PROVOCAZIONI & CRITIHE

Una carrellata di Armi Fini da analizzare per poter disquisire sulla validità della Tecnica e dell'Arte.

PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » ven 27 lug 2012, 22:43

Vorrei che un giorno qualcuno mi spiegasse bene, in quanto sono duro di comprendonio, il perchè quando un pittore o scultore fa una mostra ed espone le sue 'opere' viene da subito definito da tutti 'artista', anche se l'arte la conosce solo lui.
Diversamente un architetto può considerarsi tale solo quando il mondo gli riconosce soluzioni di elevato livello d'arte.
Un incisore che riesce a trasferire immagini col bulino su una piastra d'acciaio creando la diversità dei piani con le ombre è un semplice artigiano e tale resta.
La critica ai critici è: non vi sembra che vi sia una chiara discriminazione...???
Lo chiedo a me stesso anche dandomi del Voi...in quanto critico...
Cordialità
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda endrius » sab 28 lug 2012, 12:54

Semplice: perchè chi nn considera arte ciò che esula da pittura e scultura è uno snob ed un ignorante!!
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » lun 30 lug 2012, 22:00

endrius ha scritto:Semplice: perchè chi nn considera arte ciò che esula da pittura e scultura è uno snob ed un ignorante!!

In effetti Endrius, l'artigiano incisore delle piastre non è ancora assurto all'attenzione dei critici d'arte e credo che per il momento non entrerà a far parte di quella schiera 'nobile' degli artisti, veri o presunti.
Come correttamente ci è stato fatto osservare nessuno di questi è mai entrato nei libri di storia dell'arte, ma in fondo questa è una 'cultura' moderna, quella dell'incisione su acciaio dei fucili. Una volta erano 'decorati' per migliorarne l'estecica, oggi invece l'incisore esprime veramente ottime esecuzioni sicuramente di maggior valore artistico di un tempo dove grandeggiavano 'riccioli e verdure'. Il problema credo che sia quello di far parte di una minoranza di coloro che valutano in senso artistico le incisioni a bulino e quindi anche se innovano ed esprimono come la pittura e la scultura hanno poco riscontro nella pluralità delle masse. Pochi hanno i fucili in casa e pochissimi possono 'vantare' incisioni di grandi maestri, mentre tutti noi abbiamo in casa dei quadri che di valore o di numero corredano le nostre pareti domestiche. Una casa senza quadri è squallida alla stessa stregua di una rastrelliera di un collezionista senza armi di prestigio e le differenze la dicono tutta.
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda peuxxxx » mar 31 lug 2012, 8:20

