Utilizzo del brunitoio.

Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda fogman79 » mer 11 nov 2015, 10:44

Buongiorno a tutti!

Come anticipato in presentazione (http://forum.biscusoarmitalia.com/viewtopic.php?f=5&t=1623&p=8021#p8021), mi appassiona "restaurare" (termine blasfemo detto da me qui dentro!) le armi che acquisisco (sempre vecchie e quasi esclusivamente ex ordinanza, siano esse lunghe, corte o bianche).
Per rimuovere l'ossido o ruggine, come la chiamo volgarmente ed un pò impropriamente io, ho sempre utilizzato lana d'acciaio 0000 e spazzolino di ottone a setole fini, ben unte di gasolio in cui mettevo più o meno preventivamente a bagno i ferri. Il risultato però non mi ha mai pienamente soddisfatto perché, per poter rimuovere totalmente l'ossido, specialmente dalle camole, occorre insistere con lo spazzolino d'ottone. Di conseguenza, pur volendo essere delicati, la brunitura li attorno si sciupa, in maniera direttamente proporzionale a quanto si strofina. Sul tipo di armi da me collezionato questo ovviamente è un problema particolarmente sentito, visto che è impensabile ribrunire o anche solo ritoccare la brunitura, pena l'azzeramento del valore collezionistico dell'arma.
Mi sono messo quindi alla ricerca in rete di una tecnica che mi permettesse di evitare questo problema, imbattendomi nell'articolo su Armi e Tiro del buon Maestro Bruno, dove si menziona il restauro con la tecnica del brunitoio.
Che dire, il risultato sulla pepperbox è stupefacente! Pur ben cosciente che l'esito è dovuto più alla maestria dell'esecutore che alla tecnica in se, ho deciso che voglio provarla! Pazienza e voglia di fare/imparare non mi mancano; "cadaveri" su cui fare esperimenti nemmeno (visto che nuove tecniche le sperimento sempre, prima di usarle su armi ancora "vive").

Per prima cosa però dovrei capire quale brunitoio acquistare. Purtroppo dovrò rivolgermi ad interne,t perché nella mia zona ho cercato dappertutto ma mi hanno guardato come se parlassi marziano!

Nella foto sull'articolo credo di aver identificato il brunitoio (l'ho cerchiato in rosso), o mi sbaglio?
Immagine

Immagino che debba avere una punta abbastanza pronunciata per entrare nelle piccole camole.
Ad esempio questo?
Immagine

O questi ma mi sembrano poco "appuntiti"...
Immagine

Oppure...
Immagine

Mentre questo da falegname (a differenza dei precedenti che li definiscono da oreficeria) per l'affilatura delle rasiere, immagino non vada bene...
Immagine

L'olio speciale in cosa consiste?

Spero in un illuminazione del Maestro Bruno, cui mi piacerebbe sottoporre l'esperimento su un "cadavere" (si lo so, detto così è un pò macabro! :shock: ). Ovviamente nel limite del dicibile, senza pretesa di apprendere segreti di bottega, giustamente da custodire gelosamente! :)
fogman79
 
Messaggi: 13
Iscritto il: lun 9 nov 2015, 18:02
età: 36
prov.: Tr

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » gio 12 nov 2015, 22:38

fogman79 ha scritto:Buongiorno a tutti!

