Gaetano2007 ha scritto:Guardando il fucile con le chiusure aperte e poi chiuso ho notato che nella testa di bambola intervengono due levette che escono dalla bascula e vanno in contrasto con la testa di bambola.
Picus Viridis ha scritto:Non sono ferrato quanto il Peu nell'architettura e scultura del XIX e XX siecle, però mi ha fatto tornare in mente la “Notre Dame du Haut” del designer franco-svizzero... reminiscenze dei tempi giovanili... grazie!!
peuceta ha scritto:Picus Viridis ha scritto:Non sono ferrato quanto il Peu nell'architettura e scultura del XIX e XX siecle, però mi ha fatto tornare in mente la “Notre Dame du Haut” del designer franco-svizzero... reminiscenze dei tempi giovanili... grazie!!
Ideal permettendo, essendo le opere architettoniche da fruire anche visivamente così come le doppiette, mi piacerebbe sapere: quale parallelo convergente accosteresti a Le Corbusier e quale al Gaudì.
peuceta ha scritto:Dirò di più. Non vorrei che all’analisi dei fissatielli come me sfuggisse un aspetto importante della Ideal: il minor numero di parti e l’intrinseco fascino delle stesse (ancora, forma – funzione).
In tema di molle non a balestra e di forma azzeccata, possibile concependo altrimenti le funzioni, non va trascurato il caso della Dickson. Suscito forse orrore, vedendo qualcosa in comune fra la Ideal e la “Round action”? Quando un altro io propose altr’’’ove questo tema, tanto per cambiare fu quasi aggredito…
Trovo azzeccatissimi i menzionati esempi della Citroen ‘Deux chevaux’ (progetto della carrozzeria partorita da un certo Le Corbusier*…) e della Renault 4. Non li avevo citati per non beccarmi altri oggetti fra le scapole. Aggiungo in coda la Citroen DS. Se solo gli oltralpisti non fossero tanto sussiegosi, spocchiosi, chauvinistes!
(*quello della chiesa di Notre Dame du Haut, altro che Gaudì: differenze culturali abissali!
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