da Benedetto Sorino » dom 1 apr 2012, 19:51
Perdonate il ritardo il tempo non basta mai, continuiamo la disquisizione su questo sovrapposto.
Sicuramente il fucile di cui vi sto parlando non è un pezzo da collezione ne può essere menzionato come arma di pregio, le foto parano da sole...
Quello che volevo mettere in discussone e l'idea progettuale, che a mio avviso è di una semplicità e razionalità disarmante.
Anche se, chi lo ha pensato non ha tenuto conto di alcuni, semplici piccoli, accorgimenti; che se fossero stati adottati avrebbero fatto, forse, la fortuna di un così modesto fucile.
Tengo a precisare che l'azienda che ha realizzato quest'arma è ancora in vita è produce, anche se in modeste quantità.
Il mio parere in ambito di progetto, di qualsiasi azione meccanica, deve avere due peculiarità: semplicità e funzionalità e questo fucile le possiede entrambe.
Sono d’accordo con Endrus che forse avendo il fucile tra le mani si capirebbe meglio e si potrebbero dedurre opinioni più precise.
Riguardo le condizioni delle parti meccaniche, compreso il selettore della sicura, si deduce che il fucile è stato martoriato da qualche calzolaio nei tempi che furono; le molle hanno lavorato parecchio e lo si evince dalla loro torsione e dall’assenza di un guida molla, per quanto riguarda il resto non vi sono parole.
Su questo non vi è da discutere; vi è da discutere, secondo il mio modesto parere, sull’idea di un meccanismo semplice e funzionale.
Dalle foto, forse, non si evince il funzionamento della meccanica, lo spiego in breve con un disegno di un sola linea di scatto che sarà più esplicativo di una mia articolata spiegazione.
Ora ditemi quanti tipi di sovrapposti sono così semplici nella geometria della meccanica: non esistono catene complesse di scatto, non vi sono congegni complicati d’armamento, e tutto racchiuso in modo liniare e compatto all’interno del petto di bascula con solo 5 elementi, per ogni batteria, che interagiscono razionalmente tra essi.
- Allegati
-
-