Come anticipato in presentazione (http://forum.biscusoarmitalia.com/viewtopic.php?f=5&t=1623&p=8021#p8021), mi appassiona "restaurare" (termine blasfemo detto da me qui dentro!) le armi che acquisisco (sempre vecchie e quasi esclusivamente ex ordinanza, siano esse lunghe, corte o bianche).
Per rimuovere l'ossido o ruggine, come la chiamo volgarmente ed un pò impropriamente io, ho sempre utilizzato lana d'acciaio 0000 e spazzolino di ottone a setole fini, ben unte di gasolio in cui mettevo più o meno preventivamente a bagno i ferri. Il risultato però non mi ha mai pienamente soddisfatto perché, per poter rimuovere totalmente l'ossido, specialmente dalle camole, occorre insistere con lo spazzolino d'ottone. Di conseguenza, pur volendo essere delicati, la brunitura li attorno si sciupa, in maniera direttamente proporzionale a quanto si strofina. Sul tipo di armi da me collezionato questo ovviamente è un problema particolarmente sentito, visto che è impensabile ribrunire o anche solo ritoccare la brunitura, pena l'azzeramento del valore collezionistico dell'arma.
Mi sono messo quindi alla ricerca in rete di una tecnica che mi permettesse di evitare questo problema, imbattendomi nell'articolo su Armi e Tiro del buon Maestro Bruno, dove si menziona il restauro con la tecnica del brunitoio.
Che dire, il risultato sulla pepperbox è stupefacente! Pur ben cosciente che l'esito è dovuto più alla maestria dell'esecutore che alla tecnica in se, ho deciso che voglio provarla! Pazienza e voglia di fare/imparare non mi mancano; "cadaveri" su cui fare esperimenti nemmeno (visto che nuove tecniche le sperimento sempre, prima di usarle su armi ancora "vive").


Per prima cosa però dovrei capire quale brunitoio acquistare. Purtroppo dovrò rivolgermi ad interne,t perché nella mia zona ho cercato dappertutto ma mi hanno guardato come se parlassi marziano!

Nella foto sull'articolo credo di aver identificato il brunitoio (l'ho cerchiato in rosso), o mi sbaglio?
Immagine

Immagino che debba avere una punta abbastanza pronunciata per entrare nelle piccole camole.
Ad esempio questo?
Immagine

O questi ma mi sembrano poco "appuntiti"...
Immagine

Oppure...
Immagine

Mentre questo da falegname (a differenza dei precedenti che li definiscono da oreficeria) per l'affilatura delle rasiere, immagino non vada bene...
Immagine

L'olio speciale in cosa consiste?

Spero in un illuminazione del Maestro Bruno, cui mi piacerebbe sottoporre l'esperimento su un "cadavere" (si lo so, detto così è un pò macabro! :shock: ). Ovviamente nel limite del dicibile, senza pretesa di apprendere segreti di bottega, giustamente da custodire gelosamente! :)

Dai l'aspetto di un allievo ben determinato e pronto ad apprendere senza riserve.
Ciò mi rincuora in quanto non vedrei i miei, eventualmente, utili consigli sparsi al vento del campo dove si coltiva di tutto.
Torniamo a noi...
Il brunitoio non è presente fra gli attrezzi illustrati nella fotografia pubblicata da Armi e Tiro, questo strumento 'segreto' assolve solo ad alcune operazioni di pulitura e rimozione delle 'croste' dell'ossidazione.
La funzione del 'brunitoio', a quanto ricordo per trasmissione delle metodiche, era quello di sfregamento della superfice in acciaio in modo da passivarla per renderla inattaccabile dagli agenti atmosferici.
Che ciò sia vero può essere verificato solo sperimentando questa tecnica.
Questo attrezzo aveva anche una seconda funzione, cioè, quella di rimuovere le croste dell'ossido formatosi sulle superfici delle nostre armi.
Da quanto ho riportato potrebbe vedersi una soluzione alle tue richieste.
Comunque, inserisci le foto dei tuoi 'estinti' che cominciamo a lavorare.
Cordialità
Bruno
"la Libertà è reale dove è possibile esprimersi senza censure, chiunque dovesse impedirla o porre limiti al pensiero altrui commette un delitto di estrema gravità. L'autoritarismo e le dittature non consentono il propagarsi delle idee e degli scritti." BBG
Avatar utente
Bruno Biscuso
Moderatore
 
Messaggi: 2350
Iscritto il: sab 14 gen 2012, 22:47
Località: SALENTO - Terra del Sole e degli Ulivi N. 40°23' E. 018° 18'
età: 64
prov.: LE

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda fogman79 » gio 12 nov 2015, 23:03