Un vecchio adagio sostiene che il peggiore sordo è quello che non vuol sentire; aggiungerei “e che, non sa, sentire”.
Per cominciare, bisognerebbe che il sordo si degnasse di scendere dal suo piedistallo di cartapesta e che, fatto un lungo e meditato bagno d’umiltà, si disponesse ad ap-pren-de-re cosa esattamente è l’arte, possibilmente abbeverandosi a fonti, le più accreditate; le quali, non corrispondono necessariamente a critici e mercanti ed artistucoli di provincia.
Ipse dixit: “… in fondo questa è una 'cultura' moderna, quella dell'incisione su acciaio dei fucili”. Macroscopica autorete da esclusione a vita dalla squadra. More suo, sparata dando per scontato di non poter essere confutato, misurando col proprio metro; infatti, m’asterrò dal farlo, perché credo che ci si debba scavare i lampascioni colle proprie, unghie.
Non è assolutamente possibile accampare certe velleità sulla scorta delle grottesche esperienze maturate in una delle tante scuolette “refugium peccatorum” d’istruzione artistica, cioè d’artigianato artistico, un tempo solo tri-ennali….., diplomifici a buon mercato. In quelle scuolette s’imparava a diventare (grastari)ceramisti, orafi, restauratori od intagliatori del legno, decoratori pittorici. L’incisione col bulino era, nell’istituto d’arte successivamente divenuto quinquennale, uno dei baccalà vari ed eventuali, null’altro che un corsetto optional. Per imparare l’incisione su armi, coltelli e superfici metalliche, si seguono corsi biennali, professionali, promossi da questa o quella regione; corsi, non scuole! Capit’ammè??? Di grazzia, qual è la cultura “artistica” intesa in senso proprio, acquisita in quelle scuolette? Dove stracaiser andremo a scovare un barlume d’arte, in un manufatto prodotto dagli alunni di quelle scuolette? Quando mai, vi si è insegnato che un cratere, una ciotola od un pitale greco nasceva da una rigorosissima progettazione grafica trigonometrica; quando mai, se gli stessi insegnanti le ignoravano???
Perché, piaccia o non piaccia ciò che piace, chi l’arte la vive dipingendo o modellando nel modo migliore possibile, studiando assiduamente colore e/o forma, effettuando una ricerca lucidissima, applicando le leggi scritte in cielo (come le definiva uno dei maggiori scultori del Novecento), non è un artigiano (lingua italiana!); questo, l’abbecedario dell’artista, bellamente ignorato dagli ignorantissimi artigiani incisori che si pretenderebbe d’assurgere al rango d’artisti.
L’abbecedario dell’artista n.o.n è, alla portata di tutti e comunque: c’è chi vi è naturalmente versato e chi no, proprio come in tutte le attività dell’uomo cogitante (da non confondere con quello es-cogitante). Ripeto per l’ennesima volta, non è assumibile via sud-ovest, né travasabile!!! O tutti saremmo artisti. E, idioti luoghi comuni quali creatività e fantasia (sinonimi) così come intesi dal volgo, vengono molto, ma molto, moltissimo dopo l’abbecedario.
Altra infelicissima pensata da participio presente del verbo ignorare, è quella di confondere le botteghe degli artigiani con quelle degli artisti. Ma, a ben vedere, anche questo è uno squallido escamotage mirante a livellare in basso, a declassare l’arte al proprio rasoterra culturale, a quota zero. L’arte, non è qualcosa di contrabbandabile o mistificabile secondo le proprie effettive possibilità cognitive.
Pur sapendo bene che il mio interlocutore è refrattario a tutto quanto non partorito dalla sua capa: non proporrei mai il gioco delle tre carte a chi conosce bene quello ed altri trucconzoli, a chi ha speso una vita coll’arte. Non lo farei mai anche, se non soprattutto, per non offendere l’intelligenza e le cognizioni maturate e verificate operando, del mio sempre meno paziente interlocutore. Dopo ore ed ore ed ore di discussioni telefoniche, scambi in questo o quell’altro showforum, l’insistere caparbiamente sempre sullo stesso logoro tasto è spietatamente, inconfutabilmente, autoqualificante.
▪Se il vero fine di questo penoso argomento era quello di farmi tornare sul palcuzzo, eccolo centrato. Nel malaugurato caso di un’altra analoga provocazione, però, chiederei l’immediata esclusione dalla lista degli iscritti a codesto forum.
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda Andrea (PE) » mer 1 ago 2012, 13:44

Bentornato...... :mrgreen:
A prescindere dal fatto che l'argomento possa essere penoso o meno.
Credo che un "bel" quadro o scultura sia per l'occhio di "tanti",almeno a livello cromatico e basta....(Bestemmiando).
Una bella incisione su di un'arma oggi è 'aramaico',ed ai più ribrezzo ed indifferenza.
Ciao

Andrea


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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » mer 1 ago 2012, 22:26

Una carrellata di foto, che a me parlano talmente chiaro..., altro che 'imbrattatele' che in un ora di pennellate assurgono quasi da subito ad 'artisti' senza prima aver dimostrato tutto il dimostrabile in fatto di forma, prospettive, impasto dei colori, ecc. ecc.
Questi sono MAESTRI INCISORI, che poi siano artisti o no a seconda di come uno intenda il termine, le qualità restano invariate. Le esecuzioni sono ormai ritenute opere d'arte uniche, in quanto non replicabili.
Inviterei tutti ad inserire belle foto di altri Maestri Incisori.

