Carissimi amici, sento di dover dire la mia opinione sulla difesa personale, non tanto per la teoria che una modesta istruzione mi ha dato ma per la pratica: L'aggressione armata vissuta personalmente e su questo non ritengo opportuno aggiungere altro.
Infatti il mio intervento si riferisce particolarmente alle cinque condizioni indicate da Bernardo dove escluderei a priori la "condizione 0" e la "condizione 4" mentre opterei per la "condizione 3", la 1 e 2 mi è indifferente anche perché dipende pure dal tipo di pistola che si usa.
L'aggressione avviene con effetto sorpresa in un luogo deciso dall'aggressore, di cui conosce ogni palmo di terreno e dove nello spazio circostante ci sia poca o nulla copertura per la vittima. Succede qualcosa di indescrivibile se non si è vissuta, la mano corre all'arma ma la mente è da un'altra parte, in una frazione di secondo vediamo scorrere tutta la vita, compresi i propri cari e bisogna prendere una decisione su come agire, consapevole che hai tutto da perdere e l'altro nulla. In questo momento, la propria arma potrebbe essere pericolosa per se stessi perché la sensibilità del suo stato la rende insidiosa in mani insicure.
Con la 4 è quasi come non averla, solo riuscire a inserire il caricatore nel verso giusto, in quella circostanza, sarebbe già tanto.
Sapere, come indica l'opzione 3, che devo anche armare mentre dirigo sul bersaglio mi renderebbe più sicuro, al massimo favorirei la manovrabilità del carrello lasciando il cane armato.
Un piccolo consiglio: Prima di depositare la pistola basta tenerla in verticale verso l'alto e soffiandoci dentro se c'è la cartuccia emette un forte fischio. In caso di poca luce e non si vuole essere scoperti, è sufficiente sfiorare col dito l'unghia dell'estrattore che in presenza di arma carica risulta sollevata.
Cordiali saluti m.p.