Grazie Maestro Bruno! :)
Domani sera provvederò a fotografare un pezzo di cadavere su cui sperimentare! Il problema però è che non ho il brunitoio perché non so quale comprare!
Intanto ieri sera sono riuscito a ritagliarmi il tempo di sperimentare la tecnica della forca, appresa sempre da te! Fantastica! È riuscita a vincere la resistenza delle due viti del gruppo ponticello/scatola caricatore di un rottame di Steyr M95, su cui ogni altro tentativo era stato vano. Adesso devo affinarla, soprattutto in ambito creazione cacciavite adatto!
fogman79
 
Messaggi: 13
Iscritto il: lun 9 nov 2015, 18:02
età: 36
prov.: Tr

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » gio 12 nov 2015, 23:24

fogman79 ha scritto:Grazie Maestro Bruno! :)
Domani sera provvederò a fotografare un pezzo di cadavere su cui sperimentare! Il problema però è che non ho il brunitoio perché non so quale comprare!
Intanto ieri sera sono riuscito a ritagliarmi il tempo di sperimentare la tecnica della forca, appresa sempre da te! Fantastica! È riuscita a vincere la resistenza delle due viti del gruppo ponticello/scatola caricatore di un rottame di Steyr M95, su cui ogni altro tentativo era stato vano. Adesso devo affinarla, soprattutto in ambito creazione cacciavite adatto!

Rammenta di instillare copiosamente 'svitoil' prima dell'azione sulla 'forca'.
Altra cosa utile è quella di picchettare le viti da smuovere con martelletto per 'rompere' la continuità meccanica delle parti.
Ogni vite deve avere il suo attrezzo, pertanto, dotati di molatriche per creare gli attrezzi per ogni operazione di svitaggio, questi devono riempire perfettamento lo spacco in modo da azionare una forza piena sulla vite, altrimenti sbava.
Cordialità
Bruno
"la Libertà è reale dove è possibile esprimersi senza censure, chiunque dovesse impedirla o porre limiti al pensiero altrui commette un delitto di estrema gravità. L'autoritarismo e le dittature non consentono il propagarsi delle idee e degli scritti." BBG
Avatar utente
Bruno Biscuso
Moderatore
 
Messaggi: 2350
Iscritto il: sab 14 gen 2012, 22:47
Località: SALENTO - Terra del Sole e degli Ulivi N. 40°23' E. 018° 18'
età: 64
prov.: LE

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda fogman79 » sab 14 nov 2015, 20:45

Eccomi!
Maestro Bruno grazie dei preziosi consigli!
Al posto della molatrice ho dovuto optare per qualcosa di meno ingombrante, perché purtroppo lo spazio è poco. Percui ho preso una mola da trapano, per il quale mi sono creato un supporto per la morsa. Qualche settimana fa, ci ho fatto il cacciavite a taglio con lo spacco al centro, per lo smontaggio delle guancette della baionetta mod. 1907 per l'Enfield no 1 mk3*.
Devo affinare decisamente la tecnica però! La precisione lascia alquanto a desiderare nonostante le 2 ore impiegate!


Ecco invece come promesso, le foto di un pezzo di rottame su cui sperimentare.
Tra la ruggine è ancora presente brunitura, ma con lo spazzolino d'ottone dovrei insistere al punto che verrebbe intaccata.
Vorrei provare a mascherare metà pezzo e trattarlo con lo spazzolino d'ottone e lavorare poi sull'altra metà con il brunitoio per vedere la differenza.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
fogman79
 
Messaggi: 13
Iscritto il: lun 9 nov 2015, 18:02
età: 36
prov.: Tr

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » sab 14 nov 2015, 22:50

fogman79 ha scritto:Eccomi!
Maestro Bruno grazie dei preziosi consigli!
Al posto della molatrice ho dovuto optare per qualcosa di meno ingombrante, perché purtroppo lo spazio è poco. Percui ho preso una mola da trapano, per il quale mi sono creato un supporto per la morsa. Qualche settimana fa, ci ho fatto il cacciavite a taglio con lo spacco al centro, per lo smontaggio delle guancette della baionetta mod. 1907 per l'Enfield no 1 mk3*.
Devo affinare decisamente la tecnica però! La precisione lascia alquanto a desiderare nonostante le 2 ore impiegate!


