Tù mi rubi l'anima....

Gaetano2007
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da Gaetano2007 »

Vincenzo.... dal tuo racconto commovente .. un ricordo anchio a 8-9 anni ero alle elementari coservavo i bossoli sparati per il piacere di annusarne l'odore non li conservavo sotto il cuscino ma nel comodino in fondo in fondo al casetto .....
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Picus Viridis
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da Picus Viridis »

Condivido anch'io molte delle vostre sensazioni e potrei raccontare 1000 episodi a sfondo venatorio/nostalgico...
Ne voglio raccontare solo uno: mentre aspettavo trepidante i 16 anni per acquisire la licenza di caccia, tale età venne posticipata ai 18 sfuggendomi per un paio di anni.
Discendo da una famiglia di cacciatori e mio padre, beccacciaio in gioventù ed appassionato di setters e bracchi, in autunno praticava all'epoca soprattutto la “scaccerella” (detto alla Toscana): insidiava cioé tordi e merli e quant'altro, insieme ad un amico, lungo boschi e fossi delle nostre zone.
Un mio giovane cugino, più grande di me, aveva invece sentito parlare dei cotorni da un amico delle Alpi ed aveva iniziato la frequentazione delle nostre vette, cercando di insidiare tale selvatico nei periodi da noi previsti, da inizio ottobre ai primi di dicembre.
Un giorno, curioso abbandonai le numerose fucilate al seguito di mio padre e mi avventurai con lui, per la prima volta, sulle creste dei Sibillini ad inseguire una chimera: fu Amore a prima vista!!
La caccia dall'alba al tramonto in ambienti mozzafiato, le fatiche che stremavano il giovane fisico, la scaltrezza del selvatico, il gustare il lavoro dei cani sugli scogli e sulle rupi, il silenzio assordante e le rare, ovattate, fucilate, i pasti frugali consumati seduti su una roccia, il camminare sulle nevi perenni, il canto ammaliante delle Sirene all'Alba (forse la cosa che rimpiango maggiormente): per 10 anni fu passione intensa, nonostante carnieri scarsissimi o spesso inesistenti, tralasciando mio padre e le sue cacce più redditizie a valle.
Anche dopo aver conseguito l'agognata licenza, fino alla creazione del maledetto, inutile Parco, ho consumato paia e paia di scarponi sulle vette natie, inseguendo la nostra personale fata Sibilla.
Spesso, da fidanzato, capitava che il sabato rientrassi alle 00,30 e oltre e poi mi svegliassi alle 03,00 per essere sulle cime all'alba, per localizzare il canto delle Cotorne e cacciare poi per l'intera giornata con le gambe tremanti per il mancato sonno e la stanchezza, suscitando l'ira di mia madre e della mia futura moglie... A pensarci adesso credo che non lo rifarei: peccati di gioventù...
Poi, un giorno, una serie di cartelli - piazzati lì per accontentare chi tali vette le ha viste magari solo in cartolina - hanno rotto il mio incantesimo... per un paio di stagioni ero quasi dell'idea di smettere...
Per fortuna mi ha salvato una Regina: la sfuggente Regina del Bosco...
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Picus Viridis
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da Picus Viridis »

...dimenticavo: in spalla SEMPRE il fido, vecchio, leggerissimo, letale, 48AL in cal.20 a 3 stelle ed in tasca una dozzina di Rottweil Weidmannsheil originali in cartone pb.6/7, pervenute a mio padre direttamente da un suo amico e coetaneo emigrato nella terra dei Cavalieri Teutonici...
Mai un tradimento né dall'uno né dalle altre... :oops: :( ...bei tempi...
Iterum rudit Leo...
paolopiero
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da paolopiero »

