Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Una carrellata di Armi Fini da analizzare per poter disquisire sulla validità della Tecnica e dell'Arte.

Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda JK6 » mer 18 gen 2012, 22:14

Picus Viridis ha scritto:Sono riuscito a trovare, in rete, alcune immagini ravvicinate di una “Doll's Head” di WR (se ne può meglio notare la perfezione sottolineata dall'amico Jk6).
Durante la mia ricerca, ho avuto inoltre l'occasione di ricordare che tempo fa avevo letto questa era una delle armi preferite ed usate nelle sua cacce dal “Papa” Ernest Hemingway...
Addirittura ho trovato in rete alcune immagini di un sito che parla dei fucili del grande scrittore...


Picus, questa è una bellissima arma se la guardi dall'alto (come da foto), ma se la vedi di profilo la bascula è molto "squadrata"...assomiglia molto alla W.& S. , l'avrei preferita, almeno, con la bascula a "parentesi graffa" tipo la Drop lock. Convieni?
Pippo
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Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda Picus Viridis » mer 18 gen 2012, 23:11

La DropLock a parentesi graffa ha una linea, a mio parere, a dir poco sublime !!!
Inoltre credo che tale accorgimento fosse stato pensato per aumentare la superficie di contatto tra il calcio e la bascula, altro caso di forma e funzione tanto caro al nostro Peuceta...
In effetti la WR di Ernest ha una linea meno affascinante di quella con la graffa rovesciata, però anch'essa ha un suo fascino comunque irresistibile... n'est pas??

Gaetano: i seni piccoli possono piacere di meno (nelle donne), ma credo che anche questa caratteristica, oltre alla chiave di apertura che si presenta invece larga ed all'apparenza sproporzionata (e che, all'atto dell'apertura, addirittura arretra dalla sua sede), contribuiscano al fascino unico e particolare della droplock...

fascino del quale faceva menzione l'amico Peu; come una donna affascinante: impossibile resistere...

La testa di bambola a sezione tronco-conica?? Perfezione unica ed irripetibile, per i miei gusti...
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Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda Picus Viridis » mer 18 gen 2012, 23:30

Ecco un'altra immagine carpita dalla rete dove si nota bene l'inusuale, sproporzionata, intrigante, chiave di apertura della droplock: unica...
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Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda Gaetano2007 » gio 19 gen 2012, 7:43

Gaetano: i seni piccoli possono piacere di meno (nelle donne), ma credo che anche questa caratteristica, oltre alla chiave di apertura che si presenta invece larga ed all'apparenza sproporzionata (e che, all'atto dell'apertura, addirittura arretra dalla sua sede), contribuiscano al fascino unico e particolare della droplock...
Picus non ho mai visto il fucile di presenza ma solo per foto ..... per il piacere di parlare di queste armi, di rifletterci intorno troviamo quei peli nell'uovo ..... ma come mi ha insegnato un tizio bisogna guardare il tuttto nell'insieme nel contesto del pezzo.
Quella chiave presa a se stante (sempre vista in foto) non è proprio il massimo anzi.... ma in quel contesto arretrata rispetto ai seni ci sta bene, non mi sembra una chiave lunga, mi sembra una chiave piu arretrata.
Vorrei capire ... dici che la chiave "che all'atto dell'apertura arretra nella sua sede"
Dalla terza foto sotto a Hemingway.... non ho capito come arretra la chiave di apertura.
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Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda peuxxxx » gio 19 gen 2012, 13:24

Prima puntata.
Bene, bene, bene. Riecco i soliti fissatielli fare le pulci a questa o quella robaccia da assassini di poveri uccellini indifesi.
La testa di bambola è di gran lunga più apprezzabile dal vivo che dal morto, come direbbe il mio conterraneo Arbore. Vedere la Fenech in foto od a cinema era un grande piacere; ma quando me la ritrovai a due passi, dentro la “Barcaccia” della romana piazza di Spagna, rimasi dapprima inebètito, poi mi resi conto d’aver conosciuto LA bellezza femminile. La testa in oggetto realizzata con lima ed olio di gomito è una delle testimonianze dello stato dell’arte cui erano pervenuti gli archibugieri britannici.
▪W.R., dicevo, esercita sul mio subcosciente un fascino misterioso. Sospetto che fra le ragioni possibili vada compreso qualche persuasore occulto (ci risiamo!), del genere caro agli inglesi, alla loro cultura. Provo a spiegarmi, impresa non semplice quando si tratta di vedere oltre ciò che appare senza essere portati, adusi all’osservazione (gli occhi come mezzo del cervello).
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Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda peuxxxx » gio 19 gen 2012, 13:27

