CURIOSITA'
Nella foto allegata sono evidenziate due cartelle con gli acciarini di un sovrapposto Beretta della serie SO.
Una delle due cartelle ha una vite in più...
Argomento già trattao in un altra 'vita'.
Bruno Biscuso ha scritto:CURIOSITA'
Nella foto allegata sono evidenziate due cartelle con gli acciarini di un sovrapposto Beretta della serie SO.
Una delle due cartelle ha una vite in più...
Argomento già trattao in un altra 'vita'.
JK6 ha scritto:Bruno,
il "caso" lo avevi trattato in altro forum(colo).
Il 5° perno della batteria di Dx (1^ canna) serve a lasciar rimbalzare il cane , svincolandolo dalla tensione della molla, al fine di lasciar rientrare il percussore e farsì che lo stesso non sfreghi sul fondello di cartuccia e permettere l'agevole apertura del fucile dopo lo sparo .
Sulla batteria di Sx non serve perchè il raggio di apertura lascia ampio spazio tra la canna e la faccia di bascula
PARLIAMO DI BATTERIE H.H.
da Bruno G. Biscuso » 30 nov 2010, 8:42
Riporto di seguito un'analisi fatta sulla partenza accidentale del secondo colpo in un fucile sovrapposto P. Beretta serie SO e pubblicata anche su altro forum.
La presente viene resa nota affinchè sia data una maggiore conoscenza agli utenti che potranno intervenire per, eventualmente, integrare con le proprie esperienze quanto da me scritto.
Sulle Batterie H.H. type non possono partire i colpi accidentalmente!!!
Continuo a sostenere che la partenza accidentale del secondo colpo su un Beretta serie SO sullo sparo del primo, è cosa gravissima, qualora si possa dimostrare una defaiance meccanica, e minimizzare non aiuta a chiarire l'evento.
Quanto da me affermato aveva esclusivamente lo scopo di chiarire e dimostrare che quanto avvenuto non è accettabile per una meccanica di altissimo livello qual'è la batteria HH type del SO4 in questione.
Infatti, a differenza dei molti intervenuti, che hanno attribuito mestamente una normale difettosità dovuta agli anni e giustificandola per giunta come unica, ho contestato queste valutazioni richiedendo agli interlocutori giustificazioni prettamente tecniche.
All'inizio della discussione ho esordito dicendo che qualora il difetto fosse accertato nel congegno non sarebbe stato giustificato ne il prezzo ne la fama di questa serie di fucili.
Personalmente non ho mai creduto ad una difettosità della meccanica della batteria, né ad un cedimento delle tenute degli arpionismi.
Infatti, la massa oscillante posta sulla guardia e vincolata all'insieme della bascula agisce sugli acciarini impegnando prima le leve dx ed all'atto dello sparo, rinculando, si svincola dalla prima agganciango successivamente le leve sx. Qualora la massa dovesse verire 'spostata' dalla sua originale allocazione centrale, leggermente a sinistra a causa dell'aumento di volume del legno che la sovrasta potrebbe impegnare contemporaneamente anche le leve della batteria sx facendo partire i colpi insieme (ed è quello che normalmente accade nei sistemi a monogrillo e che ho sostenuto dall'inizio come possibile causa).
Un altra possibilità, di questo difetto potrebbe essere attribuita ad una compressione anomala della batteria sx, a causa del rigonfiamento del legno, che potrebbe impedire il normale ritorno della leva di sicurezza e quindi far partire il secondo colpo per carenza di tenuta dell'arpionismo (ma a questo evento ci credo poco in quanto non è emerso che la tenuta della seconda batteria sia stata rinforzata).
La vibrazione sul grilletto che consentirebbe la partenza accidentale del secondo colpo, così come descritta da xxxxx..., si noterebbe immediatamente in quanto non simultanea nello sparo, ma conseguente al primo, ed evidenzierebbe una non ottimale taratura del gruppo monogrillo (non dell'acciarino).
Questo mio intervento è stato voluto in quanto semplicisticamente si voleva archiviare una difettosità ben precisa ed identificabile, a carenze meccaniche su una batteria, quella della serie Beretta SO che è un gioiello di meccanica e che non meritava dubbi al riguardo.
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