Maestri Incisori BERETTA

L'incisione è da sempre una delle tecniche più raffinate e ricercate nella storia dell'arte.
Beretta da sempre personalizza le sue armi di lusso con incisioni di tecnica sopraffina e di tradizione spesso tramandata da padre in figlio.
L'abilità dei maestri incisori bresciani è riconosciuta in tutto il mondo come esempio di creatività artistica senza pari.
Le tecniche d'incisione possono essere diverse: da quella antica dei grandi maestri e cioè il rimesso in oro, a quella del martello e punta usate per il bassorilievo ed il cesello oppure quella forse più nota del bulino che viene usata principalmente nelle scene di caccia e permette al maestro incisore, attraverso micro linee e punti, di ottenere precisione assoluta ottenendo varie tonalità di chiaroscuri.
Queste tecniche d'incisione consentono di ottenere delle piccole opere d'arte che rendono unici gli oggetti lavorati.
Varie inoltre sono le tipologie artistiche che possono essere realizzate anche su richiesta: dall'ornato floreale, alle scene di caccia tradizionale, da temi esotici a scene d'ispirazione mitologica o con animali in oro rimessi ed incisi.
I Fucili di Lusso Beretta sono i tangibili esempi di quest'arte sopraffina tramandata da secoli e permettono al cliente, anche su richiesta, la personalizzazione del proprio fucile o della propria pistola con motivi originali richiesti espressamente dal cliente stesso.
Particolare inciso a mano di un fucile Beretta

Africani.1prima_incisione.jpg

africa.2.quinta.jpg


cervi.2.settima_incisione.jpg

cervi_seconda_incisione.jpg

anatre_quarta.jpg


ImgAlta_SO10EELL_2.jpg
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » mer 1 ago 2012, 23:13

