oliviero ha scritto:quoto Peuceta al 100 %...
molto meglio un usato italico...tralaltro ve ne sono di eccellenti...che un fucile turco o di altra provenienza straniera
nel fucile a canna liscia la produzione italiana era ed è al vertice...le nostre canne sono quanto di meglio vi sia in commercio
canne come le Breda R ,le Beretta ,le Franchi e via discorrendo all'estero se le sognano
Ettore Sabbadini ha scritto:oliviero ha scritto:quoto Peuceta al 100 %...
molto meglio un usato italico...tralaltro ve ne sono di eccellenti...che un fucile turco o di altra provenienza straniera
nel fucile a canna liscia la produzione italiana era ed è al vertice...le nostre canne sono quanto di meglio vi sia in commercio
canne come le Breda R ,le Beretta ,le Franchi e via discorrendo all'estero se le sognano
Benissimo, sono d'accordo con tutti! Però dimentichiamoci per un attimo nome e prezzo e vediamo se qualcuno può, oggettivamente e con dati di fatto, elencare pregi e difetti tra un Hatsan e il Beretta Outlander (tanto per fare un nome ma potremmo farne altri).
Poi torneremo sul prezzo.
Ciao Ettore
peuceta ha scritto:Etto, l'argent fait la guérre anche in USA. E rilancio:
=dov'erano i fucili turchi, prima che i valtrumplini andassero a commissionare parti delle loro armi?
=i turchi della Bernardelli producono un clone del fu Franchi PG85, forse perchè tanto pigri da non volerne progettare coll'ottima farina che hanno in casa? :
Andrea (PE) ha scritto:Ciro,non discuto che questi hatsan possano svolgere egregiamente il loro compito,ma fino a quando nell'ultima armeria che visiterò ci sarà un Franchi 48 AL a 100 euro e un Beretta A 300 a 200 euro.......spero tu mi comprenda.
Ettore Sabbadini ha scritto:Andrea (PE) ha scritto:Ciro,non discuto che questi hatsan possano svolgere egregiamente il loro compito,ma fino a quando nell'ultima armeria che visiterò ci sarà un Franchi 48 AL a 100 euro e un Beretta A 300 a 200 euro.......spero tu mi comprenda.
ciao Andrea! capisco perfettamente, però convieni con me: che tristezza, per trovare un fucile che ritieni un buon fucile devi rovistare trai i ferri di ....di 20 noo, 30 anni fà!! Quante volte negli ultimi tempi, sei andato in concessionaria a cercare una 127 o una 1100 per tua moglie o per tuo figlio e quante volte hai cercato un pc con solo il floppy e senza disco fisso perchè lo ritieni "migliore"?? Ehhh!!
peuceta ha scritto:Bruno, ancora una volta mi tocca confutarti.
Ho avuto il PG85MA appena immesso sul mercato, lo cedetti quando appresi dell'imminente chiusura della casa madre; lo scorso anno ne ho riacquistato un altro, virtualmente nuovo, per la follia di 200 EUR, anche se la "turcata" nuova è offerta a prezzi da cassa mutua.
I turchi bernardellici non hanno fatto altro che co.pi.are, pla.gia.re, pezzo per pezzo (stozz by stozz) un prodotto a presa gas che, se madre by beretta, avrebbe riscosso ben altri consensi. La manodopera a basso costo non servirebbe, se non si clonasse sfacciatamente un prodotto effettivamente valido, tale solo in virtù del notevole substrato vantato dalla Franchi, checche e richecche se ne voglia dire. A riprova, ogni componente del turco è perfettamente intercambiabile con quelli del primigenio; ripeto, ogni. Ma che bravi!
Se credi, possiamo anche confrontare, a colpi di foto, i particolari evolutivi che attribuisci ai genieri turchi con quelli che la storia ed i fatti ascrivono alla vera Franchi di Fornaci ed ai suoi derelitti ingegneri progettisti. Alludo a particolari reali, non a fumo negli occhi del genere modifica(?) della base dell’astina con un nonnulla che non cambia un ficus decora della sostanza, non cacchionate colla velleità di recuperare una verginità mai avuta…
Particolare nient’affatto trascurabile per una scopiazzatura tanto geniale ed evolutiva: dov’è la qualità balistica e, non solo, dei tubi Franchi? O ne vogliamo discutere anche gli apprezzamenti riscossi in mezzo mondo?
