Polveri, ricarica e oggetti del passato
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
Palla Aquila
questa palla a impennaggio denota un C.B. uguale al Foster...... è stata la prima italiana ben studiata, variante del Brenneke a impiegare un timone in plastica.... ( Fucili a canna liscia e cariche a palla di Sergio Pieraccini)
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
La Palla Ferrandi la vidi per la prima volta agli inizi anni 90, ricordo costava molto e non rilevai particolari qualità balistiche. Come si può notare nell'immagine, si tratta di un sabot contenente sei spicchi di piombo morbido che dovrebbero espandersi all'impatto. Prodotta a Piacenza, non so se sia ancora in commercio.
Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
Sono dei bei pezzi che ci fanno capire sino a che punto si spinge l'ingegno dell'uomo.
piero
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
La Palla Solengo è prodotta dalla Clever (intelligente, abile ingegnoso ecc. tradotto in italiano) di Verona. Ha corpo cilindrico ogivale cavo internamente, è diviso da quattro intagli profondi e reca dodici sporgenze di guida longitudinali ed una anulare alla base. Nella punta sporge un rocchetto in ottone leggermente conico che incuneandosi all'impatto favorisce l'espansione. Nell'immagine una cartuccia originale calibro 12 ed una palla Solengo calibro 20 con relativa colonna di borraggio, entrambe della prima versione che differisce dalla seconda per l'ogiva meno pronunciata, sezione frontale più piatta intorno all'ottone.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
Il proiettile Stendebach, creato in Germania e fabbricato anche in altri Paesi è noto e descritto da tutti per la sua forma a rocchetto con foro leggermente conico al centro, la cui parte più larga in avanti incanala l'aria in traiettoria e forzando attraverso sei alette sporgenti oblique dovrebbe dargli il senso rotatorio. Anche esso non manca di imitazioni, come da immagine di proiettili artigianali che sfruttano lo stesso principio.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
Dolomiti's Ball.
La cartuccia di plastica nera con stampigliato il logo, prevede un sabot costruito in polimero di foggia adeguata a contenere nella cavità emisferica una sfera di mm 12,5 e peso pari a g.11,4. L'orlatura si presenta con un arricciamento del bossolo molto allargato per interessare la minuscola sfera e costringerla nell'incavo del sabot. (Sergio Pieraccini, chimico industriale)
La cartuccia di plastica nera con stampigliato il logo, prevede un sabot costruito in polimero di foggia adeguata a contenere nella cavità emisferica una sfera di mm 12,5 e peso pari a g.11,4. L'orlatura si presenta con un arricciamento del bossolo molto allargato per interessare la minuscola sfera e costringerla nell'incavo del sabot. (Sergio Pieraccini, chimico industriale)
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
In questa immagine si vedono vecchie imitazioni del pallino Diabolo, solo con la testa un po più arrotondata, in versione calibro 16 e 20. Quella più argentea sulla destra la fondevo io, imitando le prime e con l'aggiunta di una corona sotto la testa, anche se non serve come guida perché si carica dentro il contenitore S.G. dove la base del proiettile si adatta perfettamente sul fondo. Pesa 30 grammi e necessita di un orlo largo e arrotondato oppure la mezza stellare che ho mostrato in altre occasioni su questo Forum.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
La Borra-proiettile Gualandi.
La palla italiana relativamente giovane, nata nel 1977 nello stabilimento di Elio Gualandi, famoso nel mondo fin dagli anni 50, che non ha tardato a salire sul podio dei vincitori. Nota per le grandi qualità balistiche e precisione nella caccia e nel tiro.
Da destra verso sinistra la vediamo nei calibri 12-16-20 e a seguire la altrettanto famosa Gualbo nelle diverse versioni: la prima è leggermente più alta e tre anelli guida sopra i due tunnel ammortizzatori; nella seconda, ribassata, sono stati uniti i due anelli alla base del calice-sabot; il modello più recente ha soltanto cambiato colore.
Manca la magnum del peso di circa 40 g., con impennaggio e coppa di colore rosso che non tratto perché la taglia della selvaggina locale non richiede tale grammatura.
La palla italiana relativamente giovane, nata nel 1977 nello stabilimento di Elio Gualandi, famoso nel mondo fin dagli anni 50, che non ha tardato a salire sul podio dei vincitori. Nota per le grandi qualità balistiche e precisione nella caccia e nel tiro.
