Polveri, ricarica e oggetti del passato

In questa Sezione si tratteranno argomenti relativi alle Armi da Fuoco, ai Produttori, ed alla documentazione Storica e Tecnica.

Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » ven 30 mar 2018, 8:39

Palla Aquila
questa palla a impennaggio denota un C.B. uguale al Foster...... è stata la prima italiana ben studiata, variante del Brenneke a impiegare un timone in plastica.... ( Fucili a canna liscia e cariche a palla di Sergio Pieraccini)

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » sab 31 mar 2018, 10:41

La Palla Ferrandi la vidi per la prima volta agli inizi anni 90, ricordo costava molto e non rilevai particolari qualità balistiche. Come si può notare nell'immagine, si tratta di un sabot contenente sei spicchi di piombo morbido che dovrebbero espandersi all'impatto. Prodotta a Piacenza, non so se sia ancora in commercio.


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda piero » sab 31 mar 2018, 16:33

Sono dei bei pezzi che ci fanno capire sino a che punto si spinge l'ingegno dell'uomo.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » dom 1 apr 2018, 10:59

La Palla Solengo è prodotta dalla Clever (intelligente, abile ingegnoso ecc. tradotto in italiano) di Verona. Ha corpo cilindrico ogivale cavo internamente, è diviso da quattro intagli profondi e reca dodici sporgenze di guida longitudinali ed una anulare alla base. Nella punta sporge un rocchetto in ottone leggermente conico che incuneandosi all'impatto favorisce l'espansione. Nell'immagine una cartuccia originale calibro 12 ed una palla Solengo calibro 20 con relativa colonna di borraggio, entrambe della prima versione che differisce dalla seconda per l'ogiva meno pronunciata, sezione frontale più piatta intorno all'ottone.


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » lun 2 apr 2018, 9:11

Il proiettile Stendebach, creato in Germania e fabbricato anche in altri Paesi è noto e descritto da tutti per la sua forma a rocchetto con foro leggermente conico al centro, la cui parte più larga in avanti incanala l'aria in traiettoria e forzando attraverso sei alette sporgenti oblique dovrebbe dargli il senso rotatorio. Anche esso non manca di imitazioni, come da immagine di proiettili artigianali che sfruttano lo stesso principio.

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 4 apr 2018, 9:11

Dolomiti's Ball.
La cartuccia di plastica nera con stampigliato il logo, prevede un sabot costruito in polimero di foggia adeguata a contenere nella cavità emisferica una sfera di mm 12,5 e peso pari a g.11,4. L'orlatura si presenta con un arricciamento del bossolo molto allargato per interessare la minuscola sfera e costringerla nell'incavo del sabot. (Sergio Pieraccini, chimico industriale)

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 4 apr 2018, 10:14

In questa immagine si vedono vecchie imitazioni del pallino Diabolo, solo con la testa un po più arrotondata, in versione calibro 16 e 20. Quella più argentea sulla destra la fondevo io, imitando le prime e con l'aggiunta di una corona sotto la testa, anche se non serve come guida perché si carica dentro il contenitore S.G. dove la base del proiettile si adatta perfettamente sul fondo. Pesa 30 grammi e necessita di un orlo largo e arrotondato oppure la mezza stellare che ho mostrato in altre occasioni su questo Forum.

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » gio 5 apr 2018, 9:25

La Borra-proiettile Gualandi.
La palla italiana relativamente giovane, nata nel 1977 nello stabilimento di Elio Gualandi, famoso nel mondo fin dagli anni 50, che non ha tardato a salire sul podio dei vincitori. Nota per le grandi qualità balistiche e precisione nella caccia e nel tiro.
Da destra verso sinistra la vediamo nei calibri 12-16-20 e a seguire la altrettanto famosa Gualbo nelle diverse versioni: la prima è leggermente più alta e tre anelli guida sopra i due tunnel ammortizzatori; nella seconda, ribassata, sono stati uniti i due anelli alla base del calice-sabot; il modello più recente ha soltanto cambiato colore.
Manca la magnum del peso di circa 40 g., con impennaggio e coppa di colore rosso che non tratto perché la taglia della selvaggina locale non richiede tale grammatura.