peuceta ha scritto:Un vecchio adagio sostiene che il peggiore sordo è quello che non vuol sentire; aggiungerei “e che, non sa, sentire”.
Per cominciare, bisognerebbe che il sordo si degnasse di scendere dal suo piedistallo di cartapesta e che, fatto un lungo e meditato bagno d’umiltà, si disponesse ad ap-pren-de-re cosa esattamente è l’arte, possibilmente abbeverandosi a fonti, le più accreditate; le quali, non corrispondono necessariamente a critici e mercanti ed artistucoli di provincia.
Ipse dixit: “… in fondo questa è una 'cultura' moderna, quella dell'incisione su acciaio dei fucili”. Macroscopica autorete da esclusione a vita dalla squadra. More suo, sparata dando per scontato di non poter essere confutato, misurando col proprio metro; infatti, m’asterrò dal farlo, perché credo che ci si debba scavare i lampascioni colle proprie, unghie.
Non è assolutamente possibile accampare certe velleità sulla scorta delle grottesche esperienze maturate in una delle tante scuolette “refugium peccatorum” d’istruzione artistica, cioè d’artigianato artistico, un tempo solo tri-ennali….., diplomifici a buon mercato. In quelle scuolette s’imparava a diventare (grastari)ceramisti, orafi, restauratori od intagliatori del legno, decoratori pittorici. L’incisione col bulino era, nell’istituto d’arte successivamente divenuto quinquennale, uno dei baccalà vari ed eventuali, null’altro che un corsetto optional. Per imparare l’incisione su armi, coltelli e superfici metalliche, si seguono corsi biennali, professionali, promossi da questa o quella regione; corsi, non scuole! Capit’ammè??? Di grazzia, qual è la cultura “artistica” intesa in senso proprio, acquisita in quelle scuolette? Dove stracaiser andremo a scovare un barlume d’arte, in un manufatto prodotto dagli alunni di quelle scuolette? Quando mai, vi si è insegnato che un cratere, una ciotola od un pitale greco nasceva da una rigorosissima progettazione grafica trigonometrica; quando mai, se gli stessi insegnanti le ignoravano???
Perché, piaccia o non piaccia ciò che piace, chi l’arte la vive dipingendo o modellando nel modo migliore possibile, studiando assiduamente colore e/o forma, effettuando una ricerca lucidissima, applicando le leggi scritte in cielo (come le definiva uno dei maggiori scultori del Novecento), non è un artigiano (lingua italiana!); questo, l’abbecedario dell’artista, bellamente ignorato dagli ignorantissimi artigiani incisori che si pretenderebbe d’assurgere al rango d’artisti.
L’abbecedario dell’artista n.o.n è, alla portata di tutti e comunque: c’è chi vi è naturalmente versato e chi no, proprio come in tutte le attività dell’uomo cogitante (da non confondere con quello es-cogitante). Ripeto per l’ennesima volta, non è assumibile via sud-ovest, né travasabile!!! O tutti saremmo artisti. E, idioti luoghi comuni quali creatività e fantasia (sinonimi) così come intesi dal volgo, vengono molto, ma molto, moltissimo dopo l’abbecedario.
Altra infelicissima pensata da participio presente del verbo ignorare, è quella di confondere le botteghe degli artigiani con quelle degli artisti. Ma, a ben vedere, anche questo è uno squallido escamotage mirante a livellare in basso, a declassare l’arte al proprio rasoterra culturale, a quota zero. L’arte, non è qualcosa di contrabbandabile o mistificabile secondo le proprie effettive possibilità cognitive.
Pur sapendo bene che il mio interlocutore è refrattario a tutto quanto non partorito dalla sua capa: non proporrei mai il gioco delle tre carte a chi conosce bene quello ed altri trucconzoli, a chi ha speso una vita coll’arte. Non lo farei mai anche, se non soprattutto, per non offendere l’intelligenza e le cognizioni maturate e verificate operando, del mio sempre meno paziente interlocutore. Dopo ore ed ore ed ore di discussioni telefoniche, scambi in questo o quell’altro showforum, l’insistere caparbiamente sempre sullo stesso logoro tasto è spietatamente, inconfutabilmente, autoqualificante.
▪Se il vero fine di questo penoso argomento era quello di farmi tornare sul palcuzzo, eccolo centrato. Nel malaugurato caso di un’altra analoga provocazione, però, chiederei l’immediata esclusione dalla lista degli iscritti a codesto forum.

Vediamo di rispondere, senza polemica, a quanto evidenziato:
-... il sordo si degnasse di scendere dal suo piedistallo di cartapesta ...
In questo 3D intitolato di proposito "Provocazioni & Critiche" sono espresse personali valutazioni che nulla devono avere a che fare con le critiche alla persona che le ha pubblicate. La buona educazione vuole che si risponda confutando quanto espresso, non le capacità vere o presunte dell'estensore del pensiero manifestato.
- Ipse dixit: “… in fondo questa è una 'cultura' moderna, quella dell'incisione su acciaio dei fucili”. Macroscopica autorete da esclusione a vita dalla squadra. More suo, sparata dando per scontato di non poter essere confutato, misurando col proprio metro; infatti, m’asterrò dal farlo, perché credo che ci si debba scavare i lampascioni colle proprie, unghie.
Perchè astenersi dal rendere chiarezza ad un'affermazione che fino a prova contraria può essere sostenuta...??? Troppo facile restare in' poltrona e lanciare i coltelli dal palco' dissentendo senza giustificare.
- l’abbecedario dell’artista, bellamente ignorato dagli ignorantissimi artigiani incisori che si pretenderebbe d’assurgere al rango d’artisti.
Sicuramente la vecchia scuola di incisori non aveva cultura artistica, pur eseguendo magistrali esecuzioni, oggi i giovani si approcciano con maggiore cultura in botteghe rinomate dove l'esperienza cinquantennale del Maestro gli fornisce un nutrito abbecedario di base.
Infine, quanto vorrei conoscere veramente le botteghe dei veri artisti, sapere quanti le hanno frequentate e cosa gli è rimasto quando non sono divenuti famosi. Forse sono molti artisti mancati che contrapponiamo ai veri Maestri Incisori che fanno apprezzare il loro lavoro in tutto il mondo e che meritano sicuramente il nostro rispetto.
E' un mio modo di vedere le cose..., tutto quì.
Cordialità
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda peuxxxx » gio 2 ago 2012, 10:51

