Ripulendo il computer ho trovato questo vecchio scritto che francamente non ricordavo nemmeno che vorrei condividere con voi per avere eventuale conferma di quanto quanto affermo, mi pare un gran bel guazzabuglio !!
"Per quanto riguarda la foratura, recentemente molte case produttrici stanno utilizzando forature larghe, da 18,5 a salire, Browning addirittura 18,8. Il Dt11 della Beretta ha le canne con foratura 18,6. Da quello che so , "utilizzando cartucce da 28 o 24 grammi non c'è più bisogno di utilizzare fucili pesantissimi e canne con forature molto strette. Secondo una formula fisica il rinculo del fucile e inversamente proporzionale al peso, cioè maggiore è il peso minore sarà il rinculo. Ultimamente invece, è stato dimostrato che il rinculo non dipende solo da questo, infatti riducendo il peso complessivo dell'arma, aumentando le forature e utilizzando un buon legno con una densità di 900 grammi a decimetro cubo si riesce ad ottenere un controllo e una stabilità dell'arma sotto sparo davvero eccezionale. Ho fatto delle prove su placca con i miei schioppi ,e ho confrontato le rosate ed è difficile riuscire a capire dove sia la linea di miglioramento evidente nel senso che le variabili sono quasi infinite e tutte le volte che provo e riprovo riesco a trovare aspetti nuovi diversi , Il prossimo passo, prima di sprecare altro piombo sarà di stilare un protoccollo di test che tenga conto di più prove possibili al fine di avere una serie di dati omogenei . Si è sempre pensato che un aumento delle forature, rispetto ai classici 18,3-18,4, potesse portare ad una riduzione della velocità nell'ordine di una decina di metri al secondo, oggi molte case hanno dimostrato che ciò non è sempre vero, grazie ai nuovi acciai, alla conformazione dell'anima della canne, alle nuove tecnologie ecc le velocità restano quasi immutate, e poi chi se ne accorge di 10 metri al secondo in più o in meno su una velocità media che si attesta intorno ai 400 metri al secondo e anche oltre? personalmente credo che la storia delle forature delle canne vada di pari passo con l'evoluzione dei materiali delle cartucce , cerco di spiegarmi meglio, durante la bell'époque , i grandi armaioli inglesi su richiesta dei clienti personalizzavano la canna in base alla cartuccia sparata, ovvio che le canne da 25" ideate da Churchill non potevano avere lo stesso profilo delle canne da 28 o 30 pollici di Greener o Purdey. Con le borre in feltro o con il borraggio chimico non si poteva sovra alesare troppo pena "sfiati " a gogo , poi con la plastica siamo passati dai 18.2 ai 18/8 . ma abbiamo altri materiali (acciai) altre polveri ,i bossoli ora sono di plastica, non di cartone, le borre hanno tenute eccezionali ed anche le polveri hanno subito un netto miglioramento .
Altra riflessione da fare è quanto interesse hanno avuto gli armaioli a fare canne con parenze strette, se un armaiolo fora 18,2 e sbaglia qualcosa può sempre correggere a 18.3-18.4 ma se sbaglia a18.5-6 è un problema correggere soprattutto nell’era ante plastica , quindi stretto is best !!!
Quindi l'evoluzione la lezione è che bisogna adattare lo sviluppo ai materiali se si vogliono spingere oltre le performance degli atleti tiratori e dei cacciatori,
Ora a noi non resta che creare la cartuccia adatta alla nostra canna."
Un saluto Bernardo