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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » ven 6 apr 2018, 5:23

Una serie di dodici pallettoni da mm 6,5 circa incatenati ad una palla da 12,5 mm attraverso un filo di rame avvolto a spirale che dovrebbe allargarsi in traiettoria formando una ragnatela unita anche a lunghe distanze.
La nota cartuccia fabbricata nella cittadina marchigiana Falconara Marittima, tantissimi anni fa e denominata "Tre Anelli", presumo per la disposizione in tre bracci aventi tre pallettoni intorno alla palla centrale ed altri tre gruppi esterni da tre.
Premesso che questa munizione non può essere nata solo per pennuti, la grossa palla centrale non avrebbe senso oltre ad essere controproducente. Credo possa essere scomparsa dalla circolazione, come accadde per la palla segatori dopo che nel 1961 il M.I. con propria circolare vietava l'uso dei pallettoni sugli ungulati, confermata poi nel 77 dalla famosa Legge quadro ed attualmente dalla L.157/92.
Un fattore importante che non è stato preso in considerazione, il movimento dei pallini in traiettoria, essi viaggiano a forma di sciame allungato ed a vortice, infatti se spariamo a 10 metri ad una sagoma impenetrabile e viene interessata da mezza rosata, a 20 metri non troveremo l'altra metà ma una rosa intera leggermente più sguarnita da una parte. Altro punto non meno importante la palla centrale che per il suo peso molto superiore carica maggiore energia e diventa trainante di una lunga coda intrecciata, ma tengo a precisare che è solo una mia supposizione.
Per spezzare anche una lancia a favore, la vedrei più valida con piombo della stessa misura, perché nonostante la tendenza al capovolgimento, cioè i pallini a contatto diretto con la base della borra, animati dalla spinta diretta superino i primi, credo si possano stabilizzare in volo formando l'apertura voluta.
Cordiali saluti


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » lun 9 apr 2018, 10:01

La Palla Cervo, prodotta dalla Locatelli di Brescia.
Nell'immagine la versione 32 e 28 grammi calibro 12, a seguire la calibro 20 e 28. Ci sono anche in cal. 16 e 410.
L'ottima precisione e deformabilità è dovuta all'impennaggio ed al suo corpo cilindrico cavo internamente con baricentro spinto in avanti


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 11 apr 2018, 11:31

Due palle calibro 20 della mia collezione, di cui non conosco il produttore.
Sono alte 17 mm alla base del cono e 22,6 mm alla punta, Il diametro alla base è di 15,8 mm e 15,5 la parte alta, undici nervature oblique che partono da un'altra anulare alla base, sul cono, molto appuntito, reca la scritta "Brixia", che ricorda una mitragliatrice ed all'interno del corpo cavo di forma tronco conica si legge "20" che sta per calibro, pesa 22,8 grammi. Di fattura molto fine, credo provenga da fabbricazione industriale.

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » ven 13 apr 2018, 8:38

Da sinistra verso destra quattro palle Foster provenienti da caricamenti originali Winchester, Remington e Federal. A seguire una vecchissima imitazione rinvenuta in un'armeria che non carica più dalla fine degli anni sessanta, ha la classica forma a campana che caratterizza questo proiettile, con cinque nervature longitudinali autoriducenti più una anulare alla base, dove misura misura 18,6 mm di diametro, alta 21,5 mm e pesa 35,5 grammi, una bella botta per le vecchie doppiette. Ultima a destra una fusione di stampo Lee di 17,6 mm. In primo piano la Buckhammer di recente produzione della Remington per fucili ad anima rigata, fuori dalla sua borra sabot dove alloggia il cilindro posteriore.

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » dom 15 apr 2018, 16:22

Un salva percussore calibro 16, marca Giulio Fiocchi completamente in ottone. All'interno, in un cilindretto cavo affonda una vite senza testa che regola la tensione della molla del perno della percussione, sostituibile dopo l'usura.

