dai JK6 aspettiamo ( illudiamici anche un po'...), magari non è cosi malaccio; in fondo per un auto basta una buona canna, un peso accettabile, un buon equilibrio e un legno discreto. Poi sono quasi tutti uguali nella mediocrità!! ciao Ettore
Voglio raccontare un piccolo episodio: 2 anni fa il gruppo di amici della squadra di cinghiale (ai quali “presto” solo virtualmente la mia licenza di caccia) mi trascinarono a forza al Game Fair di Tarquinia, per una domenica di relax tra amici.
Era per me la prima volta, era Giugno, la giornata prometteva bel tempo e quindi portai con me la mia secondogenita, che all’epoca aveva 10 anni.
Premetto subito che il giorno dopo inviai una email molto edulcorata con la quale salutavo e ringraziavo gli organizzatori con un cordiale “a MAI PIU’ rivederci” per l’accoglienza e soprattutto per la gestione delle latrine, curate alla stregua di una fantozziana “fogna di Calcutta” , impossibili da utilizzare per la mia bambina senza lordarsi completamente.
Ad un certo punto una folla vociante ci fece avvicinare curiosi; era lo stand della casa che presentava il famoso “Vinci” alle folle acclamanti.
Tutto era lustro ed asettico: uno slide in alto magnificava le doti della futuristica arma, un paio di longilinee modelle sorridevano alla plebe dai lati, mentre un paio di matrixiani “Agenti Smith”, in completo e cravatta nera sciorinavano e esaltavano le doti del predetto tenebroso fucile.
Dopo aver illustrato le innovative doti balistiche e meccaniche, essi procedettero a delucidare sul punto di forza dell’arma: il rapido smontaggio in 3 semplici parti e l’altrettanto velocissimo rimontaggio.
A questo punto accadde l’imprevedibile: l’agente Smith che doveva riagganciare la canna sulla bascula con un semplice “clic”, dopo vari tentativi andati a vuoto, si girò verso di noi con un misto di vergogna e di tentativo di scuse…
Lo sghignazzo mi uscì dall’esofago e scatenò l’altrettanto involontaria ilarità dei presenti: presi mia figlia, girai i tacchi e me ne andai verso il nostro pulmann, molto più rapidamente di quanto si possa rimontare un “SuperVinci”…
Chi ha detto che invecchio? Anche da giovane ho sdegnosamente ripudiato certi parti smaccatamente volti alla turlupinatura, dai persuasori neanche tanto occulti. Col trascorrere degli anni ho dovuto constatare, con raccapriccio, quanto quelle pornoproposte siano cresciute in quantità e skiftch. Dov'è, la pretesa e millantata evoluzione, meccanica od estetica od ergonomica degli ultimi prodotti di questa o quell'azienda?
Ogni cacciatore o solo presunto tale, esprime tutta la sua personalità tanto sul terreno di caccia, quanto nella vita quotidiana, col modo di comunicare, di camminare, nella scelta degli abiti, della donna da impalmare, della pettinatura, del fucile e delle munizioni. Ergo...
guardate non so voi ma nel vedere questo fucile provo insicurezza, incertezza e paura al solo imbracciarlo.
Penso che sia dato dal fatto che tale fucile si divide in tre parti, l'insicurezza che nello sparare mi parte la canna o ci rimetto io.
Di questi tempi si sta pensando all'estetica e non alla meccanica. E' tanto acclamato dalla folla americana, ma sono sicuro che
qui in italia non ha avuto molto successo?, ho chiesto a un paio di miei coetanei chi nessuno di loro a dato un parere positivo.
Eppure ciò è detto da uno che usa fucili benelli, devo dire che sono un po la pecora nera della casa perché da un po che i miei interessi
sono caduti sul sovrapposto istinct della franchi che è da poco uscito in america.
Come detto prima si pensa solo all'estetica, si spesso un casino per creare un fucile che si divide in tre parte, quando invece si poteva
creare un fucile in calibro 12 con ottima meccanica ma più leggero. Ho notato che la Franchi con l'Affinity in cal12 ci ha già pensato
(eppure è pur sempre Benelli)
Le aziende, non solo d’armi, hanno il malvezzo di produrre ciò che la massa esige. Nel contempo, soddisfacendo innanzitutto i propri introiti.
Un semiauto che meccanicamente nasce come punto di partenza e d’arrivo, non potrà che rinnovarsi in qualche particolare. Ed allora, giù cannecrio, polimeri, trepezzi, bindellesostituibili, americanate (sinonimo di cafonate), grattaschiena, raccoltapunti, rottamazioni, gonzate a gogo per l’inclito acquirente, pubblicisti sguinzagliati a cantare le lodi di turno all’atto II, al III, al IV… Al ritmo d'un forsennato rock'n roll sull'estetica.
Mi tengo stretto il Raffaello atto I con canna non Beretta, evoluzione del primigenio colla stefanoide.
vi sembra normale che ora per andare a caccia o impugnare questi fucili
dobbiamo trasformarci in power ranger .
Ma da dove cavolo le prendono queste idee. Invece di progredire vanno a regredire.
Vi rendete conto, si può andare a caccia con sti cosi? il selvatico neanche passa più perché ti vede da 100 miglia.
Insomma se questo è il futuro delle armi????? Immagino quanti power ranger in giro .
IO mi dissocio anzi arco e freccia