Da destra verso sinistra la vediamo nei calibri 12-16-20 e a seguire la altrettanto famosa Gualbo nelle diverse versioni: la prima è leggermente più alta e tre anelli guida sopra i due tunnel ammortizzatori; nella seconda, ribassata, sono stati uniti i due anelli alla base del calice-sabot; il modello più recente ha soltanto cambiato colore.
Manca la magnum del peso di circa 40 g., con impennaggio e coppa di colore rosso che non tratto perché la taglia della selvaggina locale non richiede tale grammatura.
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
Una serie di dodici pallettoni da mm 6,5 circa incatenati ad una palla da 12,5 mm attraverso un filo di rame avvolto a spirale che dovrebbe allargarsi in traiettoria formando una ragnatela unita anche a lunghe distanze.
La nota cartuccia fabbricata nella cittadina marchigiana Falconara Marittima, tantissimi anni fa e denominata "Tre Anelli", presumo per la disposizione in tre bracci aventi tre pallettoni intorno alla palla centrale ed altri tre gruppi esterni da tre.
Premesso che questa munizione non può essere nata solo per pennuti, la grossa palla centrale non avrebbe senso oltre ad essere controproducente. Credo possa essere scomparsa dalla circolazione, come accadde per la palla segatori dopo che nel 1961 il M.I. con propria circolare vietava l'uso dei pallettoni sugli ungulati, confermata poi nel 77 dalla famosa Legge quadro ed attualmente dalla L.157/92.
Un fattore importante che non è stato preso in considerazione, il movimento dei pallini in traiettoria, essi viaggiano a forma di sciame allungato ed a vortice, infatti se spariamo a 10 metri ad una sagoma impenetrabile e viene interessata da mezza rosata, a 20 metri non troveremo l'altra metà ma una rosa intera leggermente più sguarnita da una parte. Altro punto non meno importante la palla centrale che per il suo peso molto superiore carica maggiore energia e diventa trainante di una lunga coda intrecciata, ma tengo a precisare che è solo una mia supposizione.
Per spezzare anche una lancia a favore, la vedrei più valida con piombo della stessa misura, perché nonostante la tendenza al capovolgimento, cioè i pallini a contatto diretto con la base della borra, animati dalla spinta diretta superino i primi, credo si possano stabilizzare in volo formando l'apertura voluta.
Cordiali saluti
La nota cartuccia fabbricata nella cittadina marchigiana Falconara Marittima, tantissimi anni fa e denominata "Tre Anelli", presumo per la disposizione in tre bracci aventi tre pallettoni intorno alla palla centrale ed altri tre gruppi esterni da tre.
Premesso che questa munizione non può essere nata solo per pennuti, la grossa palla centrale non avrebbe senso oltre ad essere controproducente. Credo possa essere scomparsa dalla circolazione, come accadde per la palla segatori dopo che nel 1961 il M.I. con propria circolare vietava l'uso dei pallettoni sugli ungulati, confermata poi nel 77 dalla famosa Legge quadro ed attualmente dalla L.157/92.
Un fattore importante che non è stato preso in considerazione, il movimento dei pallini in traiettoria, essi viaggiano a forma di sciame allungato ed a vortice, infatti se spariamo a 10 metri ad una sagoma impenetrabile e viene interessata da mezza rosata, a 20 metri non troveremo l'altra metà ma una rosa intera leggermente più sguarnita da una parte. Altro punto non meno importante la palla centrale che per il suo peso molto superiore carica maggiore energia e diventa trainante di una lunga coda intrecciata, ma tengo a precisare che è solo una mia supposizione.
Per spezzare anche una lancia a favore, la vedrei più valida con piombo della stessa misura, perché nonostante la tendenza al capovolgimento, cioè i pallini a contatto diretto con la base della borra, animati dalla spinta diretta superino i primi, credo si possano stabilizzare in volo formando l'apertura voluta.
Cordiali saluti
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Re: Polveri, ricarica e oggetti del passato
La Palla Cervo, prodotta dalla Locatelli di Brescia.
Nell'immagine la versione 32 e 28 grammi calibro 12, a seguire la calibro 20 e 28. Ci sono anche in cal. 16 e 410.
L'ottima precisione e deformabilità è dovuta all'impennaggio ed al suo corpo cilindrico cavo internamente con baricentro spinto in avanti
Nell'immagine la versione 32 e 28 grammi calibro 12, a seguire la calibro 20 e 28. Ci sono anche in cal. 16 e 410.
L'ottima precisione e deformabilità è dovuta all'impennaggio ed al suo corpo cilindrico cavo internamente con baricentro spinto in avanti