Cosa si deve intendere per 'Restauro'

[Bruno Biscuso]

Molto spesso, nella consuetudine dei dialoghi che hanno per oggetto le armi, sia antiche che moderne, vengono esposti commenti sul ripristino di queste senza mai entrare nel merito di cosa comportino le procedure per non alterarne le peculiarità'.
Infatti, in ogni situazione che evidenzi armi di un certo pregio sentiamo commentare che queste sono o devono essere 'restaurate' , e che questi lavori vengono eseguiti dai vari armaioli sparsi nella ns. Penisola.
Una distinzione netta e' bene determinarla da subito:
- rimessa a nuovo
- restauro
sono due attività' completamente diverse.
Si rimettono a nuovo fucili moderni che devono continuare a svolgere la loro funzione nelle varie tipologie venatorie, e quindi vanno risistemate le chiusure, rifatte le bruniture delle canne, le bascule, sbiancato e lucidati i legni, ecc. ecc., ed il tutto con i moderni metodi che la tecnologia mette a disposizione.
Nel restauro, invece, la logica e' completamente diversa. Il ripristino deve assolutamente rispettare i canoni della produzione originaria senza alterarne le caratteristiche fondamentali. Non è' ammissibile cromare una bascula che era tartarugata o verniciare a spruzzo a vernici poliuretaniche legni che erano trattati a lacca a tampone, o addirittura brunire le canne con metodi diversi da quelli utilizzati nella fase di fabbricazione.
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[Toto 391]

Sono d'accordo con te Bruno sono due cose diverse il restauro e la rimessa a nuovo, come mai le armi restaurate per i collezionisti perdono valore? anche se si rendono ancora più efficcenti in termini di sicurezza

[Bruno Biscuso]

SEGUE...

Non è affatto semplice parlare di RESTAURO con soggetti che non hanno mai avuto sensibilità artistica, e quindi conoscenze specifiche delle materie prime con le varianti per ogni impiego. Trattamenti unici che vengono effettuati dall'artigiano che lavorava quel pezzo e ne era responsabile nell'esecuzione.
Si certo, parlo di RESTAURO di Armi, non di opere d'arte o architettoniche.
Ma qual'è la differenza...?
I fucili sono attrezzi utilizzabili per la caccia ed il tiro e nel voler 'vedere' esecuzioni confinanti con l'arte ce ne passa, ma l'artigianato è, comunque, una forma di produzione mai uguale ad un altra anche se standardizzata nei suoi componenti, quindi se non arte pura, come creazione, sicuramente grande maestria e finezza nelle lavorazioni.
Quindi, incisioni di gran valore sulle bascule e le cartelle, sicuramente danno maggior pregio a questi fucili che in senso lato dovremo trattare alla stregua delle opere d'arte ed architettoniche prima citate.
Arriviamo al punto di sostanza, queste armi antiche, vecchie e di prestigio prodotte per facoltosi e principi, devono essere ripristinate per quanto possibile nella loro originalità effettuando un Restauro alla stessa stregua delle 'opere d'arte', oppure vanno rimesse a nuovo secondo procedimenti moderni, purchè l'occhio del possessore sia 'soddisfatto'...?
In un altro post relativo alla serie SO Beretta ero intervenuto rilevando il fatto che nella mia terra, il Salento, sono state "restaurate" sulla costa Adriatica alcune Torri di avvistamento costruite oltre 1000 anni addietro con colate di calcestruzzo e rinzaffi di cemento, dimostrando al mondo quanto quegli esecutori ed architetti incaricati dalle pubbliche amministrazioni siano cog...ni.
La ragione dei miei interventi è quella di sensibilizzare i possessori di armi di pregio od antiche nei confronti di chiunque possa spacciarsi per 'Restauratore' senza che possa dimostrare le competenze idonee al ripristino conservativo con metodi originali.
Questo comporta il doversi preparare nella propria officina i componenti e le soluzioni per ripristinare le bruniture originali impiegate per quella specifica arma, i trattamenti del legno a gomma lacca, per le armi antiche, a lacca a tampone per quelle più recenti, ini 1900, ecc.
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