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L'alba del beccacciaio...

Inviato: mer 19 set 2012, 19:06
da Picus Viridis
Autunno... è questo, solitamente, il periodo in cui la stragrande maggioranza dei nostri connazionali viene pervasa da un senso di depressione e di tristezza, direi quasi di nausea, quando nelle città e nei paesi, in molti ripensano con struggente nostalgia all'estate ormai lontana, mentre le piogge bagnano le scarpe nuove, con le foglie che lentamente ingialliscono ed iniziano a cadere, le giornate che inesorabilmente si abbreviano...
Il sole si abbassa all'orizzonte ed il barometro precipita, mentre i ragazzi amareggiati pian piano riprendono le loro fatiche nelle aule rimpiangendo le lunghe e belle giornate di sole, di giochi e svaghi estivi, mentre quasi tutti, infreddoliti e raffreddati, maledicono i cieli grigi, le nebbie ed il meteo autunnale in generale.
Probabilmente per molti (studenti e lavoratori) questa stagione viene vissuta forse come il periodo più brutto dell'anno.
In questo generale stato di malinconia, c'è però una piccola minoranza, una sparuta enclave che, più o meno velatamente, si frega le mani scrutando entusiasta i grigi orizzonti, con i battiti cardiaci in quotidiano aumento: sono i cosiddetti “silvani” (cacciatori e raccoglitori) che iniziano a godere dei frutti della natura.
Funghi e tartufi, pernici e fagiani, anatre, tordi e quant'altro, sono i frutti che la natura inizia ad offrire a quanti li sanno cogliere.
Questi “strani esemplari del genere umano”, anziché uno sperabile prosieguo delle assolate giornate estive, sognano cieli bassi di nubi, venti forieri di migrazioni e brume fatate, per le loro albe settembrine/ottobrine...
Una “tardiva sottospecie” di questi strani esemplari (in semi-letargo durante la bella stagione) sembrerebbe addirittura affetta da una “meteoropatia al contrario”: odia i cieli tersi e gli inverni asciutti, gli scirocchi ed il caldo fuori stagione, andando altresì in visibilio per tramontane e bufere.
Per questi ultimi la “Bella Stagione” inizia alla fine di Ottobre e diventa magnifica se freddo e nevischi fanno capolino più presto del solito nelle loro contrade.
Individui che andrebbero probabilmente curati e studiati, pazzoidi che quando l'aria diventa fresca e profumata di terra, il bosco cambia abito e colori, il giallo, il rossastro ed il violaceo si sostituiscono al verde sulle fronde, immediatamente si fanno comparire in faccia un sorriso beato e vengono preso da una strana voglia di cantare...
E' proprio in questi frangenti, quando l'autunno già preannuncia l'inverno e la natura pare ritirarsi in attesa, che inizia una “primavera dell'anima” per cani e cacciatori, è proprio qui che per molti di noi la stagione venatoria inizia veramente.
E' quello il momento che i figli dei venti del Nord aspettano: è l'alba del beccacciaio !!!

Sentendo qualche giorno fa le mie figlie che si lamentavano per la fine delle vacanze estive, il contemporaneo precipitare delle condizioni meteo e la malinconia per l'estate trascorsa, mi è tornato in mente un vecchio articolo di “Diana”: mi sono permesso in parte di scopiazzarlo ed in parte di aggiungere qualche mia considerazione...
Certo, la “febbre” non è più quella giovanile, ma la smania per i venti settentrionali e le brume invernali è rimasta immutata...

Re: L'alba del beccacciaio...

Inviato: mer 19 set 2012, 23:14
da Bruno Biscuso
Picus Viridis ha scritto:Autunno... è questo, solitamente, il periodo in cui la stragrande maggioranza dei nostri connazionali viene pervasa da un senso di depressione e di tristezza, direi quasi di nausea, quando nelle città e nei paesi, in molti ripensano con struggente nostalgia all'estate ormai lontana, mentre le piogge bagnano le scarpe nuove, con le foglie che lentamente ingialliscono ed iniziano a cadere, le giornate che inesorabilmente si abbreviano...
Il sole si abbassa all'orizzonte ed il barometro precipita, mentre i ragazzi amareggiati pian piano riprendono le loro fatiche nelle aule rimpiangendo le lunghe e belle giornate di sole, di giochi e svaghi estivi, mentre quasi tutti, infreddoliti e raffreddati, maledicono i cieli grigi, le nebbie ed il meteo autunnale in generale.
Probabilmente per molti (studenti e lavoratori) questa stagione viene vissuta forse come il periodo più brutto dell'anno.
In questo generale stato di malinconia, c'è però una piccola minoranza, una sparuta enclave che, più o meno velatamente, si frega le mani scrutando entusiasta i grigi orizzonti, con i battiti cardiaci in quotidiano aumento: sono i cosiddetti “silvani” (cacciatori e raccoglitori) che iniziano a godere dei frutti della natura.
Funghi e tartufi, pernici e fagiani, anatre, tordi e quant'altro, sono i frutti che la natura inizia ad offrire a quanti li sanno cogliere.
Questi “strani esemplari del genere umano”, anziché uno sperabile prosieguo delle assolate giornate estive, sognano cieli bassi di nubi, venti forieri di migrazioni e brume fatate, per le loro albe settembrine/ottobrine...
Una “tardiva sottospecie” di questi strani esemplari (in semi-letargo durante la bella stagione) sembrerebbe addirittura affetta da una “meteoropatia al contrario”: odia i cieli tersi e gli inverni asciutti, gli scirocchi ed il caldo fuori stagione, andando altresì in visibilio per tramontane e bufere.
Per questi ultimi la “Bella Stagione” inizia alla fine di Ottobre e diventa magnifica se freddo e nevischi fanno capolino più presto del solito nelle loro contrade.
Individui che andrebbero probabilmente curati e studiati, pazzoidi che quando l'aria diventa fresca e profumata di terra, il bosco cambia abito e colori, il giallo, il rossastro ed il violaceo si sostituiscono al verde sulle fronde, immediatamente si fanno comparire in faccia un sorriso beato e vengono preso da una strana voglia di cantare...
E' proprio in questi frangenti, quando l'autunno già preannuncia l'inverno e la natura pare ritirarsi in attesa, che inizia una “primavera dell'anima” per cani e cacciatori, è proprio qui che per molti di noi la stagione venatoria inizia veramente.
E' quello il momento che i figli dei venti del Nord aspettano: è l'alba del beccacciaio !!!

Sentendo qualche giorno fa le mie figlie che si lamentavano per la fine delle vacanze estive, il contemporaneo precipitare delle condizioni meteo e la malinconia per l'estate trascorsa, mi è tornato in mente un vecchio articolo di “Diana”: mi sono permesso in parte di scopiazzarlo ed in parte di aggiungere qualche mia considerazione...
Certo, la “febbre” non è più quella giovanile, ma la smania per i venti settentrionali e le brume invernali è rimasta immutata...
Eccellente 'riproposizione' e BENTORNATO fra gli umili frequentatori di questo Club.
Sicuramente, qualcun'altro sentirà sue queste frasi restando in attesa dei venti di tramotana che porteranno fra qualche settimana nelle nostre terre la 'regina dei boschi'.
Hai il potere di trasformare in 'poesia' l'attività venatoria tramandata dai nostri nonni.