Seconda puntata.
In una qualsivoglia composizione da fruire visivamente, tutto dovrebbe essere fondato su criteri rigorosamente razionali e funzionare come un orologio svizzero. A ben vedere, però, qualche eccezioncella molto ben calcolata, sarebbe contemplata. Scomodando ancora gli antichi Greci, osservandone attentamente le figure a tutto tondo, scopriremmo che le tanto celebrate armonie ed il verismo che più vero è possibile solo in carne ed ossa, di fatto, sono solo illusori. Ad esempio, le teste sono puntualmente più piccole del dovuto, per slanciare la figura; viceversa, i piedi sono di taglia abbastanza generosa, per comunicare maggiore stabilità dell’insieme. Non solo: è stato accertato che (psicologia della visione) il nostro cervello coglie benissimo quei particolari e trasmette alla sua sezione consapevole un senso d’appagamento, benessere, piacere. Cioè, qualcosa di non lucidamente percepito ci ha colpito positivamente; per l’appunto, i cosiddetti persuasori occulti! L’osservatore, nel 99% dei casi analfabeta della fruizione visiva, incapace di decriptare, berrà il tutto come capolavoro sublime che avvicina l’uomo alla perfezione. Non sarà capace di cogliere il pizzico di stonatura, il quid, che conferisce ulteriore interesse, fascino, al manufatto.
Ebbene, anche gli armaioli inglesi si sono avvalsi di quegli accorgimenti, con successo; quanto facendo leva su conoscenze della materia visiva, non è dato sapere. E’ il caso della chiave d’apertura, ispirata ad un campanello, dicunt. Sarebbe-ebbe, il caso anche della mammella piccola; a ben vedere, quella sezione di sfera è una raffinatezza estetica bell’e buona, comunque più strettamente imparentata colla sezione circolare delle canne di quanto lo siano le discutibilissime mammelle lunghe, cilindro-ogivali, di doppiette degli anni ’50 circa. Mi si consenta, misi: Greci e Romani dotarono le statue femminili di tette piccole, poco più che maschili; altro persuasore occulto, per conferire senso di compattezza alla forma (uno dei cardini della scultura), ma anche perché un petto da Anita Ekberg sarebbe stato un calcione nelle gengive del più elementare buon gusto. O no?
Per la terza puntata, dedicata ad altri persuasori occulti, rimanderei i cortesi interlocutori alla sezione “Il più ed il meno…”.
peuxxxx
 

Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda peuxxxx » gio 19 gen 2012, 13:45

Dal mio personalissimo punto di vista.
Odio cordialmente le chiavi traforate, sia delle doppiette che del Paradiso. Sanno di trine d’intimo femminile. Qual è la funzione del bucato, apoteosi del bisogno iconografico delle masse scoppiettanti, se ne può fare a meno? Perché non istoriamo ogni superficie dei giustapposti, metalliche e lisce?
I seni delle inglesi doppiette W.R. sono decisamente più belli di quelli di tante inglesi donne.
Ho avuto fra le mani una W.R. dalla bascula squadrata, con tanto d’orma zigrinata di cartella sulla testa del calcio. Nell’insieme era da furto immediato e sfacciato, ma quel particolare isolato dal contesto era degno di W.C., non W.R.-
Vedrei benissimo tutte le doppiette A&D con bascule e teste dei calci arrotondati o, quantomeno, prive di quegli ‘specchi’ o scudetti che siano, a far da trait d’union fra legno e metallo. Purtroppo, si sa, Ton Mix ha fatto scuola; e danni irreparabili.
peuxxxx
 

Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda Picus Viridis » gio 19 gen 2012, 22:25

Ahahahah… molto bene…
Come non essere d’accordo con il Peuceta?? Debbo sottoscrivere tutto, ad iniziare dalle “grazie” della Edwige (quanto ci è costata, in tutti i sensi, in età preadolescenziale nei nostri cinema di provincia nutriti a proiettori e pizze di celluloide??): era veramente l’incarnazione di tutti i nostri sogni giovanili…

