da Emilio » lun 20 feb 2012, 23:15
Io provo a fare un'analisi dei pro e contro :
Semiauto:
Pro: Robustezza, facilità di sostituzione delle canne senza preventivi aggiustaggi, altrettanta facilità di sostituzione dei pezzi rotti o consumati fattibile anche in formato casalingo, possibilità di variazione delle misure in fai da tè (comunque sempre nell'ambito di "salti" in genere di 5 m/m per volta), terzo colpo, minori costi in generale compreso l'acquisto sia esso nuovo od usato;
Contro; maggiore lunghezza intrinseca a parità di lunghezza di canna (non importante in tutti i tipi di attività ma già in quella che pratico io con il cane da ferma a volte la lunghezza è un'impedimendo all'imbracciata), maggiore sbilanciamento in avanti (anche se con la limitazione dei tre colpi è meno accentuato), obbligo di sparare le cartucce nell'ordine in cui si trovano, meno rapidità nello scaricare l'arma (altra cosa importante per chi pratica la vagante), ormai rarissimi ma pur sempre possibili inceppamenti.
Giustapposti/Sovrapposti:
Pro: linee che nessun semiauto potrà mai avere, minore lunghezza a parità di canna, bilanciamento perfetto (logicamente se costruiti con cognizione), due canne e, aggiungo io due grilletti, con diverse strozzature, facilità di mettere in sicurezza l'arma;
Contro: Modifiche sia dal punto di vista meccanico che riguardo ai legni costose e fattibili da personale specializzato, maggiori costi all'atto dell'acquisto siano essi nuovi od usati.
Tirando le somme e badando bene che il mio ragionamento è volto principalmente al tipo di caccia che io pratico e che non ce l'ho assolutamente con i semiauto (ne ho sei nella fuciliera che uso alternativamente), ritengo il semiauto ottimo per le cacce di appostamento, ottimo per chi fa posta al cinghiale ove non consentita la carabina, non obbligatoriamente necessario/utile per tutte le altre forme, in primis con il cane da ferma, tanto che dalla prossima annata probabilmente ripasserò, dopo anni di uscite con il semiauto, specie in cal. 20, all'utilizzo costante del giustapposto.
Saluti Emilio