Infine: I PG 80 ed i PG85MA discendono da un certo Spas 12.
antonmarta ha scritto:Salve , se devo dire la mia questi fucili turchi e' non valgono neanche quei pochi quattrini che costano. Ho avuto2 anni fa un calibro 20 che dopo pochi mesi me lo hanno rimborsato in quanto difettato. Dopo 2 anni dall'accaduto, avendo visto diversi forum che ne parlavano bene mi venne l'idea di prendermene un'altro ma in calibro 12 pensando di essere stato sfortunato col primo . Ma che'.... dopo manco 2 mesi dall'acquisto e dopo aver sparato neanche 150 colpi in poligono di tiro al volo con cartucce di 28gr mi e' scoppiata la canna(magnum) dalla parte della volata . Da premettere che a causa di diverse cicatrici che ho avuto in volto (non a causa di armi ma per incidenti vari) ho paura di farmene altre e siccome parliamo di armi solo a pensare mi vengono i brividi , quindi ho la fissazione di controllare ogni volta che finisco di sparare i 2 colpi il tappo del sebatoio e lo strozzatore ma questo non e' servito a niente infatti durante il mio turno mentre lo puntavo per prendere il piattello mi sono accorto che si era squarciata la canna e lo strozzatore per fortuna che me ne sono accorto in tempo altrimenti non so come sarebbe andata a finire . Quindi non e' un mio errore o una mia disattenzione ma le leghe delle canne che molto probabilmente lasciano a desiderare infatti ad un'altro mio amico sempre con un turco ma sovrapposto e' successo la stessa e identica cosa e sempre dopo pochissimi mesi dall'acquisto per fortuna che il suo armiere gli ha cambiato la canna senza battere ciglio anche se secondo me tutto questo non va bene perche' stiamo parlando di armi e queste cose non dovrebbero succedere in quanto parliamo soprattutto della nostra salute e vita . Morale della favola, e secondo anche una mia esperienza personale con queste armi ,posso solo dirvi che e' meglio spendere una cosa in piu' acquistando armi italiane che per anni e anni non daranno problemi di nessun tipo e sono fatte con norme e materiali professionali ,che armi turche che usano materiali scadenti, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti e specialmente di andare e venire dalle armerie per farli riparare in continuazione ogni mese in quanto e' veramente seccante .
antonmarta ha scritto:Salve , se devo dire la mia questi fucili turchi e' non valgono neanche quei pochi quattrini che costano. Ho avuto2 anni fa un calibro 20 che dopo pochi mesi me lo hanno rimborsato in quanto difettato. Dopo 2 anni dall'accaduto, avendo visto diversi forum che ne parlavano bene mi venne l'idea di prendermene un'altro ma in calibro 12 pensando di essere stato sfortunato col primo . Ma che'.... dopo manco 2 mesi dall'acquisto e dopo aver sparato neanche 150 colpi in poligono di tiro al volo con cartucce di 28gr mi e' scoppiata la canna(magnum) dalla parte della volata . Da premettere che a causa di diverse cicatrici che ho avuto in volto (non a causa di armi ma per incidenti vari) ho paura di farmene altre e siccome parliamo di armi solo a pensare mi vengono i brividi , quindi ho la fissazione di controllare ogni volta che finisco di sparare i 2 colpi il tappo del sebatoio e lo strozzatore ma questo non e' servito a niente infatti durante il mio turno mentre lo puntavo per prendere il piattello mi sono accorto che si era squarciata la canna e lo strozzatore per fortuna che me ne sono accorto in tempo altrimenti non so come sarebbe andata a finire . Quindi non e' un mio errore o una mia disattenzione ma le leghe delle canne che molto probabilmente lasciano a desiderare infatti ad un'altro mio amico sempre con un turco ma sovrapposto e' successo la stessa e identica cosa e sempre dopo pochissimi mesi dall'acquisto per fortuna che il suo armiere gli ha cambiato la canna senza battere ciglio anche se secondo me tutto questo non va bene perche' stiamo parlando di armi e queste cose non dovrebbero succedere in quanto parliamo soprattutto della nostra salute e vita . Morale della favola, e secondo anche una mia esperienza personale con queste armi ,posso solo dirvi che e' meglio spendere una cosa in piu' acquistando armi italiane che per anni e anni non daranno problemi di nessun tipo e sono fatte con norme e materiali professionali ,che armi turche che usano materiali scadenti, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti e specialmente di andare e venire dalle armerie per farli riparare in continuazione ogni mese in quanto e' veramente seccante .