Specchio delle mie brame, chi è il più intelligente, geniale, bello, stupenderful, magnificent, eccosìvvia, del reame?
●Stomachevoli patacche per patacche snob (è il caso), participi presenti del verbo ignorare, parvenus, soggetti bisognosi d’ostentare il proprio benessere economico. E’ il caso di certi fiat ed altre aziende armiere, così come dei Roleccs, patacconi realizzati all’insegna dell’effetto fluorescente dato dal connubio acciaio–oro, del vistoso più vistoso, buoni per bocche più che moltissimo buone, frutto dello spremimento di meningi d’eccelsi (?!?) designersss. Ma, se si è capaci d’incensare un furbesco quanto ributtante giustapposto, pesantemente gravato da orpellacci moltissimo Liber.amente ispirati al povero Picasso, di cos’altro vorremmo stupirci? Altro che modus in rebus, è bello ciò che piace.
▪Le ingisioni. Osannate dal Lupi, sospetto per tirare il mercato ad aziende ed artigiani, senza averne mai capito un tubetto di dentifricio; così come nel caso del cane di Greener, della sua solo pretesa, progettazione basata sulla sezione aurea, ovviamente mai graficamente dimostrata perché campata in aria fritta. Forse, si ignora che le ingisioni su fucili ed armi da pugno e coltelli, non sono sempre e comunque eseguite manualmente, anzzi! E, che la meccanizzazione delle stesse era possibile già nell’800; figurarsi oggi, con computer e laser. Altro che “cultura moderna”! Ed allora, dov’è la millantata arte o, quantomeno, l’abilità artigianale??? Forse, sarà ora di smettere di ronfare baggianate, forse.
Per non dire dell’assurdo che vorrebbe la cornice più preziosa del dipinto. Per non dire dei criteri compositivi puntualmente ignorati dagli ignoranti Artisti ingisori. Ooohyess, piaccia o non piaccia ciò che piace, esistono da sempre in natura, sono l’abbiccì di qualsivoglia realizzazione visiva effettivamente degna. Non basta inserire una figurina veristica dalla molto improbabile anatomia, laddove lo spazio è maggiore, in forzata coabitazione con rivetti e viti, poco importa se svolazzi e volute le sono estranei, giocare con effetti ed effettastri chiaroscurali, per realizzare un’ingisione quantomeno accettabile sul piano qualitativo. Ma questa, è una questione tutta, squisitamente, smaccatamente, null’altro che culturale.
●Confutare per confutare, regolarmente, pertinacemente, ad ogni piè sospinto, assillando di forum.colo in showforum, giocando colle tre carte, frantumando, da non meno d’un paio d’anni, può anche provocare umanissima saturazione. Il dubbio(rifiuto) continuato ed aggravato sulle risposte ricevute, il qui lo dico qui lo nego, le ricorrenti provocazioni goffamente velate da improbabilissimi intenti scherzosi, possono anche aggravare. Non dimentichiamo che ogni limite ha una pazienza. Ed una buona educazione.
Le “valutazioni personali” non prescindono dalla “persona che le ha pubblicate”, non a rigor di logica. Valutazioni che, come attestato da un MP (R: Chi la fa’ l’aspetti), non erano tanto asettiche e personali ma, dedicate… Quanto alla buona creanza, dunque, considererei attentamente il rapporto causa-effetto; beninteso, specchio permettendo.
A differenza della maggior parte degli spettatori di questo forum, esprimo ciò che penso. Chi scrive è solito incassare coltelli fra le scapole, non lanciarli. Sono solito anche confutare argomentando; però, se come questi e tanti altri scambi non pubblicati attestano, il mio interlocutore è straconvinto d’essere nel giusto, a cosa serve proporre qualcosa d’alternativo? E se avessi replicato, a cosa sarei approdato, se non all'ennesima diatriba sterile, dalle conclusioni già scritte? Ma, molto probabilmente, tutto questo teatrino è per tirarmi per i peli residui sul palcuccio; dopo avermi indotto ad allontanarmene..! (v. argomenti nei quali sono intervenuto)
