo-Nickel-Molibdeno, è notevolmente aumentata la resistenza ai tormenti (sforzi assiali, radiali e tangenziali), ed i fucili sono sempre più sicuri.
Il fattore primario nella valutazione degli acciai da impiegare nella costruzione delle canne dei fucili è quello dell’indice di elasticità e plasticità che determinano i carichi e le pressioni massime a cui possono essere sottoposte.
Volendo effettuale una rapida valutazione dell’acciaio, conoscendone le caratteristiche, potremo effettuare questo calcolo sulla pressione che porterebbe la canna a deformazione tollerabile (limite di elasticità).
Dove P (pressione), k (re/ri) differenza dei raggie int/est. della canna (spessore)
Σ (coefficiente limite di elasticità per trazione).

P=3/2{[k*k-1]/[2k*k+1]} Σ
---------------
Esempio re=12(24 diametro est.), / ri=9,3(18,6 diametro int.),
k=12/9,3= 1,29
Σ=70 kg/mmq
P=3/2{[1,29*1,29-1]/[2*1,29*1,29+1]}* Σ =
= 1,5 (0,664/4,328) Σ =
= 1,5*0,153* Σ =
= 0,23* Σ =
=0,23*70 = 16,1 kg/mmq =
= 161 N/mmq
Pertanto con una pressione di carico di 1610 bar, la canna che abbia uno spessore di 5,4 mm, con un acciaio del tipo Σ=700 N/mmq, non deve presentare segni di deformazione plastica.
Invece, una canna con parete dello spessore di 9-10/10 di mm., non deve presentare segni di deformazione plastica intorno ai 625-686 bar
Questi calcoli sono effettuati secondo i criteri di progettazione e rispettano norme entro i limiti di sicurezza per l’impiego delle armi a canna liscia.
Queste valutazioni effettuate possono essere migliorate ed integrate usando formulazioni differenti e più attuali, oltre che ad essere corrette qualora se ne dovesse ravvisare la necessità.
I calcoli, pertanto, sono stati effettuati con il sistema tecnico e non con quello impiegato dall'attuale sistema internazionale.

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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda endrius » gio 1 mar 2012, 11:37

dai bruno riprendiamo il post di dimensionamento delle canne? :D
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Andrea (PE) » ven 2 mar 2012, 12:28

Lo scoppio della canna in particolare,è un'evento che mi ha sempre molto affascinato,ho sbirciato ed attinto in diversi testi di balistica le possibili cause,ovviamente ci si concentra totalmente sulla balistica interna.
Le canne di solito scoppiano in due diversi settori,nella parte appena dopo la volata,e molto raramente, in quella sottostante la camera di scoppio.
Premetto che fortunatamente non ho mai vissuto quest' esperienza.....ma la cosa che più mi incuriosisce, è la causa del picco pressorio a dir poco anomalo.
Ricordo inoltre che le canne che ho visionato,alcune non hanno ceduto letteralmente,ma si sono gonfiate.

-Occlusione accidentale del tubo
-Eccesso sostanzioso di propellente
-Innesco difettoso (fuoco lungo)
-polvere mal conservata
-Ecc...!?

Esperti,illuminateci.... :idea:
Ciao

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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » dom 4 mar 2012, 0:57

Andrea (PE) ha scritto:Lo scoppio della canna in particolare,è un'evento che mi ha sempre molto affascinato,ho sbirciato ed attinto in diversi testi di balistica le possibili cause,ovviamente ci si concentra totalmente sulla balistica interna.
Le canne di solito scoppiano in due diversi settori,nella parte appena dopo la volata,e molto raramente, in quella sottostante la camera di scoppio.
Premetto che fortunatamente non ho mai vissuto quest' esperienza.....ma la cosa che più mi incuriosisce, è la causa del picco pressorio a dir poco anomalo.
Ricordo inoltre che le canne che ho visionato,alcune non hanno ceduto letteralmente,ma si sono gonfiate.

