Ieri ho preparato il cinghiale per gli amici, con piccole varianti che ora rappresenterò riportando l'intera procedura.
Dopo aver fatto scongelare il blocco di carne per un'intera notte, al mattino l'ho riposta in una coppa sotto l'acqua corrente e dotato di taliere al fianco del lavello ho iniziato a tagliarla in piccoli pezzi di cm. 3x3.
La dimensione è importante in quanto i pezzettini riescono a cedere meglio i cattivi odori della carne.
In altro contenitore ho tagliato un limone fresco a pezzettoni (senza schiacciarlo) e due gambi di sedano con relative foglie, oltre rosmarino fresco, dove ho immerso i pezzetti di carne di cinghiale con acqua fino a coprire e successivamente chiuso con pellicola e riposto in frigo per almeno 4 ore.
Trascorso il tempo utile per la marinatura, ho preparato in tegame antiaderente, olio, sedano e cipolla tritati piccoli addizionati di uno spicchio d'aglio schiacciato e con fuoco lento, almeno 15 minuti si è dorato la cipolla e tramortito il sedano, dove ho aggiunto sale e polvere per arrosti oltre due peperoncini.
In altra padella antiaderente ho messo sul fuoco i pezzetti di carne senza nulla, per fargli tirare fuori l'acqua, ed avendo l'accortezza di far 'scolare' subito il 'brodo' nel lavello aiutandomi con un coperchio di pentola. Dopo aver fatto questa manovra per tre volte, dalla carne non usciva più acqua, ed ho versato il tutto nell'altra padella dove avevo 'dorato' cipolla e sedano (tolto l'aqglio), facendo rosolare con fuoco medio (non 'tirare' la carne col vino).
Addizionare con poca passata di pomodori pelati frullati e lasciare cuocere per un ora. Dopodiché aggiungere man mano altra passata di pomodoro con un pò d'acqua un gambo di sedano e due foglie di alloro e rametto di rosmarino fresco lasciando cuocere per un altra ora a fuoco basso e coperto.
Si otterrà un sugo denso, olioso e profumato pronto per condire le pappardelle che dovranno essere scolate al dente e mantecate col sugo un pò alleggerito con l'acqua della pasta.
Servite in tavola la pasta lasciandola abbastanza scivolosa cospargendola di un buon parmiggiano e coprite con abbondanza di sugo e quanche pezzetto di cinghiale.
Questa ricetta è frutto ed elaborazione di altre nelle quali ho riscontrato clamorose pecche e racchiude tecnicamente il miglior livello di preparazione per la carne di selvatici che normalmente sono dotati di cattivi odori "tanfu de riestu", spesso non graditi dai commensali.
Gli esiti degli assaggiatori di questa ricetta, tutti accreditati come 'palati fini' hanno dichiarato complimentandosi come: "sublime".
Nella prossima vita vorrei fare lo Chef...