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda piero » lun 16 apr 2018, 16:37

Altro meraviglioso cimelio, complimenti.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mar 17 apr 2018, 8:56

Ho aperto una delle cartucce in immagine marca FN (Fabrique Nationale) Made in Belgium, cal 12. Hanno anima in cartone e sono alte 65 mm, esternamente rivestite in alluminio fino a 60 mm che risulta altezza finita dopo aver orlato i 5 mm rimanenti del primo. All'interno, come indica il cartoncino, ci sono 12 pallettoni, di numerazione belga, mm 7,6 per 2,6 grammi di peso, una via di mezzo fra il nostro 9/0 diam 7,4 mm per 2,3 grammi e 10/0 diam 8 mm per 2,9 grammi, a spingerli 1,85 grammi di Cooppal Excelsior, anch'essa di loro produzione e famosa nel mondo insieme alla consorella Cooppal Perfecta. La borra, un calice alto 22 mm con all'interno della polvere di segatura compressa e chiusa da un disco di sughero alto 4 mm, nessuna marca scritta, ma identica alle stesse che ho aggiunto e venivano prodotte ad Este in provincia di Padova dalla Ditta Pinto-Negrello, dismessa negli anni ottanta, che al contrario avevano la scritta sul fondo "Brevetto R.P.". Mi verrebbe da pensare che fossero le stesse, volutamente senza marchio per lasciar credere alla totale nazionalità dei materiali.
Cordiali saluti m.p.

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 18 apr 2018, 20:04

Bossoli e cartucce della ditta Ciai di Bastia Umbra (PG). La loro produzione dovrebbe essere fine anni 50 inizi 60, anche perché la plastica o moplen prima non esisteva, nonostante le varie scoperte dalla fine dell'ottocento dei primi materiali plastici semi sintetici.
Di quelle bianche completamente in plastica ne ho sparate un bel po, il bossolo si spezzava sull'orlo e restava sfrangiato, forse vetrificate dal tempo e dal freddo ma non potevano essere riutilizzate, anche nell'immagine si nota la screpolatura sulla piega.


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 25 apr 2018, 20:55

Bossoli M.A.P. di Firenze, una marca che non conosco. La plastica è di ottima qualità e resiste bene allo sparo ed alle intemperie. La scritta V3, se non è qualche tipo di polvere, ricorda il prototipo di un super cannone tedesco ideato alla fine della seconda G.M. , il cui principio mi ha suggerito la cartuccia indicata in "Misturoni e palla asciutta".

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » gio 3 mag 2018, 9:45

Due bossoli completamente in plastica della ditta Pinto di Este ed uno tipo due (lamierino 12 mm) della stessa fabbrica. Nella seconda immagine si nota che hanno la camera della polvere a volume controllato, il che impone l'uso di propellenti di adeguata densità e dei loro contenitori a base piana per evitare il vuoto che resterebbe con altro tipo a base concava, mentre un'aletta perimetrale che appoggia al gradino interno ne impedisce l'avanzamento alla compressione dell'orlatura e tiene i gas in espansione. All'interno dei contenitori una borra in agglomerato di sughero stabilisce le varie altezze e funge da ammortizzatore.
Da ricerche effettuate, R. Pinto risulta essere un armaiolo attivo dal 1960 in poi. Non ho trovato nessun riferimento al nome che ovunque troviamo con l'iniziale che precede il cognome. Pare di aver capito che ha operato per una ventina d'anni nelle ex officine elettromeccaniche Negrello di Este (PD).
Cordiali saluti

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 9 mag 2018, 17:55

Una vecchia palmella composta di due pezzi. A tenere unite le parti, due ganci laterali a "L" trattenuti da due viti a testa tonda alla base e ruotavano fermandosi nella sporgenza di due viti identiche poste sul coperchio. Assemblati in questo modo era possibile sostituire gli inneschi e inserire la carica di lancio che passava perfettamente nei fori che al contempo bloccavano i bossoli.
Cordiali saluti.