-Occlusione accidentale del tubo
-Eccesso sostanzioso di propellente
-Innesco difettoso (fuoco lungo)
-polvere mal conservata
-Ecc...!?

Esperti,illuminateci.... :idea:

In linea di massima hai citato eventi possibili che portano al cedimento strutturale dell'anima di acciaio oltre i limiti di elasticità e plasticità della mescola.
Sicuramente, accade di sovente, in particolare nei piccoli calibri, principalmente il 36/.410, che sovradosaggi portino al rigonfiamento dei raccordi delle camere di scoppio, proprio per l'approssimazione che il cacciatore dedica a questi calibri, ritenendoli quasi 'giocattoli'.
Non bisogna, però, trascurare ciò che accadeva nelle canne ed in particolare in quelle prodotte negli anni 60/70 e cromate. Le cospicue corrosioni si rivelavano dopo pochi anni a causa, prevalentemente, di impurità nelle fusioni ed in particolare di quelle mescole addizionate di Pb. che serviva per 'salvaguardare' gli l'utensili da rapida usura.
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda peuxxxx » dom 4 mar 2012, 19:46

Sommessamente, fra le cause del cedimento d'una canna se non, addirittura, d'una camera di scoppio, includerei la non improbabilissima adozione di polveri dalla velocità di combustione troppo elevata.
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Andrea (PE) » dom 4 mar 2012, 20:38

peuceta ha scritto:Sommessamente, fra le cause del cedimento d'una canna se non, addirittura, d'una camera di scoppio, includerei la non improbabilissima adozione di polveri dalla velocità di combustione troppo elevata.


Ti riferisci all'abbinamento di propellenti vivacissimi con elevate grammature di piombo,oppure all'utilizzo di polveri "particolari" ?
Spiegami Peu,mi interessa molto.
Ciao

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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda peuxxxx » dom 4 mar 2012, 21:16

Andrea, mi riferisco alla scriteriata adozione di polveri militari e dintorni, per? risparmiare qualche migliaio di lire?
Pratiche spiegabili colla fame (non appetito!) e spesso la disperazione del periodo bellico, quando la povera gente rubacchiava cartucce militari per asportarne i propellenti, non senza rischio; per verificarne l'idoneità ai loro fini, ne battevano un mucchietto col martello su d'una pietra (..!); infine, a sera sminuzzavano alla luce della lampada a petrolio la quale, per effetto del pulviscolo che si levava, di tanto in tanto emetteva una fiammata. Le canne di molti fucili, soprattutto se con canne di damasco, sono andati in pezzi. Tutto ciò, dalle testimonianze di anziani cacciatori, ormai passati a miglior vita; uno di loro, qui quasi leggendario, mi fece omaggio di campioni di quella roba. Fra le cose che grattugiava, anche una sorta di pezzo di cioccolato, asportato da cariche per cannoni!
Fra i propellenti ottenuti avventurosamente, capitavano anche quelli deflagranti, dalla combustione rapidissima.
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Andrea (PE) » dom 4 mar 2012, 21:41

peuceta ha scritto:Andrea, mi riferisco alla scriteriata adozione di polveri militari e dintorni, per? risparmiare qualche migliaio di lire?
Pratiche spiegabili colla fame (non appetito!) e spesso la disperazione del periodo bellico, quando la povera gente rubacchiava cartucce militari per asportarne i propellenti, non senza rischio; per verificarne l'idoneità ai loro fini, ne battevano un mucchietto col martello su d'una pietra (..!); infine, a sera sminuzzavano alla luce della lampada a petrolio la quale, per effetto del pulviscolo che si levava, di tanto in tanto emetteva una fiammata. Le canne di molti fucili, soprattutto se con canne di damasco, sono andati in pezzi. Tutto ciò, dalle testimonianze di anziani cacciatori, ormai passati a miglior vita; uno di loro, qui quasi leggendario, mi fece omaggio di campioni di quella roba. Fra le cose che grattugiava, anche una sorta di pezzo di cioccolato, asportato da cariche per cannoni!
Fra i propellenti ottenuti avventurosamente, capitavano anche quelli deflagranti, dalla combustione rapidissima.