Ecco invece come promesso, le foto di un pezzo di rottame su cui sperimentare.
Tra la ruggine è ancora presente brunitura, ma con lo spazzolino d'ottone dovrei insistere al punto che verrebbe intaccata.
Vorrei provare a mascherare metà pezzo e trattarlo con lo spazzolino d'ottone e lavorare poi sull'altra metà con il brunitoio per vedere la differenza.

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Le condizioni del ponticello nella foto denotano un deterioramento del metallo non più recuperabile.
E' inutile tentare di recuperarte superfici completamente corrose, quì l'unica soluzione può essere quella di rimettere a nuovo i pezzi eliminando il più possibile le tracce di corrosione.
Qualora i punti danneggiati siano pochi rispetto ad una superfice in buone condizioni di brunitura è fattibile intervenire con varie tecniche per ottenere un restauro compatibile, anche col brunitoio, ma ciò non è fattibile come nel caso del ponticello raffigurato.
Cordialità
Bruno
"la Libertà è reale dove è possibile esprimersi senza censure, chiunque dovesse impedirla o porre limiti al pensiero altrui commette un delitto di estrema gravità. L'autoritarismo e le dittature non consentono il propagarsi delle idee e degli scritti." BBG
Avatar utente
Bruno Biscuso
Moderatore
 
Messaggi: 2350
Iscritto il: sab 14 gen 2012, 22:47
Località: SALENTO - Terra del Sole e degli Ulivi N. 40°23' E. 018° 18'
età: 64
prov.: LE

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda fogman79 » dom 15 nov 2015, 10:04

Più tardi allora posterò le foto di un pezzo in condizioni meno critiche!
fogman79
 
Messaggi: 13
Iscritto il: lun 9 nov 2015, 18:02
età: 36
prov.: Tr

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda fogman79 » dom 15 nov 2015, 21:49

Eccole. Mi sembra in condizioni abbastanza simili alla famosa pepperbox. Meglio di questo per adesso non ho, anche perché sennò non sarebbe tra i rottami! ;)

Immagine

Immagine

Immagine
fogman79
 
Messaggi: 13
Iscritto il: lun 9 nov 2015, 18:02
età: 36
prov.: Tr

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » ven 20 nov 2015, 9:04

Recupero di una Beretta mod. 34 disastrata
Foto delle fasi iniziali del trattamento.
Allegati
20151118_110640_resized_1.jpg
20151118_110838_resized.jpg
20151118_122107_resized.jpg
20151118_122707_resized.jpg
20151118_122951_resized.jpg
Cordialità
Bruno
"la Libertà è reale dove è possibile esprimersi senza censure, chiunque dovesse impedirla o porre limiti al pensiero altrui commette un delitto di estrema gravità. L'autoritarismo e le dittature non consentono il propagarsi delle idee e degli scritti." BBG
Avatar utente
Bruno Biscuso
Moderatore
 
Messaggi: 2350
Iscritto il: sab 14 gen 2012, 22:47
Località: SALENTO - Terra del Sole e degli Ulivi N. 40°23' E. 018° 18'
età: 64
prov.: LE

Re: Utilizzo del brunitoio.

Messaggio da leggereda fogman79 » ven 20 nov 2015, 19:40

Maestro Bruno, presuppongo che le parti colore rosso mattone siano in fase di trattamento. Olio e brunitoio?
:)
fogman79
 
Messaggi: 13
Iscritto il: lun 9 nov 2015, 18:02
età: 36
prov.: Tr

Prossimo

Torna a RESTAURI, MECCANICA, ANALISI TECNICHE, DISATTIVAZIONE



Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti