Se vogliamo trovare delle responsabilità per la situazione economica attuale del nostro paese e direi di buona parte dell'Unione, credo una consistente percentuale sia da attribuire alla moneta corrente: quando la moneta non "gira", l'economia non "gira"!
Volendo andare a ritroso nel tempo per cercarne le cause, la nostra moneta é nata male fin dalle prime battute. A cominciare dai conti che molti stati all'epoca "truccarono", compreso il nostro, per poter entrare nell'area Euro. E le cose peggiorarono quasi subito, quando all'Italia fu concessa (ma sarebbe meglio dire imposta) la parità monetaria con la lira a 1.936, 27, e qui i nostri governanti dell'epoca ci fecero credere che era addirittura andata bene perché la parità inizialmente ci era stata calcolata intorno ai 1.950 (!!!!). Di fatto nell'arco di una sola notte, il potere di acquisto delle famiglie italiane risultò praticamente dimezzato! All'alba del 1 gennaio 2002, infatti, tutto quello che costava 1000 lire, balzò ad 1 Euro, e in proporzione, i prodotti di valore superiore, furono sottoposti più o meno allo stesso incremento di valore. La cosa non fu subito chiaramente percepita dalle masse, vuoi per le evidenti difficoltà ad adattarsi al nuovo cambio, vuoi per il fatto che l'Euro, in metallo e non cartaceo come sarebbe stato più ovvio, assomigliava stranamente (oggi direi diabolicamente) alla vecchia 500 lire!
Oggi, possiamo dire che rispetto a 10 anni fà, la vita costa più che il doppio, mentre gli stipendi e il potere di acquisto degli italiani sono fermi agli inizi degli anni '90.
Ma allora, l' "affaire" Euro, é stato veramente un buon affare?