da peuxxxx » gio 16 feb 2012, 11:05
Credevo di dover rispondere al tema “signora” doppietta senza dilungarmi in particolari; per non tediare, per non offrire agli immancabili detrattori il destro di colpirmi definendomi esperto o forbito. Eh, sì, puntualmente ritornano, non solo a volte…
Yess, le doppiette Bernardelli avevano i piani dei ramponi saldati a forte (ad ottone) sui tubi; i quali, in virtù del loro generoso spessore, non pativano quel tipo di saldatura. Qualche povero sprovveduto come chi scrive, ha frettolosamente, impropriamente, definito quella giunzione ‘demibloc’, commettendo blasfemia. Altri, ben più avveduti, hanno parlato di ‘falso demibloc’. Rimane il dato che quella tecnica è stata una delle peculiarità delle logiche produttive semiartigianali della Bernardelli, così come la robustezza delle canne e le molle a lamina a ‘V’ delle batterie. Robustezza dimostrata dallo spessore e dal peso, atta a consentire di esplodere munizioni da 36 grammi senza riportarne grattacapi o grattamascelle, fornendo rosate che tubi chic di doppiette graziose e leggerine non potevano certamente vantare. Logiche semiartigianali, dicevo; concettualmente distanti da quelle industrial popolari del monobloc, della molla a spirale, del noce californiano, del basta che ce stà ‘o sole. Ma, a chi importa se è più bello vedere un tubo integro, sapere se le molle sono a lamina, se le rosate sono sovrapponibili e regolari, se l’arma è bilanciata? A chi, se le Bernardelli hanno sparato per decenni senza mai necessitare d’un fugace pit stop dall’armaiolo? Sveglia, stiamo invecchiando nell’era del funzionalismo, del mordi e fuggi, del monobloc!
Salvese, el che pueda!