Sicuramente la vecchia scuola di incisori non aveva cultura artistica, pur eseguendo magistrali esecuzioni, oggi i giovani si approcciano con maggiore cultura in botteghe rinomate dove l'esperienza cinquantennale del Maestro gli fornisce un nutrito abbecedario di base.” Ecco un’altra affermazione apodittica, una sentenza; dando per scontato che l'ignaro interlocutore ignori. Mancherò di stile ma, certi particolari sono ancora significativi, a Cesare quel che è di Cesare: l’artigiano è un m.aestro, non M.aestro! Ci risiamo. Cosa dovrei chiarire, come dire accettare l’immancabile giro.tonto, le tre carte, la presa per la coda, tutta roba che fa’ tanto buona educazzzione? Cosa, se a cominciare dalla ‘M’ si ri-confonde l’artista coll’artigiano con pertinacia da oscar, per non dire altro? Come far penetrare nel gransasso che -ovviamentissimamente!!!- cinquecent’anni d’artigianato non muniscono d’abbecedari artistici, non producono due minuti d’artista??? Per la 350ª volta: l'artigianato è manualità; l'arte è essenzialmente cervello e ricerca. Qualcuno s'illude che quest'affermazione verrà recepita?
●Gli artisti mancati: per vicissitudini della vita, per scelta, per incapacità, per non aver saputo/voluto scendere a compromessi, altro. Mancati: non diventati famosi, spero; perché si può esserlo senza necessariamente prostituirsi ed essere avvicinati a pseudoartisti di fama. Chi ignora, rincorre la confezione, il Roleccs; non la sostanza, il movimento dell’orologio. D’artisti ed artigiani Roleccs, ha sempre fatto giustizia il tempo: ai posteri l’ardua sentenza. Un artista mancato non s’atteggerebbe mai ad armaeiouolo. Un artista mancato, se veramente tale, rimane artista nel DNA. Un artista mancato, sarà comunque in grado, oltre che di proporre, di leggere, i messaggi visivi; a differenza degli analfabeti presuntuosi che rincorrono e si nutrono di pubblicità, mode, simboli di massa ed altre simili amene umane vacuità.
♠Ed ora, per cortesia. Da questo momento desidero essere dimenticato, ignorato. Avverto che ogni parola stimata lesiva della mia dignità sarà oggetto delle attenzioni del caso. Chiedo d’essere escluso dal novero degli iscritti a codesto forum.
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda maurizio68 » gio 2 ago 2012, 11:01

Sig.Bruno,mi chiedo spesso anche io questa cosa,chi sono i critici?forse artisti mancati?,credo che per apprezzare a pieno una qualsiasi forma di arte si debba passare dalla "bottega",per capire le difficolta nella qualsiasi realizzazione ad arte,sento spesso al festival della musica italiana parlare di critici,ma l'hanno mai scritta una canzone?io nelle giurie vorrei vedere artigiani-cantautori affermati ecc.
per giudicare i vari rispettivi lavori.
cordiali saluti
Maurizio68
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Re: PROVOCAZIONI & CRITIHE

Messaggio da leggereda Andrea (PE) » gio 2 ago 2012, 20:47

Uffa...! l'arte è arte,come un'artista può esserlo in vari campi....uno scultore,un incisore,un pittore,e perchè no un fabbro...
Personalmente preferisco un'arma leggermente incisa,direi quasi spartana,ma indubbiamente un grande maestro incisore merita a pieno titolo la definizione di artista.
Ciao

Andrea


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