Perfetto,ero quasi certo ti riferissi a questa robaccia....ho amici che inconscentemente le utilizzano per il tiro alla bottiglia,le canne "moderne" seppur a fatica resistono,ma di otturatori lesionati ne ho visti parecchi....bha!
Amici,la sicurezza al primo posto,SEMPRE!
Ciao

Andrea


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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Andrea (PE) » lun 5 mar 2012, 20:08

Ho trovato questo video, dove si può vedere un semiauto ad anima liscia, con la canna a "brandelli" dopo lo scoppio della stessa.


http://www.youtube.com/watch?v=PPqoas7T ... re=related
Ciao

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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda peuxxxx » lun 5 mar 2012, 20:45

Andrea (PE) ha scritto:Ho trovato questo video, dove si può vedere un semiauto ad anima liscia, con la canna a "brandelli" dopo lo scoppio della stessa. http://www.youtube.com/watch?v=PPqoas7T ... re=related

Certa gente ha veramente il Gran Sasso sul collo; talvolta, anche la Maiella. Forse ignorano che la Madonna è stufa di far miracoli, è in pensione da molti decenni.
Ho dimenticato di spulciare e renderti, a scanso d'equinozi, l'esatta idea della velocità d'una deflagrante; provevderò appena spengo il compagno PC.
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Survivor » lun 5 mar 2012, 20:49

Andrea (PE) ha scritto:Ho trovato questo video, dove si può vedere un semiauto ad anima liscia, con la canna a "brandelli" dopo lo scoppio della stessa.


http://www.youtube.com/watch?v=PPqoas7T ... re=related


Se, come recita il finale del video, chi ha sparato non si è fatto nulla.........deve ringaziare in ginocchio tutti i santi!! Più che una cartuccia sembra che quel fucile abbia digerito in candelabro di dinamite :mrgreen:
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda peuxxxx » mar 6 mar 2012, 12:39

Attingo qualche informazione ad un ‘certo’ G. Corsi, autore innegabilmente interessante al quale, però, imputo un'esposizione poco scorrevole, almeno per le mie modeste possibilità. In altri termini, il Granelli era digeribile anche per chi non fosse laureato in ingegneria, ricorrendo a formule, le più semplici, solo se costretto.
Nel suo “Balistica venatoria”, Ed. Olimpia, egli spiega come, nelle cosiddette polveri senza fumo, si parta dalla nitrocellulosa per ottenere il nitrocotone il quale, si distingue in cotone collodio e fulmicotone. “I nitrocotoni presentano lo stesso aspetto fisico del cotone e non possono adoperarsi tali e quali nelle armi perché la loro esplosione è talmente rapida da non dar tempo al proiettile di spostarsi nella canna prima della loro totale trasformazione in gas e, in tali condizioni, occorrerebbero armi appositamente costruite per resistere alle elevatissime pressioni istantanee che si originano. Ci si può formare un’idea della subitaneità della combustione anche all’aria libera sapendo che se si poggia un batuffolo di fulmicotone sopra della polvere nera e lo si accende, l’accensione non si propaga alla polvere; questa non ha il tempo di raggiungere la sua temperatura di accensione nonostante il fatto che la temperatura della fiamma del fulmicotone superi i 2500°C.” …….. “Ci siamo così formati un’idea delle tre classi di polverisenza fumo completamente gelatinizzate alle quali appartengono tutte le polveri da caccia di tipo moderno: quelle alla nitrocellulosa, le balistiti, le corditi o soleniti. Ma la granitura, l’aspetto e la struttura fisica e il sistema di fabbricazione possono differire notevolmente e determinare comportamenti balistici del tutto dissimili.”
Dunque, velocità d’accesione, corditi o soleniti.
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda peuxxxx » mar 6 mar 2012, 12:52

