Identificazione doppietta Bernardelli a cani esterni

Identificazione doppietta Bernardelli a cani esterni

Messaggio da leggereda Giovarica » mar 24 apr 2018, 12:09

Buon giorno e grazie per avermi accolto in questo FORUM,

ho appena acquistato per una modica somma di denaro una vecchia doppietta Bernardelli a cani esterni che non intendo utilizzare ma solo restaurare per bene. Non sono un esperto ed un proffessionista del settore, pertanto mi occuperò solo degli aspetti estetici senza ovviamente intervenire su meccaniche, canne o altro.
La doppietta in questione si presenta meccanicamente perfetta senza evidenti segni di trattamento con scarsa cura e devo solo procedere ad una accurata pulizia e ritrattamento dei legni.

Ad un primo esame delle punzonature presenti sulle canne ho notato alcune stranezze che mi piacerebbe chiarire e per le quali chiedo il vostro supporto.

- il modello riportato sulla bindella recita" DIANA", mi pare sia stato poco diffuso in quanto sul mercato dell' usato è quasi introvabile.
- la doppietta è un calibro 12, ma la relativa punzonatura sui piani di B. è C16. Un errore?
- Le canne hanno uguale pari strozzatura: foratura 18,4 e strozzatura 17,0; quindi molto "chiuse": per quale tipo di uso potrebbe essere stata concepita? Ho letto che negli US fucili con tali strozzature vendono impiegati per la caccia al tacchino selvatico e per l' appunto vengono chiamate TURKEY CHOKES;
- la matricola dell' arma è alquanto bassa: 4 cifre "9xxx" , non sono riportati altri dati. Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi ad individuare piu o meno il periodo di costruzione?
- la brunitura (forse non quella originale) è veramente bella: color cioccolato scuro, leggermente satinata ed è veramente resistente! Potrebbe essere una brunitura "acida" di quelle che non si usa più comunemente fare?
- le canne sono internamente cromate ed in ottimo stato. Solo le camere di cartuccia alla fine riportano una evidente corrosione non profonda (cromatura erosa) di forma circolare. Secondo voi sarebbe meglio lasciare tutto cosi? Oppure farle ricromare? (l' arma non verrà mai riutilizzata a caccia o altro);
- il peso reale delle canne è circa 80 gr più basso di quello punzonato. Questo fa capire che qualche intervento lo hanno già subito?
- Per ora ho ripulito la bascula dallo strato di ossido e lubrificanti cristallizzati. Le incisioni risultano essere ancora ben conservate. La testa del cane incisa è riportata in rilievo anche sul calciolo in bachelite nera.

Allego alcune foto.

Grazie mille per la collaborazione.

Giovanni
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Re: Identificazione doppietta Bernardelli a cani esterni

Messaggio da leggereda mario pinna » mar 24 apr 2018, 20:19

Ciao Giovarica, benvenuto
Effettivamente la strozzatura è esagerata si direbbe 14 decimi, ma potresti accertarti col calibro per verificare se manca qualche porzione delle canne con l'intento di ridurla. La scritta PSF ed anche FINITO sovrastata da una corona, il BNP di Gardone V.T. l'ha adottata dal 1923, anno inizio attività al 1950. Fino al 1940 metteva mese e anno, poi anno a quattro cifre fino al 1953 e successivamente numeri romani e le attuali lettere che conosciamo, quindi da questa ricerca presumo che 431 significhi aprile 1931. I dati di diametro e lunghezza camera sono giusti, anzi un po strettina 20,3, il calibro lo trovo strano anch'io, poi dentro un rombo mi sembra sia un metodo del Banco di Liegi ma devo accertarmi meglio, vedremo più avanti di risolvere l'enigma, il maestro Bruno saprà dirci di più.
Cordiali saluti m.p.
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Re: Identificazione doppietta Bernardelli a cani esterni

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » sab 28 apr 2018, 8:18

Giovarica ha scritto:Buon giorno e grazie per avermi accolto in questo FORUM,

ho appena acquistato per una modica somma di denaro una vecchia doppietta Bernardelli a cani esterni che non intendo utilizzare ma solo restaurare per bene. Non sono un esperto ed un proffessionista del settore, pertanto mi occuperò solo degli aspetti estetici senza ovviamente intervenire su meccaniche, canne o altro.
La doppietta in questione si presenta meccanicamente perfetta senza evidenti segni di trattamento con scarsa cura e devo solo procedere ad una accurata pulizia e ritrattamento dei legni.

Ad un primo esame delle punzonature presenti sulle canne ho notato alcune stranezze che mi piacerebbe chiarire e per le quali chiedo il vostro supporto.

