Ripassare vecchie zigrinature sul calcio

[Giovarica]

par chi non è del mestiere ripassare le vecchie e usurate zigrinature è una bella sfida.

Io personalmente, per facilitare il lavoro uso una di quelle belle lenti d' ingrandimento circolari con annessa lampada integrata.
Ho procurato inoltre quelche raschietto specifico e piano piano ci sto provando.
La prima passata con un raschietto fine solo per ritracciare i vecchi solchi; poi passo al raschietto medio con angolo da 60° e faccio un paio di passate in entrambe le rdirezioni. Concludo con una doppia finitura fine, sempre in entrambe le direzioni. Il problema si presenta in modo particolare sulle aree ove le vecchie solcature consumate non si evidenziano più: il rischio è di non riprendere la geometria originale e quindi pasticciare gli zigrini in modo irreversibile.

Qualche consiglio?

Giovanni

[mario pinna]

Ciao Giovanni,
per quanto mi riguarda non mi sono mai preoccupato di ricostruire la zigrinatura ma semplicemente ravvivare quella esistente anche se consumata o quasi, perché l'usura può essere valorizzata. Per spiegarmi meglio preferisco una persona attempata, con tutti i suoi segni e ben curata ad una siliconata. Il mio metodo è molto semplice, uso una spazzola d'acciaio nuova, con setole dritte e dopo aver lasciato agire lo sverniciatore pettino la superficie seguendo le linee. La spazzola va tenuta inclinata in avanti perché deve trascinare il materiale da asportare. Non usarla per spingere nella maniera normale perché lascia i segni. Dopo che l'impregnante si è asciugato, una leggera carteggiata superficiale con grana fine ed è pronto per due mani di vernice bi-componente satinata trasparente. Sarà un pezzo d'arredamento.
Cordiali saluti m.p.

[Giovarica]

Grazie mille Mario,

ripassare gli zigrini è un lavoro rilassante che faccio volentieri ascoltando un po di musica. Ora che ho terminato inizio il trattamento a olio di Tung che andrà avanti quasi un mese. Prevedo circa venti passate con intervalli di uno/due giorni e periodiche liscidature con paglia di ferro finissima. L' olio di Tung non ha per nulla un profumo gradevole e pertanto lo miscelo con un po di lemonene. Alla fin fine l' aspetto finale di questo trattameto mi piace perchè lascia la superfice del legno con una finitura leggermente satinata dall' aspetto naturale.

Saluti,

Giovanni

[mario pinna]

Ho capito Giovà, si parla di altra finezza..... io sono un po grezzo e vado con la poliuretanica, molto resistente ai graffi inevitabili nella caccia in battuta e se distribuita in forma leggera senza troppo spessore assomiglia un po al trattamento con olio. Comunque l'utilizzo della spazzola d'acciaio aiuta se usata nel modo che indico, cioè inclinata in avanti. Piuttosto, ho dimenticato di dire che le parti non interessate alla zigrinatura le proteggo con carta gommata. Magari può essere utile a chi si accontenta di una semplice rinfrescata.
Cordiali saluti m.p.

[Giovarica]

In effetti il trattamento a olio non offre una elevata resistenza meccanica contro graffi, urti ecc. Diciamo che prevale l' aspetto estetico. Comunque l' olio di Tung garantisce una buona protezione al legno. I cinesi, prima dell' introduzione di vernici chimiche, lo impiegavano per impermeabilizzare le imbarcazioni in legno e se non sbaglio i calci dei garand US della 2° GM erano trattati a tung.

Queste foto allegate sono il primo calcio che ho trattato a tung:

[mario pinna]

Senza dubbio è molto bello ma può andar bene su ex ordinanze o fucili da tiro.... per certi usi è tempo perso. Inoltre la prima mano di poliuretanica, carteggiata finemente funge anche da tura pori spianando i forellini, la seconda ravviva il legno e lo protegge senza alterarlo, se non si esagera con lo spessore.
Comunque complimenti per il bel lavoro e la (tanta) pazienza.
Cordiali saluti m.p.