Bruno Biscuso ha scritto:Ho ricevuto una vecchia doppietta a cani esterni per la quale mi è stato richiesto un restauro.
Poichè non ho molto tempo a disposizione avevo accennato telefonicamente al cliente che avrei preferito dare una pulitura con la rimozione dell'ossido.
Visionando la doppietta mi sono accorto, a parte la buona fattura, che le canne sono damascate a 'Pelle di Trota'.
Ora inizierò a fare dei sondaggi per poter valutare il recupero di questa 'brunitura' così particolare.
Vi terrò informati con alcune foto man mano che andranno avanti i lavori. Semprechè interessati.
Provate ad ingrandire la 1° foto per visionare la damascatura.
piero ha scritto:Bruno Biscuso ha scritto:Ho ricevuto una vecchia doppietta a cani esterni per la quale mi è stato richiesto un restauro.
Poichè non ho molto tempo a disposizione avevo accennato telefonicamente al cliente che avrei preferito dare una pulitura con la rimozione dell'ossido.
Visionando la doppietta mi sono accorto, a parte la buona fattura, che le canne sono damascate a 'Pelle di Trota'.
Ora inizierò a fare dei sondaggi per poter valutare il recupero di questa 'brunitura' così particolare.
Vi terrò informati con alcune foto man mano che andranno avanti i lavori. Semprechè interessati.
Provate ad ingrandire la 1° foto per visionare la damascatura.
Grazie Bruno, sono contento che Tu condivida con noi utenti i lavori di restauro "particolari".
Bel pezzo di storia, potresti farci sapere chi è il costruttore?
Ancora grazie.
Cordialità
piero
Toto 391 ha scritto:Ciao Bruno con quella finitura di canna ho visto un fucile mono canna fabbricato dai nonni del mio vecchio amico armiere di nome( Giannotta )e i particolari erano due, una la particolare finitura della canna come quella date mostrata, e due a il cane esterno che arma un cane internamente ,perche il gruppo di scatto e tutto interno,per l'apertura e sotto il ponticello girando di 45°, e in cal 16 (spero che un giorno diventi mio per eredita )
Toto 391 ha scritto:Foto del secondo fucile
Bruno Biscuso ha scritto:Spero che questa sia l'ultima rogna da portare a termine: il porta bretella delle canne saldato "all'ingrosso" sulla bindellina inferiore.
Ecco la foto.
piero ha scritto:Bruno Biscuso ha scritto:Spero che questa sia l'ultima rogna da portare a termine: il porta bretella delle canne saldato "all'ingrosso" sulla bindellina inferiore.
Ecco la foto.
Buongiorno Bruno, minc*** rognetta! e adesso cosa ti devi inventare, per risolverla? Prova ad eseguire le foto passo,passo, dei vari interventi che eseguirai per ridare dignità al porta cinghia, ridotto ad un moncherino di acciaio, e saldato alla carlona.
Buon lavoro!!!!!!!!!!!!!!! Aspetto le foto.
Cordialità
piero
piero ha scritto:Caro Bruno, la pazienza è la virtù dei saggi, e tu stai percorrendo la strada giusta, attendo con serenità le foto.
Cordialità
piero
Bruno Biscuso ha scritto:piero ha scritto:Caro Bruno, la pazienza è la virtù dei saggi, e tu stai percorrendo la strada giusta, attendo con serenità le foto.
Cordialità
piero
Caro Piero, oggi ho terminato il lavoro di restauro di questa bella doppietta con canne damasco a 'pelle di trota'.
Ho chiuso bottega alle 22,33 con un gran sospiro di sollievo.
Spero di fare qualche foto domani, magari con luce naturale.
Buona notte.
ilsegugista ha scritto:Bruno Biscuso ha scritto:piero ha scritto:Caro Bruno, la pazienza è la virtù dei saggi, e tu stai percorrendo la strada giusta, attendo con serenità le foto.
Cordialità
piero
Caro Piero, oggi ho terminato il lavoro di restauro di questa bella doppietta con canne damasco a 'pelle di trota'.
Ho chiuso bottega alle 22,33 con un gran sospiro di sollievo.
Spero di fare qualche foto domani, magari con luce naturale.
Buona notte.
Buona sera Bruno
Complimenti per il grande lavoro eseguito!! impensabile a vedere le prime foto, una curiosità: in che stato erano/sono le canne internamente ?? è ancora sparabile ?
Una bella doppietta veramente e un grande lavoro di restauro ancora complimenti !!!
expressboy ha scritto:Ciao a tutti complimenti a Bruno per l’opera realizzata, raramente si vede tanta maestria e passione nel lavoro, ma vi dirò di più leggendo e rileggendo, il nostro forum mi è venuta anche a me la voglia di cimentarmi in un restauro di una vecchia doppietta, proprio in questi giorni sto ultimando il mio primo lavoro.
