Caro Gaetano, vedo che insisti nell’evocarmi. Ebbene, sia.
Tutte le parti componenti la Ideal sono assolutamente indispensabili, essenziali. Come dire, nessuna concessione al superfluo, al decorativo, allo stoccafesso soffritto. Idem per la Darne, eccezion fatta per i modelli scarabocchiati, i più “pretenziosi”, destinati ai parvenu dalla bocchissima strabuonissima.
Tanto le rotondità del Gaudì derivano da opinabili scelte soggettive, quanto quelle della Ideal sono dettate dalla funzione. Se le rotondità del Gaudì sono gommose, da cartoni animati, quelle della Ideal descrivono volumi primari come i cilindri delle canne. Le rotondità del Gaudì possono essere raddrizzate, senza che la costruzione ne patisca, anzi! Le rotondità della Ideal sono intoccabili, pena l’inservibilità della stessa (forma - funzione)..!
Al neorococò del Gaudì, oppongo la lucida razionalità di Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Bruno Zevi, Le Corbusier, Giovanni Michelucci. Mi fermo qui, per mera carità cristiana.
●Domandina da un €cent Castel del Monte: perché i londinesi della City vestono tutti allo stesso modo, u.ni.for.man.do.si?