La prima fase, quando si inizia un lavoro di restauro, è quella dello smontaggio delle parti dell'arma. Nel caso dei fucili, le parti in legno devono essere disaccoppiate dai 'ferri', e non sempre tutto procede liscio come si vorrebbe.
La salvaguardia degli spacchi delle viti è il primo impegno che deve assumere un restauratore, utilizzando adeguati attrezzi.
Un cacciavite più largo o più piccolo del taglio della vite la rovina, come anche lo spessore dello spacco.
Ho imparato alla Beretta, 35 anni fa al reparto SO, come ricavare i cacciaviti dalle lime per avere i tagli sottilissimi.
Un inconveniente, purtroppo, ricorrente nelle armi vecchie e mai smontate è quello del blocco delle viti del sottoguardia (ponticello) nel legno a causa della ruggine.
Di seguito una foto di oggi durante lo smontaggio di una doppietta, la testa di una vite si è rotta ed andrà rimosso il moncone.
Vedremo in seguito con quale procedura sarà effettuato questo lavoro.