Ora vi racconto com’è andata essendo quasi alla fine dell’opera……
All’inizio era il calcio; di un buon noce nazionale essendo una onesta doppietta degli anni ‘50/60 era ormai ridoto proprio male, con tracce di olio e, parecchio “coppale” , prima di attaccare a sverniciare ho passato un paio di giorni a decidere se finirlo ad olio oppure a gomma lacca, con l’impregnante, deciso per l’olio, avendo escluso a priori l’epossidico, mi lancio in una sverniciatura con sverniciatore e carta a vetro, e qui i primi graffi sul calcio….. mentre mi maledico per aver usato carta a vetro troppo grossa (180) mi prendo una pausa di riflessione e creo una pozione di acqua ossigenata e ammoniaca, per sgrassare il legno e personalizzo il tutto con un poco di acetone da unghie, risultato , rischio di finire all’ospedale intossicato dai fumi…. Allora decido di non mischiare i prodotti e tento di usarli singolarmente, ma poi visti i risultati opto per carta a vetro e olio di gomito. Finito il tutto passo alla lucidatura con gli appositi oli, eseguo delle prove e decido di scurire leggermente il noce per esaltarne le venature, mi sono messo in testa di usare l’olio di noce, essendo il calcio di noce pensando che non esistesse miglior prodotto per ringiovanire la fibra, però non sono riuscito a trovarlo e non avendo olio di noce (ma esiste?? ) ho usato un prodotto Balsin per dare un poco di colore e poi vado di true oil Beretta, tutto entusiasta alla decima mano mi accorgo di maculature e ombre, unite ad effetti cromatici indesiderati , allora inizio a cercare di rimediare, alla fine ho risolto portando da un mio amico restauratore il tutto e implorando lo stesso di rimediare al’accrocchio, da par suo, ovviamente gratis e non contento gli ho chiesto di darmi delle ripetizioni su come dare la gommalacca. Ora trattandosi di un amico mi ha mandato direttamamente a ca..are ma spero di riavere calcio ed astina in settimana. Il problema nasce con lo zigrino, ma come si fa lo zigrino???!!! Ho comprato un punteruolo o lesina , ma diventa un lavoro improbo ripassare tutte le righe, e poi ovviamente ho sbagliato misura di punteruolo ( lesina) e ricomprane un altro ..……… per non parlare dei cacciaviti che ovviamente hanno un prezzo modello platino, tre cacciaviti euro 150 (AHAHAHAHA) allora mi sono rivolto alla rete e ho comprato negli USA un bellissimo set di 8 cacciaviti, con manico in legno, rigorosamente made in USA ma niente, praticamente inservibili sulle nostre care doppiette ,in compenso ho smontato due Winchester e d un Remington in un minuto. Ho iniziato una spasmodica ricerca e secondo i ben informati i cacciaviti devono essere fatti a mano partendo da cacciaviti di acciaio armonico, ma dove li compro dei cacciaviti di acciaio armonico ??? ho risolto dopo aver distrutto alla mola un set di bellissimi cacciaviti dell’obi portando la bascula dal mio amico armiere e pregando di ridurla ai minimi termini, confessando che sicuramente dovrà essere lui a rimontarla dopo la pulitura.
Ho immerso il tutto in una bacinella di petrolio per due giorni e poi vai di olio di gomito e compressore.
Il bello è che ho rischiato l’ennesima intossicazione cercando di levare la patina di ossido dalla bascula usando una miriade di prodotti tipo Sidol, incazz..to nero perché la patina persisteva ho preso il Dremel con spazzolina di rame e cospargendo la bascula di non so più quale prodotto ho iniziato l’azione meccanica e devo confessare che ora brilla come se fosse nuova, cosa che non volevo assolutamente, io volevo solo levare la patina non riportare a nuovo la bascula !!!! sulle canne ,di un bel colore profondo, ho passato una crema per carrozzieri e devo dire che sono venute belle, la patina del tempo è andata via ridonando alle stesse un colore si antico ma ripulito dalle impurità del tempo .
Molto presto le foto dell’opera finita e mi raccomando non siate avari nei consigli e nelle critiche, perchè ho già individuato il prossimo fucile da torturare !!!!!
A puro titolo di cronaca l’arma in questione è una “bellissima” anson Lorenzotti del 1959 (?) che non vedo l’ora di provare sui campi di caccia e tiro essendo conservata ancora in maniera accettabile almeno fino al mio presunto “restauro”……………..
Rinnovando i complimenti a Bruno per lo splendido lavoro un saluto e buona serata a tutti
Bernardo
expressboy ha scritto:Ciao a tutti complimenti a Bruno per l’opera realizzata, raramente si vede tanta maestria e passione nel lavoro, ma vi dirò di più leggendo e rileggendo, il nostro forum mi è venuta anche a me la voglia di cimentarmi in un restauro di una vecchia doppietta, proprio in questi giorni sto ultimando il mio primo lavoro.
