da peuxxxx » gio 19 gen 2012, 13:27
Seconda puntata.
In una qualsivoglia composizione da fruire visivamente, tutto dovrebbe essere fondato su criteri rigorosamente razionali e funzionare come un orologio svizzero. A ben vedere, però, qualche eccezioncella molto ben calcolata, sarebbe contemplata. Scomodando ancora gli antichi Greci, osservandone attentamente le figure a tutto tondo, scopriremmo che le tanto celebrate armonie ed il verismo che più vero è possibile solo in carne ed ossa, di fatto, sono solo illusori. Ad esempio, le teste sono puntualmente più piccole del dovuto, per slanciare la figura; viceversa, i piedi sono di taglia abbastanza generosa, per comunicare maggiore stabilità dell’insieme. Non solo: è stato accertato che (psicologia della visione) il nostro cervello coglie benissimo quei particolari e trasmette alla sua sezione consapevole un senso d’appagamento, benessere, piacere. Cioè, qualcosa di non lucidamente percepito ci ha colpito positivamente; per l’appunto, i cosiddetti persuasori occulti! L’osservatore, nel 99% dei casi analfabeta della fruizione visiva, incapace di decriptare, berrà il tutto come capolavoro sublime che avvicina l’uomo alla perfezione. Non sarà capace di cogliere il pizzico di stonatura, il quid, che conferisce ulteriore interesse, fascino, al manufatto.
Ebbene, anche gli armaioli inglesi si sono avvalsi di quegli accorgimenti, con successo; quanto facendo leva su conoscenze della materia visiva, non è dato sapere. E’ il caso della chiave d’apertura, ispirata ad un campanello, dicunt. Sarebbe-ebbe, il caso anche della mammella piccola; a ben vedere, quella sezione di sfera è una raffinatezza estetica bell’e buona, comunque più strettamente imparentata colla sezione circolare delle canne di quanto lo siano le discutibilissime mammelle lunghe, cilindro-ogivali, di doppiette degli anni ’50 circa. Mi si consenta, misi: Greci e Romani dotarono le statue femminili di tette piccole, poco più che maschili; altro persuasore occulto, per conferire senso di compattezza alla forma (uno dei cardini della scultura), ma anche perché un petto da Anita Ekberg sarebbe stato un calcione nelle gengive del più elementare buon gusto. O no?
Per la terza puntata, dedicata ad altri persuasori occulti, rimanderei i cortesi interlocutori alla sezione “Il più ed il meno…”.