Dichiarazione del riparatore

In questa Sezione verranno trattati argomenti inerenti la legislazione in materia di armi ed esplosivi e qualche 'consiglio prudenziale' per poter dormire più tranquilli.

Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda peuxxxx » dom 29 gen 2012, 18:39

Gentile Avvocato.
Attesochè ogni questura ha una propria lettura dell’e.norme vigenti in materia d’armi. E’ vero che se mando in riparazione un fucile tramite armeria, in caso di controllo debbo poterne giustificare la mancanza esibendo la dichiarazione del riparatore attestante che quell’arma è in suo possesso, oggetto delle sue prestazioni professionali? Pena noie giudiziarie? Ti ringrazio.
peuxxxx
 

Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda Bruno Biscuso » dom 29 gen 2012, 19:34

peuceta ha scritto:Gentile Avvocato.
Attesochè ogni questura ha una propria lettura dell’e.norme vigenti in materia d’armi. E’ vero che se mando in riparazione un fucile tramite armeria, in caso di controllo debbo poterne giustificare la mancanza esibendo la dichiarazione del riparatore attestante che quell’arma è in suo possesso, oggetto delle sue prestazioni professionali? Pena noie giudiziarie? Ti ringrazio.

Non potendomi sostituire nella risposta che sicuramente avrai dal nostro consulente legale, esprimo quella personale.
La consegna ad un 'Armaiolo' non ad un 'Armeria' come da te citato nel post, ti solleva da qualunque onere successivo.
Infatti l'Armaiolo, con licenza di riparazione delle armi rilasciata dalla Questura della provincia di competenza, registra al momento della consegna i dati del cliente e dell'arma sul brogliaccio vidimato pagina per pagina dalla P.S.
Potrai richiedere il numero progressivo della registrazione effettuata, od anche una ricevuta dell'avvenuta consegna. Qualora l'arma abbia necessità di essere inviata in officina specializzata altrove, l'onere spetta all'armaiolo che deve richiedere in Questura il Nulla Osta per il trasporto.
Credo che nessuna 'noia' giudiziaria potrà essererti attibuita qualora tu stesso abbia la certezza che l'armaiolo abbia la licenza in corso di validità.
Cordialità
Bruno
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Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda peuxxxx » dom 29 gen 2012, 19:55

Bruno, ti ringrazio delle cortesi note.
L'arma fu mandata in riparazione nell'italica valle dei templi oplologici, tramite armeria. Fui bonariamente messo sull'avviso ed, alla mia inebètita sorpresa, esortato a procurarmi sollecitamente la dichiarazione del riparatore valtrumplino, per non incorrere nelle sgradevoli attenzioni dei controllori. Succo: contro la forza (dell'ordine, la mia ragion non vale. Estratto del succo: ancora una volta, siamo più sudditi che sudditi. O no?
Nel corso degli anni, ho dovuto subire più d'un atteggiamento odioso da certi ducetti da operetta, non consapevoli d'essere al servizio!!! del cittadino onesto. Per dirne una sola: un funzionario seccato per aver dovuto interrompere la lettura del quotidiano, m'accusò di voler abbattere "i poveri uccellini indifesi" in periodo di caccia chiusa; l'amico che m'accompagnava, dovette tirarmi fuori dall'ufficio, di peso.
Ultima modifica di peuxxxx il dom 29 gen 2012, 19:57, modificato 1 volta in totale.
peuxxxx
 

Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda JK6 » dom 29 gen 2012, 19:56

Bruno Biscuso ha scritto:
peuceta ha scritto:Gentile Avvocato.
Attesochè ogni questura ha una propria lettura dell’e.norme vigenti in materia d’armi. E’ vero che se mando in riparazione un fucile tramite armeria, in caso di controllo debbo poterne giustificare la mancanza esibendo la dichiarazione del riparatore attestante che quell’arma è in suo possesso, oggetto delle sue prestazioni professionali? Pena noie giudiziarie? Ti ringrazio.

Non potendomi sostituire nella risposta che sicuramente avrai dal nostro consulente legale, esprimo quella personale.
La consegna ad un 'Armaiolo' non ad un 'Armeria' come da te citato nel post, ti solleva da qualunque onere successivo.
Infatti l'Armaiolo, con licenza di riparazione delle armi rilasciata dalla Questura della provincia di competenza, registra al momento della consegna i dati del cliente e dell'arma sul brogliaccio vidimato pagina per pagina dalla P.S.
Potrai richiedere il numero progressivo della registrazione effettuata, od anche una ricevuta dell'avvenuta consegna. Qualora l'arma abbia necessità di essere inviata in officina specializzata altrove, l'onere spetta all'armaiolo che deve richiedere in Questura il Nulla Osta per il trasporto.
Credo che nessuna 'noia' giudiziaria potrà essererti attibuita qualora tu stesso abbia la certezza che l'armaiolo abbia la licenza in corso di validità.


