Ecco l'unico esemplare visto di questo bossolo Fiocchi dalle caratteristiche singolari, quali l'alto rinforzo interno e la cordonatura appena oltre la corazza. L'ho avuto così, coll'innesco coperto percosso ma, verosimilmente, non esploso perchè l'interno non evidenzia le classiche tracce dell'accensione.
Proviamo ad arguirne qualcosa?
Nel 1940 utilizzavo "poco" le fiocchi.....
A parte la battutaccia,Bho! le uniche cose che ho notato è il cartone del bossolo molto spesso,e la percussione che è avvenuta quasi "anulare" ma questo è ad a attribuire ovviamente all'arma utilizzata,forse.....
Ciao
Andrea
L' uomo più saggio non è colui che sà....ma chi sà di NON sapere.
Andrea, ma come?!? Non hai notato com'è cinturato appena sopra la corazza, quant'è alta quella sorta di camera a polvere di cartone, oltretutto spessa tanto da ridurre il diametro interno al cal. 16 o 14? Ed infine, non so spiegarmi quella scritta sulla base "mm. 81": che vor ddì?
peuceta ha scritto:Andrea, ma come?!? Non hai notato com'è cinturato appena sopra la corazza, quant'è alta quella sorta di camera a polvere di cartone, oltretutto spessa tanto da ridurre il diametro interno al cal. 16 o 14? Ed infine, non so spiegarmi quella scritta sulla base "mm. 81": che vor ddì?
Il "rigonfiamento" sopra la corazza l'avevi già menzionato tù nella presentazione....
Effettivamente il mm 81 ha incuriosito anche me,che pensi,potrebbe essere la lunghezza del bossolo ....?
Il rigonfiamento (cordolo) sopra la corazza,poteva servire per creare un maggior attrito con la camera di scoppio,e quindi una maggior tenuta dei gas.
Ciao
Andrea
L' uomo più saggio non è colui che sà....ma chi sà di NON sapere.
Probabilmente, quel mm. 81 è una vecchia dizione. Mi sono capitati alcuni bossoli d'epoca cal. 36, se ben ricordo, sulla cui base era inciso un 'mm. 25'; mi riservo un'immersione nel caosino della mia cianfrusaglia e verificare.
Rimane da capire cosa può aver contenuto quel bossolo, dato lo straordinario rinforzo interno non in grado d'accogliere il borraggio proprio del cal. 12.
Endrius, grosso modo, lo spartiacque fra le munizioni a retrocarica del nonno e quelle moderne è rappresentato dall'avvento delle polveri a base di nitrocellulosa gelatinizzata e dei bossoli di plastica. La vera svolta, però, fu impressa dalle borre di plastica.
Non ricordo esattamente le pressioni medie delle munizioni con borraggio di feltro grassato, detto tradizionale, ma i fucili coevi erano testati a 900 kgcmq.; venivano considerate ottimali le velocità intorno ai 380 m/s.-
Quanto sopra, salvo errori ed omissioni.
ehmmm ....
Perdonatemi, ma non è esattamente una cartuccia da caccia ... o meglio, è una cartuccia da caccia ai bipedi implumi non marsupiali (uomini)
trattasi della carica di lancio principale per le granate dei nostri mortai da 81 mm .... quella che veniva inserita nel codolo delle stesse ...
ne ho giusto un paio in raccolta (svuotate) ... a memoria sul cartoncino di chiusura riportano che sono (erano) caricate con piastrelle di Balistite ....