La cordite (dall’inglese, cord) si presentava come sottili funicelle o spaghetti di vario spessore, secondo impiego. I nostri antenati ne ricavavano del diametro di mm. 0,5 dalle munizioni del .303 British.
La solenite è in cilindretti cavi, già impiegata per le cartucce cal. 6,5x52 dei nostri fucili mod. 1891.
Secondo il gen. Negri (“Il fucile da caccia” Ed. Olimpia), Solenite per armi mod. 91, Balistite in fili ricavata da formelle per colpi a salve d’artiglieria, Balistite in piastrelle di varie dimensioni per artiglieria (macinata), Balistite in trucioli, Polveri varie di preda bellica, Acido picrico da scaricamento di proiettili d’artiglieria, erano “da proscriversi, essendo concepite per soddisfare le esigenze di tiro d’una pallottola blindata, in una canna rigata, imprimendo una V° di 700 m/s ed oltre, alla Pmax costante di 2.500-3.500Kgcm² lungo tutta la canna”. “La Balistite in trucioli è rinvenibile in castagnole e nelle cariche a salve dei mod.91. Può anche spaccare in due un’arma da caccia”.
L’acido picrico (G. De Florentiis “Tecnologia delle armi da fuoco portatili” Ed. Hoepli) è un "potente esplosivo in cristalli gialli, rinvenibile nelle granate. Qualcuno la discioglie in acqua, ne impregna la segatura di legno e, mescolata ad altra polvere, ne ha caricato pericolosissime cartucce".
●Chi può negare che alcuni sconsiderati s’ostinano ancora a fare uso di questi propellenti, per bieco risparmio o perché convinti di ricavarne cartucce impareggiabili, se non miracolose? Due anni or sono, ho conosciuto un entusiasta caricatore della cordite tradotta in polvere finissima... Qualche anno fa, un cacciatore del sud barese si disperava perchè il suo barile (!!!) di cordite, era quasi vuoto.
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Andrea (PE) » mar 6 mar 2012, 15:31

Interessantissima la "teoria" dell'accensione troppo rapida del propellente,con il proiettile che resta sul posto, :-o quindi si potrebbe azzardare nel dire, che nella deflagrazione della polvere non vi è propulsione,ma piuttosto le pressioni vanno ad interessare in maniera esponenziale le pareti della canna,che ne pensi,ho detto la solita c....ta ?!
Ciao

Andrea


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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda peuxxxx » mar 6 mar 2012, 16:00

Andrea (PE) ha scritto:Interessantissima la "teoria" dell'accensione troppo rapida del propellente,con il proiettile che resta sul posto, :-o quindi si potrebbe azzardare nel dire, che nella deflagrazione della polvere non vi è propulsione,ma piuttosto le pressioni vanno ad interessare in maniera esponenziale le pareti della canna,che ne pensi,ho detto la solita c....ta ?!

Destino infame, disquisire con chi è rapprentato col logo WWF..! :?
Sembrerebbe di sì o qualcosa del genere. Sennò, perchè con certi propellenti impropri le canne esploderebbero?
Anni fa, un amico squattrinato e fessinato, mi chiese di mettere a puntino le dosi d'un paio di polveri recuperate da suo fratello in una soffitta milanese da restaurare. L'una aveva le sembianze d'una Nobel Glasgow serie 60 e l'altra della fu Kemira 320, spacciate per idonee ai 32 grammi. Caricai due cautissime cartucce per tipo; esplosi la prima, sentii un 'ciaff' ed i pallini uscrono pigramente dalla volata; insospettito, scrutai e notai il tappo di feltro nel tubo. Fra un 1° Novembre e l'altro, liberai l'anima per notarne i grani bruciacchiati della polvere; fu allora che mangiai la foglia e tutto l'albero. All'amico volpino restituii il polverume, gli feci omaggio d'una mezza chilata di Gm3 e d'una solenne mandata a Fano sola andata.
peuxxxx
 

Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » gio 15 mar 2012, 22:51

Tutte le polveri di 1^ categoria per impieghi civili venatori hanno una propria caratteristica deflagrante più o meno progressiva.
Questa condizione di accensione consente di effettuare caricamenti con maggiori quantità di proiettili senza avere picchi di pressione elevati.
la deflagrazione è un'accensione per strati della carica del propellente, mentre la detonazione, utilizzata nelle bombe e nelle mine ha un'accensione in tempi rapidissimi e non 'riconosce' tubi di lancio che possano incanalare il volume di gas sviluppato espandendosi simultaneamente in tutti i lati dell'involucro.
Pertanto, bisognerà fare molta attenzione alle vecchie polveri e verificare che non abbbiano perduto i 'mediatori' che gli consentono una giusta deflagrazione.
Cordialità
Bruno
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda peuxxxx » ven 16 mar 2012, 10:14

Sapevo che ci saremmo arrivati. Chi ha parlato di polveri da bombe o da mina, peraltro di molto ardua acquisizione?
Nell'86 circa, in questi paraggi si registrarono esplosioni di fucili ed uno degli innumerevoli salernapoletani cacciasparatori, ci rimise un pollice. Vidi le foto delle canne del suo Franchi Alcione aperte ad "Y" già dalle camere di scoppio. I suoi compagni di caccia, conosciuti del tutto casualmente, dichiararono d’aver visto volare quelle canne ad altezza d’uomo davanti a loro, tanto che istintivamente imbracciarono e le accompagnarono per sparare. Vagolando per il territorio, era facile raccogliere cartucce cariche nelle adiacenze dei tantissimi appostamenti. Cartucce che, disfatte ed esaminate, rivelavano composizioni talvolta assurde, a cominciare dai miscugli di polveri (ad esempio, corditi e note doppie basi), dagli allegri dosaggi, per finire a doppie dosi di Super Balistite associate a borre contenitore (queste sì, erano indubbiamente bombe!). In una di esse rinvenni una polvere che, un amico riconobbe fra quelle che impiegava per caricare munizioni per la sua carabina; per favorirne l’accensione, essa era posta sul classico cicchetto della menzionata Super Balistite: quali le pressioni che avrebbe erogato quella colossale sciocchezza, quali gli effetti sulle canne? Mi sono sempre chiesto come potessero, i tubi dei vari fucili, sopportare le dissennate sfide che lanciavano loro i tanti ricercatori della cartuccia mAravigliosa, eccezziunale, miracolosa.
Sulle esplosioni delle canne, oltre al Negri ed al De Florentiis delle mie citazioni, si sono espressi molti autori; sono ancora alla ricerca d’un articolo ad hoc di Bruno Bottura, apparso in un “Diana” degli anni Settanta, per poterlo mandare in onda. Ebbene, chissà perché, questi ed altri autori non hanno mai preso in considerazione le polveri da bomba o da mina. Ripeto, ribadisco: stando a quanto dichiaratomi da molti nostri antenati, l’apertura o l’esplosione delle canne fra le loro mani era da ascrivere esclusivamente all’impiego non razionale (es., caricamento ad occhio, per mancanza di bilancine) di propellenti spesso di fortuna (di derivazione militare, cioè per anime rigate o per cannoni). Le bombe e le mine, dunque, sono nelle zucche marce dei ricercatori dell’exploit, dell’abbattimento del tordo che vola munito di bombole d’ossigeno.
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Re: SCOPPIO DELLE CANNE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » lun 1 lug 2013, 8:24

Chiaro esempio di una detonazione.
Le prove di Bancatura stabilirono una forte instabilità delle cartucce con variazione di pressione di oltre 150 Atm.
Probabilmente in quella che provocò lo scoppio si aggiunsero ulteriori cause di instabilità.
Allegati
BNP.jpg
DETONAZIONE_FRANCHI201.jpg
DETONAZIONE_FRANCHI201_1.jpg
DETONAZIONE_FRANCHI201_2.jpg
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