Non sono sicuro che questa sia la stanza giusta ove postare il mio "lamento"...
Comunque mi capita spesso di chiedermi se il cosiddetto “Homo Erectus” appartenga alla razza dei primati (e quindi predatori, come ama ripetere spesso il Buon Amico Peuceta) oppure a quella degli ovini, tendente alla vita gregaria in comunità denominate “greggi”.
Spiego meglio questo mio dubbio.
In nome della omogeneità portata dalle “mode” abbiamo più volte compiuto delle emerite stupidate (evitando termini maggiormente consoni) che evito di enumerare (l'attuale musica da "ascolto/classifiche/nutrimento massificato/vendite" ne risulta l'esempio lampante)
Nel mondo venatorio ultimamente si riscontra la “smania” di rincorrere calibri sempre minori (e detto da me...) in nome di una moda che capisco parzialmente...
Tale smania ha contemporaneamente causato l'estinzione di alcuni meravigliosi calibri, che sarebbe riduttivo ed ingiustificato definire intermedi, quali il glorioso (ed ancora vivo e vegeto nel resto dell'Europa venatoria) Sedici, nonché gli usatissimi all'epoca (dai capannisti Storici) 24 e 32.
Quello che non capisco è perché si debba usare il cal.20 sparando munizioni addirittura da 36 grammi (dose pesante del 12) oppure il 28 con munizioni da un'oncia (28 gr.) che risulta essere la carica standard del 16.
Uso quasi esclusivamente il 20 e, talvolta, il 28... le mie cacce sono al 99% con il cane da ferma...
Per queste cariche non supero mai i 28 grammi nel 20 (anche ai colombacci da appostamento) ed i canonici max 20 grammi nel 28.
Se dovessi aumentare le grammature, passerei tranquillamente al 16 oppure al 12.
Saranno forse le più famose “griffes” venatorie ad imporre queste mode (per me) ingiustificabili??
Chissà...
L'omologazione dei calibri sarà forse anche dovuta al calo degli utenti, ma non riesco a spiegarmela.
Resta il fatto che i cosiddetti “calibri intermedi” (che per me sono tutt'altro che intermedi) sono indirizzati mestamente sulla via della (italica) estinzione...
Pecunia non olet...