Se posso esprimere anche il mio pensiero, dico che quello che ha scritto Bruno è vangelo, ma se il Peu dovesse ad esempio spedire la sua arma a Brescia per la riparazione, è opportuno che si faccia una copia del Nulla-Osta della questura che lo ha autorizzato alla spedizione e che trattenga asieme anche la copia della spedizione, così può sempre dimostrare "dove si trova l'arma".
Con le forze dell'ordine è sempre meglio prevenire ....che curare.... :lol:
Pippo
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Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda JK6 » dom 29 gen 2012, 19:59

ops....ci siamo sovrapposti (con lo scritto, s'intende!) :mrgreen:
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Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda peuxxxx » dom 29 gen 2012, 20:08

Pippo, ringrazio anche te.
L'armiere che curò la spedizione non poteva rilasciarmi copia del nulla osta ma, una ricevuta certamente sì. Essendo uno dei rari soggetti attenti ad onorare il loro delicato lavoro, m'avrebbe indubbiamente imposto quella ricevuta, se previsto da qualsivoglia norma. Purtroppo, avendo la sfera di cristallo in panne, non fu in grado di prevedere cosa fosse successo nelle "alte"...sfere e comportarsi di conseguenza.
Ciò che mi rende idrofobo, che mi manda in fosennata rotazione i satelliti, è che un vigile possa porre un segnale di divieto di sosta per poi procedere a multare le incolpevoli auto parcheggiate. E che, "in questo Paese", "in qualche modo" la faccia anche franca. Se nessuna norma prevede che debba munirmi di ricevuta o dichiarazione di sòreta, perchè l'animaccialoro debbono potermi addirittura procurare noie legali.
Mi prude moltissimo il sospetto che qualcuno abusi di potere...
Blocco le mie argomentazioni per non tediare oltre.
peuxxxx
 

Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda Avvocatocb » dom 29 gen 2012, 22:53

Bruno Biscuso ha scritto:
peuceta ha scritto:Gentile Avvocato.
Attesochè ogni questura ha una propria lettura dell’e.norme vigenti in materia d’armi. E’ vero che se mando in riparazione un fucile tramite armeria, in caso di controllo debbo poterne giustificare la mancanza esibendo la dichiarazione del riparatore attestante che quell’arma è in suo possesso, oggetto delle sue prestazioni professionali? Pena noie giudiziarie? Ti ringrazio.

Non potendomi sostituire nella risposta che sicuramente avrai dal nostro consulente legale, esprimo quella personale.
La consegna ad un 'Armaiolo' non ad un 'Armeria' come da te citato nel post, ti solleva da qualunque onere successivo.
Infatti l'Armaiolo, con licenza di riparazione delle armi rilasciata dalla Questura della provincia di competenza, registra al momento della consegna i dati del cliente e dell'arma sul brogliaccio vidimato pagina per pagina dalla P.S.
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Credo che nessuna 'noia' giudiziaria potrà essererti attibuita qualora tu stesso abbia la certezza che l'armaiolo abbia la licenza in corso di validità.


Perfetta ed ineccepibile disamina!
Avv. Luca Cecinati
"Sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù" P. P. Pasolini
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Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda JK6 » dom 29 gen 2012, 23:57

peuceta ha scritto:Pippo, ringrazio anche te.
L'armiere che curò la spedizione non poteva rilasciarmi copia del nulla osta ma, una ricevuta certamente sì. Essendo uno dei rari soggetti attenti ad onorare il loro delicato lavoro, m'avrebbe indubbiamente imposto quella ricevuta, se previsto da qualsivoglia norma. Purtroppo, avendo la sfera di cristallo in panne, non fu in grado di prevedere cosa fosse successo nelle "alte"...sfere e comportarsi di conseguenza.
Ciò che mi rende idrofobo, che mi manda in fosennata rotazione i satelliti, è che un vigile possa porre un segnale di divieto di sosta per poi procedere a multare le incolpevoli auto parcheggiate. E che, "in questo Paese", "in qualche modo" la faccia anche franca. Se nessuna norma prevede che debba munirmi di ricevuta o dichiarazione di sòreta, perchè l'animaccialoro debbono potermi addirittura procurare noie legali.
Mi prude moltissimo il sospetto che qualcuno abusi di potere...
Blocco le mie argomentazioni per non tediare oltre.


Infatti, avevo condiviso totalmente l'intervento di Bruno, ma avevo anche ipotizzato il "caso" di spedizione diretta dell'utente a Brescia per riparazione, senza alcun intervento di armiere/armaiolo intermedio.
Pippo
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Re: Dichiarazione del riparatore

Messaggio da leggereda peuxxxx » lun 30 gen 2012, 9:21

La mia domanda era presuntuosamente retorica. Quel caso, così come tanti altri, è la punta d’uno degli innumerevoli icebergoni di “questo Paese”; nel quale, le dichiarazioni di facciata malcelano fatti poco edificanti che finiscono col fare scuola; nel quale il rispetto del cittadino del quale, dicunt, si è al servizio, è solo teorico.
Dov’è scritto che mi debba procurare una carta che attesti la liceità della momentanea assenza d’una mia arma dalla mia dimora, dopo che ho fornito le spiegazioni del caso, agevolissimamente riscontrabili da più che solerti controllori? I quali, pare, non sarebbero tenuti a prendersi di quelle brighe. Caso che, a ben vedere, fa il paio con quello della denuncia dell’arma a seguito del cacciatore sul terreno di caccia.
M’è capitato anche, fuori regione, di sentirmi dire che per affidare un fucile in conto vendita, avrei dovuto ce.der.lo all’armiere (ovviamente gratisss) ossequiando le procedure disposte dal locale “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”.
Ed ancora, altre baggianate fantozziane, tutte ammannite col (presuntissimo) imprimatur dell’art. 38 del TULPS. Fine dei giochini cretini, quando obiettai fermamente d’aver imparato da un bel po’ a leggere ed intelligere, proponendo un’attenta consultazione, gomito a gomito, di quell’onnicomprensivo articolissimo.
Non dimentico mai che, appena pubblicata la L. 110/75, fu bloccata un’anima pura munita d'un tubo atto a lanciare razzi contro noiosi velivoli. Pare che quel “diversamente abile” non fosse titolare di porto d’armi.
peuxxxx
 


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