La 'Catenella' o 'Tirantino' è la piccola appendice che collega la molla a lamina delle batterie con il cane. Questo particolare meccanico ha sempre suscitato incertezze nell'ottimale funzionamento ed affidabilità del fucile ed in particolare in quelli da tiro (dove l'impiego era notevole).
Accadeva spesso che durante una gara di tiro al piccione la batteria si rompesse provocando forti disagi ai tiratori ed al betting collegato. Questi eventi negativi portarono la Beretta alla modifica della meccanica della piastra dei sovrapposti della serie S0 già dagli anni '60.
Fino a quegli anni erano molto in auge le doppiette a cani esterni, più economiche ed abbordabili come prezzo dai ceti meno agiati, ma che pian piano si avvicinavano agli 'automatici' a mollone, copiati, come concetto mecccanico di riarmo, dal capostipite Browning.
Ritornando alla 'catenella', si può affermare che quasi tutte le armi che montavano la molla a lamina, il 95% delle produzioni, avevano questo particolare di congiunzione alla noce che nella sua fase di armamento percorreva un breve angolo di rotazione ogni volta che si armava e disarmava la batteria. Questo continuo movimento che si esercita fra la forcellina della molla (molto dura in quanto soggetta a tempra) ed il piccolo segmento in consueto acciaio produce un usura che con l'andar del tempo tende a rompere l'occhiello dove uno dei due perni si incernierano con la molla oppure con la noce.
Di seguito le foto della piastra e del tirantino, nel catalogo dei ricambi di Tonolini di Brescia, mentre nell'ultima foto un tirantino appena smontato da un fucile per la riparazione e dove si nota la forte ovalizzazione del perno che in breve tempo avrebbe portato alla rottura dell'anello, così come avveniva nella serie S0.