La “doll’s head” ed altre triplici chiusure, risultano a volte superflue (in presenza di una duplice Purdey approntata a regola d’arte); però, dal punto di vista estetico, per come veniva curata nelle droplock di WR essa rappresenta un'ulteriore “firma” del produttore che ne aumenta la raffinatezza.
Anche a me le WR colpiscono nell’anima, non so spiegare il perché: c’è qualcosa di misterioso ed affascinante che mi strega... anche la chiave a prima vista sproporzionata, inserita tra i piccoli seni (che a differenza della fauna femminile, nelle doppiette a mio parere ne aumentano il sex-appeal) ha un qualcosa di unico ed inimitabile, contrariamente alle “poppute” doppiette delle scuole Liegeoise-Teutonico-Bresciane…

Non conosco l’Arte Classica come l’amico Peuceta, però so che anche il Buonarroti la conosceva molto bene, se è vero come è vero che il suo David fiorentino (paragone assoluto ancor’oggi della perfezione fisico-anatomica maschile, alla faccia dei moderni tronisti defilippiani), qualora venga osservato da altre angolazioni, risulta strabico e sofferente di scoliosi, a conferma della storiella (mica tanto “ella”) del famoso “strabismo di Venere” e dell’effetto persuasione occulta… e stiamo parlando del David di Michelangelo!!!

PS: Le chiavi traforate!! Finalmente!! Ci voleva il nostro Peuceta per vedere l’Imperatore che gironzola nudo per le strade??
Non le ho mai sopportate, men che meno nelle armi che vengono definite fini, mi sembrano addirittura un orpello kitsch con funzione di specchietto per facoltose allodole…
Ne ho solamente una nel mio Franchi (leggasi Fiat) Veloce in cal.28, che all’epoca acquistai usato ad ottimo prezzo, ma solamente perché cercavo quel calibro per la caccia (e per il quale non mi sono mai pentito) e vorrei strapparla via insieme al suo dannato "monogrillo selettivo" se potessi...
E' un'arma che a caccia mi da grandi soddisfazioni; però non ho mai capito per quale motivo sia stata appesantita con orpelli inutili, tra i quali appunto la chiave traforata… sarò forse un ignorante, incompetente burino???
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Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda peuxxxx » ven 20 gen 2012, 6:03

Picus, anche Michelangelo doveva campare e sopravvivere nell'ignoranza&presunzione imperante. Non tutti sanno che: la realizzazione che più stimava era la cosiddetta Pietà Rondanini, una forma di coraggiosissimo espressionismo ante litteram, opera della maturità completa. Essa fu dapprima e, per secoli!!!, bocciata senza appello dalla critica ufficiale, per essere recuperata ed apprezzata come merita solo in tempi recenti. Vederla dal vivo, ripeto ed insisto sul concetto, non è come farlo attraverso l'occhio meccanico della macchina fotografica. Perchè le masse la ignorano, viceversa elevando al settimo cielo la Pietà collocata nella basilica di San Pietro (opera giovanile)? Perchè il loro "bisogno iconografico" di vedere la figurina-racconto compensa l'ignoranza, l'incapacità d'osservare e decriptare.
Analoga sorte patì Picasso, ultimo grandissimo genio apparso fra i mortali, rivalutato dalla solita becera critica parolaia, senza essere mai stata in grado di capirne un emerito obelisco, solo negli ultimi decenni.
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Re: Il sistema "DropLock" di Westley Richards

Messaggio da leggereda peuxxxx » ven 20 gen 2012, 6:31

A scanso d’equivoci sempre possibili, mi preme ribadire un concetto.
Le mie stroncature su questo fucile o quel decoro, non intendono minimamente porre in discussione il sacrosanto diritto ai propri gusti, alle proprie scelte anche estetiche.
M’interessa solo proporre un’acquisizione dei basculanti fini o presunti tali, differente da quella ingenua personale, da come proposta dalla stampa (spesso prezzolata), condizionata dalla mancanza di conoscenze utili.
Tutto ciò, beninteso, se non annoio. Se qualcuno dei miei gentili interlocutori s'è sentito offeso dalle mie affermazioni, me ne dispiaccio e porgo le mie sincere scuse.
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