Oggi ho ricevuto la visita di due clienti del Barese che a seguito di ricerche e consigli sono giunti a me.
Dopo i convenevoli mi accingo ad aprire il fodero contenente la doppietta mentre ne frattempo mi spiegavano che era stata data ad un tizio di Monopoli per una pulitura.
La doppietta che aveva le canne rosso Damasco e la bascula tartarugata esce nel contempo dal fodero e si presenta a me.
Le canne erano diventate grigie come la bascula, il ponticello corroso e in parte privo di brunitura, due viti rifatte e le altre sbavate sugli spacchi.
Sento un odore forte e pungente e con sospetto avvicino e fiuto i ferri riscontrando che sia le canne che la bascula erano stati trattati con acido credo nitrico o solforico.
Dalle bindelle superiore ed inferiore si generava in molti punti una copiosa ossidazione dovuta sicuramente a residui di acido nell'interno.
Questo signore, sicuramente senza neppure una licenza di polizia vantava di aver fatto un corso di restauro a Brescia e quindi dotato della necessaria esperienza per intervenire sull'inglese.
Prossimamente inserirò delle foto in modo da rendervi partecipi del disastro fatto su una doppietta che ha un notevole valore storico affettivo per il proprietario.
Questo fucile aveva partecipato a numerose cacciate del Re Umberto II di Savoia con il nonno del mio cliente che era un Generale di Divisione ed Aiutante di Campo de Re.
Le foto mostreranno il disastro compiuto, ed a me il compito di cercare di migliorare quanto possibile.
Continua...