Una strana ed inconsueta chiusura con doppio catenaccio circolare che si incastra nel manicotto fu 'inventata' dalla P. Beretta nelle prime serie di fucili sovrapposti Serie S54-55 e successivi.
La 'staffa' con semiperni conici usciva dai consueti canoni del 'tassello' basso, tipo Browning, ed introduceva questa novità risultata poi positiva allo stress meccanico nell'uso intenso del fucile.
Oltre questo 'catenaccio' le spallette 'trapezioidali' sulla bascula aiutavano la solidità meccanica, fortemente migliorata nelle serie con spallette riportate..
Il difetto più ricorrente in questo sovrapposto era la rottura della molletta di ritorno dell'asta di armamento che provocava, generalmente, una 'cilecca' sulla partenza dello sparo della prima canna (il cane scaricava la sua forza nella catena di armamento giungendo 'lento' sul percussore).
Altro difetto, questa volta per mancata manutenzione, era la forte corrosione dei percussori (all'epoca si utilizzavano inneschi al 'fulminato di mercurio' che non davano tregua anche ai migliori acciai). Non si è mai verificata una rottura della 'punta' dei percussori, così come avviene generalmente su molti fucili, dovuto ciò ad un accurata tempera/cementazine dell'acciaio impiegato.
Successivamente, anche per una mancata ed inappropriata manutenzione, si riscontrava nel tempo la corrosione puntiforme delle canne, che giungeva a forare addirittura il tubo nelle prossimità dell'astina.