da peuxxxx » gio 2 ago 2012, 10:51
Specchio delle mie brame, chi è il più intelligente, geniale, bello, stupenderful, magnificent, eccosìvvia, del reame?
●Stomachevoli patacche per patacche snob (è il caso), participi presenti del verbo ignorare, parvenus, soggetti bisognosi d’ostentare il proprio benessere economico. E’ il caso di certi fiat ed altre aziende armiere, così come dei Roleccs, patacconi realizzati all’insegna dell’effetto fluorescente dato dal connubio acciaio–oro, del vistoso più vistoso, buoni per bocche più che moltissimo buone, frutto dello spremimento di meningi d’eccelsi (?!?) designersss. Ma, se si è capaci d’incensare un furbesco quanto ributtante giustapposto, pesantemente gravato da orpellacci moltissimo Liber.amente ispirati al povero Picasso, di cos’altro vorremmo stupirci? Altro che modus in rebus, è bello ciò che piace.
▪Le ingisioni. Osannate dal Lupi, sospetto per tirare il mercato ad aziende ed artigiani, senza averne mai capito un tubetto di dentifricio; così come nel caso del cane di Greener, della sua solo pretesa, progettazione basata sulla sezione aurea, ovviamente mai graficamente dimostrata perché campata in aria fritta. Forse, si ignora che le ingisioni su fucili ed armi da pugno e coltelli, non sono sempre e comunque eseguite manualmente, anzzi! E, che la meccanizzazione delle stesse era possibile già nell’800; figurarsi oggi, con computer e laser. Altro che “cultura moderna”! Ed allora, dov’è la millantata arte o, quantomeno, l’abilità artigianale??? Forse, sarà ora di smettere di ronfare baggianate, forse.
Per non dire dell’assurdo che vorrebbe la cornice più preziosa del dipinto. Per non dire dei criteri compositivi puntualmente ignorati dagli ignoranti Artisti ingisori. Ooohyess, piaccia o non piaccia ciò che piace, esistono da sempre in natura, sono l’abbiccì di qualsivoglia realizzazione visiva effettivamente degna. Non basta inserire una figurina veristica dalla molto improbabile anatomia, laddove lo spazio è maggiore, in forzata coabitazione con rivetti e viti, poco importa se svolazzi e volute le sono estranei, giocare con effetti ed effettastri chiaroscurali, per realizzare un’ingisione quantomeno accettabile sul piano qualitativo. Ma questa, è una questione tutta, squisitamente, smaccatamente, null’altro che culturale.
●Confutare per confutare, regolarmente, pertinacemente, ad ogni piè sospinto, assillando di forum.colo in showforum, giocando colle tre carte, frantumando, da non meno d’un paio d’anni, può anche provocare umanissima saturazione. Il dubbio(rifiuto) continuato ed aggravato sulle risposte ricevute, il qui lo dico qui lo nego, le ricorrenti provocazioni goffamente velate da improbabilissimi intenti scherzosi, possono anche aggravare. Non dimentichiamo che ogni limite ha una pazienza. Ed una buona educazione.
Le “valutazioni personali” non prescindono dalla “persona che le ha pubblicate”, non a rigor di logica. Valutazioni che, come attestato da un MP (R: Chi la fa’ l’aspetti), non erano tanto asettiche e personali ma, dedicate… Quanto alla buona creanza, dunque, considererei attentamente il rapporto causa-effetto; beninteso, specchio permettendo.
A differenza della maggior parte degli spettatori di questo forum, esprimo ciò che penso. Chi scrive è solito incassare coltelli fra le scapole, non lanciarli. Sono solito anche confutare argomentando; però, se come questi e tanti altri scambi non pubblicati attestano, il mio interlocutore è straconvinto d’essere nel giusto, a cosa serve proporre qualcosa d’alternativo? E se avessi replicato, a cosa sarei approdato, se non all'ennesima diatriba sterile, dalle conclusioni già scritte? Ma, molto probabilmente, tutto questo teatrino è per tirarmi per i peli residui sul palcuccio; dopo avermi indotto ad allontanarmene..! (v. argomenti nei quali sono intervenuto)
“Sicuramente la vecchia scuola di incisori non aveva cultura artistica, pur eseguendo magistrali esecuzioni, oggi i giovani si approcciano con maggiore cultura in botteghe rinomate dove l'esperienza cinquantennale del Maestro gli fornisce un nutrito abbecedario di base.” Ecco un’altra affermazione apodittica, una sentenza; dando per scontato che l'ignaro interlocutore ignori. Mancherò di stile ma, certi particolari sono ancora significativi, a Cesare quel che è di Cesare: l’artigiano è un m.aestro, non M.aestro! Ci risiamo. Cosa dovrei chiarire, come dire accettare l’immancabile giro.tonto, le tre carte, la presa per la coda, tutta roba che fa’ tanto buona educazzzione? Cosa, se a cominciare dalla ‘M’ si ri-confonde l’artista coll’artigiano con pertinacia da oscar, per non dire altro? Come far penetrare nel gransasso che -ovviamentissimamente!!!- cinquecent’anni d’artigianato non muniscono d’abbecedari artistici, non producono due minuti d’artista??? Per la 350ª volta: l'artigianato è manualità; l'arte è essenzialmente cervello e ricerca. Qualcuno s'illude che quest'affermazione verrà recepita?
●Gli artisti mancati: per vicissitudini della vita, per scelta, per incapacità, per non aver saputo/voluto scendere a compromessi, altro. Mancati: non diventati famosi, spero; perché si può esserlo senza necessariamente prostituirsi ed essere avvicinati a pseudoartisti di fama. Chi ignora, rincorre la confezione, il Roleccs; non la sostanza, il movimento dell’orologio. D’artisti ed artigiani Roleccs, ha sempre fatto giustizia il tempo: ai posteri l’ardua sentenza. Un artista mancato non s’atteggerebbe mai ad armaeiouolo. Un artista mancato, se veramente tale, rimane artista nel DNA. Un artista mancato, sarà comunque in grado, oltre che di proporre, di leggere, i messaggi visivi; a differenza degli analfabeti presuntuosi che rincorrono e si nutrono di pubblicità, mode, simboli di massa ed altre simili amene umane vacuità.
♠Ed ora, per cortesia. Da questo momento desidero essere dimenticato, ignorato. Avverto che ogni parola stimata lesiva della mia dignità sarà oggetto delle attenzioni del caso. Chiedo d’essere escluso dal novero degli iscritti a codesto forum.