cose ne pensate.

[eugzecca]

Ebbene, nonostante quasi tutti siate contrari a tale fucile, io debbo invece dirvi che, dopo averlo usato per due stagioni, è un fucile favoloso, da un punto di vista balistico e come funzionamento. Non è bello come i fucili con legni super, incisioni extra, ma poi, diciamocelo, chi porterebbe un simile fucile in una macchi fitta, in un bosco pieno di rovi, o in una palude in un giorno che Dio la manda giù come si deve?
Io dopo aver usato per anni dei fucili classici, mi son convertito all'aspetto marziale dei fucili: prima con il Comfort, poi con il Vinci. Risultato: molta più tranquillità a caccia e molta più versatilità. Poi la doppietta sistema Holland & Holland, la porto quando voglio far fare gli occhi agli amici!

[peuxxxx]

Eugzecca, non c'è che dire, la tua è una sanissima filosofia.
Ricordo sempre l'amico che amava cacciare la beccaccia con una quasi rara W.R. con canne di damasco (v. immagine acclusa). Minacciai d'esplodergli contro una cartuccia a sale grosso, se l'avessi incontrato nei boschi con quella reliquia.
Quanto a me, preferisco non far prendere neanche un raffreddore alle vecchiette, che pure non hanno sangue blu. Per i giorni di pioggia in trincea, ricorro ad un sempreverde franchesco Diamond d'annata, in acciaio e legno, spietato nei tiri, facile da nettare. Non uscirei, piuttosto che accompagnarmi ad un fucilastro da Jeeg-robot-dacciaio.
Spero mi perdonerai il pio punto di vista troppo schietto.

(F. Negri -Il fucile da caccia -Ed. Olimpia)

[Survivor]

Ho avuto modo di avere in mano il Vinci e ricordo che aveva un ottimo brandeggio, era velocissimo a salire alla spalla, molto bilanciato (almeno quello con canna da 65 cm.) e.......sfacciatamente brutto . Un mio amico ci ha sparato al percorso caccia e ne ha parlato un bene, ma io che sono un amante del legno, sono dell'idea che "anche l'occhio vuole la sua parte".
Peu, quel Franc(h)esco mi sembra di averlo conosciuto qualche tempo fa e apprezzato per le sue capacità di farsi capire dalla selvaggina

[peuxxxx]

Peu, quel Franc(h)esco mi sembra di averlo conosciuto qualche tempo fa e apprezzato per le sue capacità di farsi capire dalla selvaggina

Survivor, sembra che ad apprezzare di.sin.te.res.sa.te.men.te, senza tifo, nè concessioni alle baggianate ed alla pubblicità, siamo rimasti in pochini. Da quando gli amici hanno visto fra le mie zampe il PG80, poi 85MA e ne hanno apprezzato i tiri, sono corsi ad acquistarne. Idem con Dragon, Alcione e Diamond, Benelli Raffaello. Eppure, non ho mai cantato loro le lodi dei miei schioppi, nè li ho mai bastonati per convertirli. Sono certissimo che, se vagolassi per l'agro a braccetto d'un arnese come quello in oggetto, non solo non m'imiterebbero ma, m'assorderebbero colla 9ª di Beethoven eseguita in coro a pernacchie, quindi invocherebbero il 118.