Ora vi racconto com’è andata essendo quasi alla fine dell’opera……
All’inizio era il calcio; di un buon noce nazionale essendo una onesta doppietta degli anni ‘50/60 era ormai ridoto proprio male, con tracce di olio e, parecchio “coppale” , prima di attaccare a sverniciare ho passato un paio di giorni a decidere se finirlo ad olio oppure a gomma lacca, con l’impregnante, deciso per l’olio, avendo escluso a priori l’epossidico, mi lancio in una sverniciatura con sverniciatore e carta a vetro, e qui i primi graffi sul calcio….. mentre mi maledico per aver usato carta a vetro troppo grossa (180) mi prendo una pausa di riflessione e creo una pozione di acqua ossigenata e ammoniaca, per sgrassare il legno e personalizzo il tutto con un poco di acetone da unghie, risultato , rischio di finire all’ospedale intossicato dai fumi…. Allora decido di non mischiare i prodotti e tento di usarli singolarmente, ma poi visti i risultati opto per carta a vetro e olio di gomito. Finito il tutto passo alla lucidatura con gli appositi oli, eseguo delle prove e decido di scurire leggermente il noce per esaltarne le venature, mi sono messo in testa di usare l’olio di noce, essendo il calcio di noce pensando che non esistesse miglior prodotto per ringiovanire la fibra, però non sono riuscito a trovarlo e non avendo olio di noce (ma esiste?? ) ho usato un prodotto Balsin per dare un poco di colore e poi vado di true oil Beretta, tutto entusiasta alla decima mano mi accorgo di maculature e ombre, unite ad effetti cromatici indesiderati , allora inizio a cercare di rimediare, alla fine ho risolto portando da un mio amico restauratore il tutto e implorando lo stesso di rimediare al’accrocchio, da par suo, ovviamente gratis e non contento gli ho chiesto di darmi delle ripetizioni su come dare la gommalacca. Ora trattandosi di un amico mi ha mandato direttamamente a ca..are ma spero di riavere calcio ed astina in settimana. Il problema nasce con lo zigrino, ma come si fa lo zigrino???!!! Ho comprato un punteruolo o lesina , ma diventa un lavoro improbo ripassare tutte le righe, e poi ovviamente ho sbagliato misura di punteruolo ( lesina) e ricomprane un altro ..……… per non parlare dei cacciaviti che ovviamente hanno un prezzo modello platino, tre cacciaviti euro 150 (AHAHAHAHA) allora mi sono rivolto alla rete e ho comprato negli USA un bellissimo set di 8 cacciaviti, con manico in legno, rigorosamente made in USA ma niente, praticamente inservibili sulle nostre care doppiette ,in compenso ho smontato due Winchester e d un Remington in un minuto. Ho iniziato una spasmodica ricerca e secondo i ben informati i cacciaviti devono essere fatti a mano partendo da cacciaviti di acciaio armonico, ma dove li compro dei cacciaviti di acciaio armonico ??? ho risolto dopo aver distrutto alla mola un set di bellissimi cacciaviti dell’obi portando la bascula dal mio amico armiere e pregando di ridurla ai minimi termini, confessando che sicuramente dovrà essere lui a rimontarla dopo la pulitura.
Ho immerso il tutto in una bacinella di petrolio per due giorni e poi vai di olio di gomito e compressore.
Il bello è che ho rischiato l’ennesima intossicazione cercando di levare la patina di ossido dalla bascula usando una miriade di prodotti tipo Sidol, incazz..to nero perché la patina persisteva ho preso il Dremel con spazzolina di rame e cospargendo la bascula di non so più quale prodotto ho iniziato l’azione meccanica e devo confessare che ora brilla come se fosse nuova, cosa che non volevo assolutamente, io volevo solo levare la patina non riportare a nuovo la bascula !!!! sulle canne ,di un bel colore profondo, ho passato una crema per carrozzieri e devo dire che sono venute belle, la patina del tempo è andata via ridonando alle stesse un colore si antico ma ripulito dalle impurità del tempo .
Molto presto le foto dell’opera finita e mi raccomando non siate avari nei consigli e nelle critiche, perchè ho già individuato il prossimo fucile da torturare !!!!!
A puro titolo di cronaca l’arma in questione è una “bellissima” anson Lorenzotti del 1959 (?) che non vedo l’ora di provare sui campi di caccia e tiro essendo conservata ancora in maniera accettabile almeno fino al mio presunto “restauro”……………..
Rinnovando i complimenti a Bruno per lo splendido lavoro un saluto e buona serata a tutti
Bernardo