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 16 mag 2018, 16:43

Incisore stellare professionale assemblato e scomposto.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » mer 23 mag 2018, 9:34

BOBINE:
Cal. 10-12-16-20-24-28-32-36


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » ven 25 mag 2018, 9:17

Ho pubblicato sul Braccoitaliano un link su questo Thread che ritengo molto interessante per gli appassionati del settore venatorio.
http://www.ilbraccoitaliano.net/forum/s ... ost1302507
Un ringraziamento va all'amico Mario Pinna per le sue conoscnze che mette a disposizione di tutti noi. Il fatto di aver avuto tanti contatti è il segno che l'argomento "Polveri, Ricarica e oggetti del passato" ha suscitato molto interesse nei lettori.
Grazie, Mario!
BBG


Sempre nella logica dell'interscambio delle conoscenze propongo una vistita su questo link, curato dall'amico Mario Pinna:
viewtopic.php?f=46&t=1922
Una carrellata di vecchi oggetti che darà piacere nel rivederli ai 'vecchi' cacciatori.
Cordialità
Bruno
"la Libertà è reale dove è possibile esprimersi senza censure, chiunque dovesse impedirla o porre limiti al pensiero altrui commette un delitto di estrema gravità. L'autoritarismo e le dittature non consentono il propagarsi delle idee e degli scritti." BBG
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » ven 25 mag 2018, 10:02

Grazie Bruno, sono certo che farà piacere a molti amici anche più giovani con cui condividiamo questa passione.
Colgo l'occasione per presentare una bella lancia piattelli manuale.
Cordiali saluti

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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » sab 2 giu 2018, 11:01

Naturalmente, non poteva mancare lei, l'orlatrice elettrica che pochi, a quei tempi, potevano permettersi, anno di fabbricazione 1966, come riportato nella targhetta delle indicazioni elettriche.
L'ho posizionata in verticale per chiudere anche stellare senza che cadano i pallini, ma la sua posizione operativa è in orizzontale, solo per orlo tondo, come dimostra lo scivolo posizionato fra bobina e contro-bobina dove, dopo la chiusura la cartuccia veniva lasciata cadere e convogliata nel raccoglitore senza doverla tenere con la mano che invece aveva pronta quella successiva.
Il motore è fisso mentre il carrello scorre e permette di regolare qualsiasi distanza per tutti i bossoli di ogni calibro.
La posizione del braccetto e dello scivolo possono essere invertite secondo esigenza dell'operatore.
E' un bellissimo regalo che ho ricevuto tanti anni fa dall'amico Gigi di Olmedo (SS), esperto e grande appassionato di ricarica.


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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda piero » dom 3 giu 2018, 7:04

Buongiorno Mario, volevo chiederti se l'orlatrice che ci hai mostrato era già corredata di variatore di velocità.
Grazie
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » dom 3 giu 2018, 8:00

Ciao Piero, l'orlatrice ha quell'interruttore nero che sembra la manopola del gas, con solo due posizioni ON-OFF, forse perché essendo nata con destinazione precisa, il motore non ha bisogno di variare la velocità che dovrebbe essere 1380 giri/min., potenza cv. 0,3. Ha una rotazione silenziosa e possente, credo dovuto al bilanciere dove aggancia la bobina. C'è anche lo schema per girare in senso inverso.
Saluti.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda f2flash+57 » ven 22 giu 2018, 10:51

mario pinna ha scritto:La M62 prodotta dalla Baschieri e Pellagri per Bruno Maionchi e figli di Lucca. A dire il vero avevo letto MG2 poi un articolo del noto esperto e autore di tante riviste Gianluca Garolini mi ha fatto notare l'erronea interpretazione e comunque c'è scritto in minuscolo sul lato delle indicazioni sul prodotto, dove qualcuno fa capire di aver utilizzato la confezione per altro propellente.
"M" dovrebbe stare per Maionchi e 62 si presume l'anno di produzione. Non ho idea di come si presenti.
Cordiali saluti m.p.

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La M62 è praticamente una MB tabacco che la Baschieri & Pellagri produceva x la Maionchi, io ne ho avuto tempo fa una lattina sigillata da 250 gr, sotto consiglio di Garolini, ho fatto gli stessi assetti della MB ottenendo gli stessi risultati.
Antonio
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato

Messaggio da leggereda mario pinna » ven 22 giu 2018, 11:09

Grazie Antonio,
per il contributo ad arricchire e trasmettere il nostro piccolo bagaglio di conoscenze ed esperienze.
Cordiali saluti m.p.
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