PEFL 26/a in calibro 12

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mario pinna
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PEFL 26/a in calibro 12

Messaggio da leggere da mario pinna »

Un amico che non pratica più la ricarica per pistola mi ha chiesto come poter usare a caccia la quantità di polvere rimasta. Devo ammettere che non conosco la Pefl 26 ne ho trovato nulla in merito circa l'utilizzo nell'anima liscia o indicazioni sul fenomeno combustivo, ma considerando la categoria di armi per cui è stata concepita, ho iniziato con delle prove partendo da un carico molto basso spinto dalla ventesima parte di propellente. Fin da subito ho rilevato la durezza di accensione che la caratterizza e colpi fiacchi con residuo incombusto che, con l'aumentare dei dosaggi andava pian piano diminuendo. Alla miglioria seguiva anche un progressivo aumento delle velocità, marcato sopratutto dalla variazione del rapporto fra pallini e polvere, aumentato gradualmente, finché sono arrivato al punto che a mio avviso riterrei buono seppure migliorabile. Al crony m1 ho registrato le seguenti V/1: 384- 386- 385 e 388, con la media di 385,75 m/s. Tenendo conto dell'alto tasso di umidità nell'aria e della canna relativamente corta, credo di potermi accontentare non avventurandomi oltre, senza le dovute verifiche in canna manometrica.
Il bersaglio circolare di 75 cm di diametro posto a 30 metri è stato sparato con canna cilindrica da 66 cm e raggiunto dal 48,1% dei 30 grammi di pallini n.8 spinti alla v/1 di 386 m/s. In media, la distribuzione è stata di 4,6 pallini per dmq, una pernice sarda se "fortunata" potrebbe riceverne quasi cinque nei suoi 1,086 dmq di superficie vulnerabile, ma a questa distanza siamo al limite dell'energia necessaria per questa specie.
Lo sparo mi è parso normale nonostante pochissimi residui rimasti in canna, sul bossolo nessun segno di sovrappressione.
La cartuccia è la seguente: Bossolo cal. 12/16/70, innesco SUR 616, Pefl 26/a lotto n. 8/2010 grammi 1,70, contenitore SG 25/21, pallini n. 8 grammi 30, orlo stellare finita a 57,5 mm.
Se qualcuno avesse possibilità di provarle al Banco, migliorarle e gentilmente fornici i dati, gli saremmo grati.
NB: I fori sono segnati con un punto di pennarello per il conteggio e renderli più visibili nella foto.
Cordiali saluti m.p.
Alcune cartucce delle tante prove effettuate
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Bruno Biscuso
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Re: PEFL 26/a in calibro 12

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mario pinna ha scritto:Un amico che non pratica più la ricarica per pistola mi ha chiesto come poter usare a caccia la quantità di polvere rimasta. Devo ammettere che non conosco la Pefl 26 ne ho trovato nulla in merito circa l'utilizzo nell'anima liscia o indicazioni sul fenomeno combustivo, ma considerando la categoria di armi per cui è stata concepita, ho iniziato con delle prove partendo da un carico molto basso spinto dalla ventesima parte di propellente. Fin da subito ho rilevato la durezza di accensione che la caratterizza e colpi fiacchi con residuo incombusto che, con l'aumentare dei dosaggi andava pian piano diminuendo. Alla miglioria seguiva anche un progressivo aumento delle velocità, marcato sopratutto dalla variazione del rapporto fra pallini e polvere, aumentato gradualmente, finché sono arrivato al punto che a mio avviso riterrei buono seppure migliorabile. Al crony m1 ho registrato le seguenti V/1: 384- 386- 385 e 388, con la media di 385,75 m/s. Tenendo conto dell'alto tasso di umidità nell'aria e della canna relativamente corta, credo di potermi accontentare non avventurandomi oltre, senza le dovute verifiche in canna manometrica.
Il bersaglio circolare di 75 cm di diametro posto a 30 metri è stato sparato con canna cilindrica da 66 cm e raggiunto dal 48,1% dei 30 grammi di pallini n.8 spinti alla v/1 di 386 m/s. In media, la distribuzione è stata di 4,6 pallini per dmq, una pernice sarda se "fortunata" potrebbe riceverne quasi cinque nei suoi 1,086 dmq di superficie vulnerabile, ma a questa distanza siamo al limite dell'energia necessaria per questa specie.
Lo sparo mi è parso normale nonostante pochissimi residui rimasti in canna, sul bossolo nessun segno di sovrappressione.
La cartuccia è la seguente: Bossolo cal. 12/16/70, innesco SUR 616, Pefl 26/a lotto n. 8/2010 grammi 1,70, contenitore SG 25/21, pallini n. 8 grammi 30, orlo stellare finita a 57,5 mm.
Se qualcuno avesse possibilità di provarle al Banco, migliorarle e gentilmente fornici i dati, gli saremmo grati.
NB: I fori sono segnati con un punto di pennarello per il conteggio e renderli più visibili nella foto.
Cordiali saluti m.p.
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Ora ci sono le nuove polveri della Bascheri, le PEFL sono in esaurimento.
Bisognerà fare nuove prove con le nuove polveri.
Cordialità
Bruno
"la Libertà è reale dove è possibile esprimersi senza censure, chiunque dovesse impedirla o porre limiti al pensiero altrui commette un delitto di estrema gravità. L'autoritarismo e le dittature non consentono il propagarsi delle idee e degli scritti." BBG
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mario pinna
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Re: PEFL 26/a in calibro 12

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Buongiorno Bruno, appunto ho parlato di come usare la rimanenza, certo non mi comprerei una polvere sconosciuta per giocare al piccolo balistico con la vasta scelta che offre il mercato e relative indicazioni sull'utilizzo.
Buona giornata m.p.
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mario pinna
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Re: PEFL 26/a in calibro 12

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Ho riscontrato un errore che correggo e mi scuso: La canna della prova è cm 61 cilindrica e non cm 66 come è stato scritto. Un vantaggio per le velocità iniziali che aumenterebbero in canne più lunghe.
Cordiali saluti
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