Ciro Salemme ha scritto:Non credo che il problema degli Hatsan stia nelle canne. Anzi, secondo me queste ultime sono proprio la punta di diamante di queste armi. Dopo quasi 2 anni di utilizzo intensivo di un Escort cal. 12/76, sono in grado di poter affermare che la canna di queste armi turche é eccellente, sia sotto il profilo balistico che della robustezza. In modo un pò autolesionistico, ho sottoposto il mio fucile agli esperimenti più strani, tipo quello di sparare con lo strozzatore interno (ma anche con la prolunga da 10 cm.) parzialmente avvitata: mai avuto problemi e/o semplici malfunzionamenti, almeno per ciò che riguarda la canna, nonostante le diverse migliaia di colpi già sparati.
Altra cosa é invece il discorso riguardante la robustezza della componentistica del meccanismo di riarmo, che pur funzionando alla perfezione, a mio avviso presenta qualche problema di tenuta che però, non essendo un tecnico/esperto, non sò se attribuire a un difetto di progettazione o di qualità dei materiali. Io stesso, infatti, ho dovuto riscontare, come sapete, un problema abbastanza grave su un componente del sistema di riarmo. L'inconveniente, comunque, non é servito a farmi cambiar parere sull'Hatsan Escort, che ritengo un'arma almeno pari ai migliori semiautomatici ad anima liscia esistenti sul mercato, col vantaggio che costa 4/5 volte meno.
CXiuao e a risentirci. Ciro
Bruno Biscuso ha scritto:Ciro Salemme ha scritto:Non credo che il problema degli Hatsan stia nelle canne. Anzi, secondo me queste ultime sono proprio la punta di diamante di queste armi. Dopo quasi 2 anni di utilizzo intensivo di un Escort cal. 12/76, sono in grado di poter affermare che la canna di queste armi turche é eccellente, sia sotto il profilo balistico che della robustezza. In modo un pò autolesionistico, ho sottoposto il mio fucile agli esperimenti più strani, tipo quello di sparare con lo strozzatore interno (ma anche con la prolunga da 10 cm.) parzialmente avvitata: mai avuto problemi e/o semplici malfunzionamenti, almeno per ciò che riguarda la canna, nonostante le diverse migliaia di colpi già sparati.
Altra cosa é invece il discorso riguardante la robustezza della componentistica del meccanismo di riarmo, che pur funzionando alla perfezione, a mio avviso presenta qualche problema di tenuta che però, non essendo un tecnico/esperto, non sò se attribuire a un difetto di progettazione o di qualità dei materiali. Io stesso, infatti, ho dovuto riscontare, come sapete, un problema abbastanza grave su un componente del sistema di riarmo. L'inconveniente, comunque, non é servito a farmi cambiar parere sull'Hatsan Escort, che ritengo un'arma almeno pari ai migliori semiautomatici ad anima liscia esistenti sul mercato, col vantaggio che costa 4/5 volte meno.
CXiuao e a risentirci. Ciro
Ciao Ciro,
condivido pienamente le tue esperienze, ma devo richiamarti nel montaggio degli strozzatori che devono essere assolutamente ben avvitati. Infatti non deve esserci la possibilità che i gas si inseriscano fra le pareti creando un 'palloncino' in un punto abbastanza sottile della volata. Meglio sarebbe, come evidenziato da Peter, che il filetto venisse adottato all'inizio della strozzatura in modo da non permettere ai gas di 'entrare' fra le pareti.
Per il fatto del ricambio del tuo fucile dovresti fare la foto del pezzo con le quote, ne ho in officina diversi tipi e potrei anticipartelo fino a quando l'importatore lo invierà al tuo armiere.
stefano ha scritto:Mi risulta che però questa HATSAN sia della BERETTA. La hatsan produceva in America, per una diatriba con la Beretta ha preferito vendere ai concorrenti. La Beretta a questo punto ha deciso di spostare tutta la produzione in Turchia per vari motivi: 1 il mercato del mediooriente è molto appetibile. 2 La Beretta pensava che in Turchia si potessero produrre discreti fucili a basso costo, visto che la Turchia ha una grande tradizione nella produzione delle armi.
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