La 'Ruggine' è sicuramente un fattore per il quale tutti i cacciatori devono tener debito conto, infatti, essa interviene a causa dell'impiego dei fucili nelle diverse giornate venatorie che siano esse umide e piovose.
La reazione chimica fra il metallo e l'acciaio interviene nei punti non protetti adeguatamente da un lubrificante-protettivo, ed è sufficiente metterci sopra le mani per asportare quella leggera pellicola che sarebbe idonea a mantenere inalterata la brunitura.
Le parti metalliche di un arma non devono essere mai lasciate senza un velo di protezione, che sia olio o trattamento con panno al silicone, altrimenti interverrà a breve una cospicua superfice ossidata con ruggine rossiccia continua o puntiforme sulla brunitura delle canne. Nella carcassa o bascula, incece, a seconda dei trattamenti adottati dai vari fabbricanti, ci si può trovare davanti a metalli non trattati galvanicamente ( serie beretta S0) o protetti da lacche (Franchi serie Alcione), che anch'essi dovranno essere protetti in special modo quando si evidenzia una notevole usura da forte impiego dell'arma.
Le bascule che tengono maggiormente sono quelle che dopo il trattamento di cementazione sono trattate con leggeri rivestimenti galvanici e poi verniciati con trasparenti e stabilizzati in forno (Franchi sovrapposti), mentre altre cromate tengono bene, ma meno quelle trattate solo in 'argento vecchio'.Infine quelle cementate e tirate di fino dopo l'incisione con acciai di gran rispetto ma senza alcun trattamento (Beretta S0) soffrono l'incuria costante di decenni di trascuratezza senza alcun tipo di lubrificazione protettiva.
E' il caso di mostrare un S2 ritrovato avvolto in una coperta umida dove si evidenzia una cospicua ossidazione sull'intera bascula incisa. E' stato effettuato un trattamento specifico sia sulla bascula che nel recupero della brunitura originale che ha consentito di far ritornare il fucile restaurato ma non alterato e nelle migliori condizioni.
In casi come questi dopo l'eliminazione dell'ossido la bascula non deve assolutamente essere lucidata con spazzole di stracci, bensì 'tirata' con carte abrasive finissime, per poter rispettare i solchi dell'incisione a bulino.
Vedremo in seguito i trattamenti di brunitura impiegati dai diversi fabbricanti per la protezione delle canne con le loro peculiarità ed i diversi gradi di protezione che possono offrire.
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