- il modello riportato sulla bindella recita" DIANA", mi pare sia stato poco diffuso in quanto sul mercato dell' usato è quasi introvabile.
- la doppietta è un calibro 12, ma la relativa punzonatura sui piani di B. è C16. Un errore?
- Le canne hanno uguale pari strozzatura: foratura 18,4 e strozzatura 17,0; quindi molto "chiuse": per quale tipo di uso potrebbe essere stata concepita? Ho letto che negli US fucili con tali strozzature vendono impiegati per la caccia al tacchino selvatico e per l' appunto vengono chiamate TURKEY CHOKES;
- la matricola dell' arma è alquanto bassa: 4 cifre "9xxx" , non sono riportati altri dati. Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi ad individuare piu o meno il periodo di costruzione?
- la brunitura (forse non quella originale) è veramente bella: color cioccolato scuro, leggermente satinata ed è veramente resistente! Potrebbe essere una brunitura "acida" di quelle che non si usa più comunemente fare?
- le canne sono internamente cromate ed in ottimo stato. Solo le camere di cartuccia alla fine riportano una evidente corrosione non profonda (cromatura erosa) di forma circolare. Secondo voi sarebbe meglio lasciare tutto cosi? Oppure farle ricromare? (l' arma non verrà mai riutilizzata a caccia o altro);
- il peso reale delle canne è circa 80 gr più basso di quello punzonato. Questo fa capire che qualche intervento lo hanno già subito?
- Per ora ho ripulito la bascula dallo strato di ossido e lubrificanti cristallizzati. Le incisioni risultano essere ancora ben conservate. La testa del cane incisa è riportata in rilievo anche sul calciolo in bachelite nera.

Allego alcune foto.

Grazie mille per la collaborazione.

Giovanni

Risulta evidente che la doppietta è stata rimessa a nuovo e la datazione del 1931 citata da Mario è più che probabile.
Le canne all'epoca non erano cromate quindi questa operazione è stata effettuata in fase di 'restauro'.
Non hai citato alcuni dati importanti, come la lunghezza delle canne, la tipologia dei cani, per valutare se il fucile era di serie oppure fatto per il tiro a piccione.
In effetti le Bernardelli "Diana" non sono state molto diffuse, si confrontavano con le Beretta della stessa epoca usate per il tiro.
Si intravede l'interno della piastra dove monta una molla a lamina per il cane del tipo ad 'occhio'.
Magari, una carrellata di foto possono aiutarci.

--------------

Il link della doppietta Beretta con la quale si condrontava all'epoca: finitura eccellente, canne 'acciaio Excelsior':
viewtopic.php?f=73&t=393
Cordialità
Bruno
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Re: Identificazione doppietta Bernardelli a cani esterni

Messaggio da leggereda mario pinna » sab 28 apr 2018, 10:16

Vorrei anche aggiungere che noi diamo tutto per scontato senza considerare che, come in tutte le categorie, anche al Banco ci saranno state persone meno attente ed una volta fatto l'errore non si poteva certo molare, riferendomi alla scritta cal.16.
L'operato del nostro BNP è scritto nella loro storia e su tante fonti autorevoli dove si legge che le date di prova sono state punzonate prima con numeri arabi, poi romani, poi romani e arabi e attualmente con delle lettere, però a dire il vero, nel periodo prima del 1954 non erano costanti e l'unico riferimento in questo caso risulta la corona di quell'epoca, successivamente sostituita dalla stella nella ruota dentata.
Per giungere alla suddetta datazione ho anche considerato la posizione del numero 4 leggermente distante dal 31 come ad indicare il breve accenno ad uno spazio, ma non escludo che sia la porzione di un altro riferimento.
Per maggior approfondimento che ad alcuni potrebbe interessare, i numeri arabi sono quelli che noi usiamo attualmente, il misto romano-arabo c'è stato nel 1971 con XX7; nel 72 con XX8 e nel 73 con XX9.
Cordiali saluti.
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Re: Identificazione doppietta Bernardelli a cani esterni

Messaggio da leggereda Giovarica » sab 28 apr 2018, 11:12

Signor Mario e Signor Bruno,

grazie mille per il vostro interessamento e le informazioni che mi date. Leggo e scopro molto volentieri le informazioni relarive a questo fucile. I generale se acquisto un' arma mi piace fare qualche approfondimento storico e tecnico a riguardo.

Relativamente alle canne è evidente che sono state nel tempo riviste in quanto hanno un aspetto veramente ottimo e anche nella migliore delle ipotesi non possono essersi conservate cosi bene dal 1931. La lunghezza è esattamente 70 cm e l' interno cromato risulta essere molto buono lungo l' anima (solo piccolissimi segni) ma verso la camera di cartuccia la situazione non è buona. La cromatura è stata corrosa in modo evidente: allego una foto che forse rende l' idea. Peccato perchè chiusure e batterie sembrano veramente messe bene.

Relativamente al numero punzonato 431 è riportato su vari componenti del fucile: cani, batteria, e persino sulla parte interna di astina e calcio.

Ho terminato la pulizia della meccanica ed ho dato una sistematina al vivo di volata con una piccola brasatura a stagno; ora mi appresto a sistemare calcio e astina.

Allego alcune ulteriori.

Grazie mille,

Giovanni
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