endrius ha scritto:In quel del bettolino (campo TAV) discutendo con amici tiratori mi hanno parlato di una tecnica molto usata in valle per recuperare la funzionalità di vecchie canne
In pratica si prende la canna "camolata" la si alesa fino a renderla uniforme e poi si procede ad una cromatura interna, non a fine estetico o protettivo ma con spessori tali da permettere di raggiungere le quote necessarie al riutilizzo del calibro originario
Secondo voi quanto è sicura questa tecnica?
esistono prove al banco di queste canne per valutarne i comportamenti?
Come al solito i 'Bar' stanno anche nei TaV relativamente alle chiacchere.
Una canna corrosa non cromata (vecchie doppiette) può essere cromata qualora gli spessori delle canne consentano che dopo l'alesaggio e lappatura non sia compromessa la sicurezza.
La cromatura detta a 'spessore' e da decenni applicata alle canne dei fucili così come ai cilindri dei motori endotermici e si differenzia da altri tipi di cromatura che hanno esclusivamente funzioni estetiche, rubinetterie ecc.
Questa procedura non apporta nulla di più che una maggiore protezione all'ossisdazione dell'acciaio 'isolandolo' dagli agenti atmosferici, i pochi micron di apporto di cromo non ne aumentano la resistenza meccanica in nessuna condizione.
Bisogna fare attenzione a questi ripristini di vecchie canne, in quanto può risultare accettabile un alesaggio di 2-3/10 per l'eliminazione di corrosioni in canne non cromate, facendo attenzione che in quelle cromate la corrosione risulta sempre più capillare, puntiforme e profonda a causa della ddp che si crea fra i due metalli, cromo ed acciaio e che porta a trasformare quello meno nobile in ossido ferroso.