Andrea, hai toccato un tasto importante, l’inizio di una passione che compone una melodia chiamata vita.
La caccia in un vero cacciatore nasce così, come nasce il vero l’amore e tutti i cacciatori in qualche modo si porteranno dentro un senso di nostalgia legato alla nascita di questa avvolgente passione.
Ho iniziato anch’io, come te e come tantissimi altri, quand’ero solo un bambino di 6 anni.
Mio padre non ha mai cacciato ma mi ha trasmesso l’amore per la pesca mentre la malattia della caccia me l’ha inoculata un mio vicino che, per educazione, chiamavo zio. Lo consideravo comunque parte della mia famiglia perché gli volevo un gran bene. Vivo anch’io di dolci ricordi, di nostalgie che mi bagnano gli occhi e mi commuovo nel leggere questi racconti carichi di dolcezza e vere emozioni che mi coinvolgono perché reputo veri ed essenziali. Valori genuini che si distinguono dalle falsità ed egoismi di un mondo sempre più freddo e sempre più “acido”.
Non mi dilungo, ci sarebbe da scrivere per ore, voglio solo dire che sono fortunato perché ho un figlio (Piero di anni 12) che da quando ne ha 6, nelle giornate di caccia è la mia ombra. Ogni suo comportamento mi riporta indietro nel tempo e mi rivedo bambino, così, proprio come tu hai descritto la tua infanzia, le tue paure e le tue gioie. Non so se questo sogno durerà ma chiedo al Signore di farmi vivere almeno fino a quando lui potrà cacciare autonomamente (18 anni se le leggi non cambiano). Per lui, come per me, la caccia è vita e per questo vorrei poter insegnargli i miei posti preferiti, i miei segreti e quello che l’esperienza mi ha regalato; mi piace illudermi che un giorno lui saprà sempre dove trovarmi…
Ciao
Paolo
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Andrea (PE)
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da Andrea (PE) »

Continuare a sognare non costa nulla..... ;)



http://www.youtube.com/watch?v=ATDRTzjM ... re=related
Ciao

Andrea


L' uomo più saggio non è colui che sà....ma chi sà di NON sapere.
flavio1961
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da flavio1961 »

Mi sono iscritto questa sera e curiosando sul forum la mia attenzione è caduta sull'argomento tu mi rubi l'anima, devo dire che leggendo tutti i Vostri messaggi mi sono venute le lacrime agli occhi , tutte storie toccanti sia nel bene che nel male di chi oggi può rivivere qei fantastici momenti con il proprio padri , chi purtroppo non lo può fare ma quei ricordi saranno indelebili nel proprio cuore.Lo stesso è successo anche a mè incominciai a sei anni con mio nonno e mio padre a sedici anni ho preso la licenza ormai sono trentaquattro licenze .Ma sul più bello di potere godere della compagnia di mio padre visto che era andato in pensione ma per un male incurabile e morto a soli 63 anni .Avrei voluto smettere perchè le prime mattine di caccia nel capanno quando mi venivano in pianta i tordi per fare il doppio tante volte mi giravo verso il suo posto e gli dicevo che potevamo fare il doppio ma lui putroppo non era li com mè, da quel momento ho abbandonato la caccia da capanno e sono passato alla caccia di selezione , perchè non riuscivo più a stare nel capanno dove avevo cacciato con lui.Queste emozioni che noi cacciatori abbiamo vissuto la gente comune non le può capire .Un grazie a tutti i papà e nonni che ci anno trasmesso questa bella e pulita passione,grazie a tutti Voi che avete scritto le Vostre storie le quali mi anno fatto rivivere le mie giornate di caccia con mio padre.
Ettore Sabbadini
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da Ettore Sabbadini »

Caro Flavio coltiviamo la stessa passione e "nascondiamo" lo stesso segreto. Ciao
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Bruno Biscuso
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Re: Tù mi rubi l'anima....

Messaggio da leggere da Bruno Biscuso »

Ricordi puri ed emozionanti che distinguono dalla 'voce' popolare e mistificata il vero Cacciatore rispettoso della natura. Il legame col proprio genitore che si vorrebbe tramandato ai figli.
I territori compromessi dalla 'civiltà'..., i nostri ricordi sono tesori inestimabili.
Cordialità
Bruno
"la Libertà è reale dove è possibile esprimersi senza censure, chiunque dovesse impedirla o porre limiti al pensiero altrui commette un delitto di estrema gravità. L'autoritarismo e le dittature non consentono il propagarsi delle idee e degli scritti." BBG
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