Picus Viridis ha scritto:John Rigby & Co. dovrebbe essere una antica "Firm" dublinese, produttrice di armi da caccia fin dal 1758...
In effetti la singolare chiusura, stranissima sorta di "testa di bambola", è la prima cosa che salta all'occhio, ancor più degli inconsueti seni di bascula.
Il numero stampigliato sulla parte superiore della predetta chiusura farebbe immaginare l'esistenza di una gemella, all'epoca utilizzata anch'essa in un "drive" all'inglese, probabilmente...
Particolare ed affascinante realizzazione questa Rigby.
Quanto alla particolare chiusura, costituita da un perno situato sulla bascula che si inserisce nel prolungamento di bindella e che differisce dalla testa di bambola posta sul prolungamento della bindella la quale si inserisce in una cavità della bascula (come tutti sappiamo)tanto da far pensare ad una"testa di bambola invertita", mi permetto di dare una mia libera interpretazione:
Più che di una chiusura a"testa di bambola invertita", oserei dire che si tratti di una "triplice ad incastro" sul prolungamento della bindella ,dotata di apposito scasso in cui si inserisce perfettamente il tassello fisso ricavbato nella bascula, che ha lo scopo di determinare lo stesso effetto della classica chiusura a"testa di bambola" e cioè limita le forze che tendono a far "scappare in avanti" le canne allo sparo.
Quanto alla forma delle cartelle, anch'essa particolare, è stato un modo di alleggerire l'altezza delle stesse e, particolare curioso (osservatela bene), io le vedo somigliare ad una "testa di pecora" (l'occhio è la vite, l'orecchio l'incisione attorno al perno semovente della batteria) che bruca l'erba delle "High Lands" Ireland-scozzesi!
Non ditemi che sto sognando, tanto......lo so già!