da peuxxxx » lun 16 gen 2012, 9:18
La votazione fu favorevole a Barabba. Lo sarebbe tuttora, perché egli era uomo, non Perfettissimo.
E’ mia opinionissima che ciascuno di noi sia, sul terreno di caccia, esattamente ciò che è nella vita quotidiana. Se si è poeti in casa o sul lavoro, lo si sarà anche cacciando; se si è galantuomini, se si ha una coscienza, la si avrà anche guidando.
Sospettaccio. E se a fare la differenza fra il pirata della strada ed il pilota avveduto non fosse il volante ma chi lo fa ruotare? Indipendentemente dal fatto che lo stesso volante sia circolare od esagonale?
Ed allooora, non vedo come il tipo di fucile imbracciato possa costituire metro per valutare l’etica d’un cacciatore medio, come determinare se si è votati alla ciccia piuttosto che alla poesia od alla musica dodecafonica. Non vedo neanche sulla base di quale parametro i calibri inferiori al 12 possano essere considerati più “etici” o “sportivi”. Da troppi anni vedo masnade di sparatori forestieri setacciare ogni angolo del mio agro, dai sacri uliveti ai boschi, con tanto di contromasnade, facendosi impunemente beffe di norme d’ogni genere. Chi voterebbero i componenti quelle orde, per cosa s’affannano così tanto? Indubbiamente, la loro arma preferita è il semiauto, il fucile più venduto in assoluto.
Per fortuna, sia pure quasi di rado, mi capita d’imbattermi in normalissimi cacciatori (non sparatori) di tordi all’appollo o delle ormai quasi dimenticate beccacce e quaglie; beninteso, sparatori permettendo. Grazie, “Amico dell’ultimo piano”, quei cacciatori esistono ancora! Però, raramente vedo un basculante fra le loro mani.
La balistica. Piaccia o meno, è conditio sine qua non per esercitare l’attività venatoria. Carico sin dagli esordi le cartucce che esplodo, sempre cercando le soluzioni migliori, anche per non vedere le mie prede soffrire od allontnarsi ferite. E’ così grave?
Anni fa m’imbattei in un anziano e distinto signore, poi passato a miglior vita, come me in cerca d’improbabili quaglie. Aveva un giovanissimo setter ed una doppietta ad avancarica d’epoca. Credo che fosse il poeta errante, che al suo cospetto tutti i cosiddetti cacciatori siano volgari cercatori di carniere, me compreso.
▪Di grazia, in quale realtà geografica ed etnica vive il nostro cortese interlocutore?