da Ciro Salemme » gio 8 mar 2012, 10:53
Per il calibro 12, ho avuto modo di testare le classiche doppie basi Sipe e S4, e la granulare Gm3, ottenendo discreti risultati. Avevo però notato che spesso, nonostante gli inneschi forti utilizzati nella fattispecie e la chiusura piuttosto serrata, restavano in canna e a volte anche nel bossolo spento, residui di polvere incombusta, che inizialmente non riuscivo a spiegarmi. La soluzione del problema mi é arrivata da un intervento sul altro forum di Gianluca Garolini, personaggio di indiscutibile valore nel settore della ricarica e della balistica in genere che molti di voi avranno avuto modo di leggere se non di conoscere. In pratica, Garolini asserisce giustamente che per tali cariche bsogna utilizzare polveri estremamente vivaci, proprio per consentire al basso quantitativo di polvere di completare il processo combustivo reso difficoltoso dalle caratteristiche sicuramente antitetiche di tali cariche (dose relativamente bassa di polvere-dose relativamente alta di piombo). Pertanto, già passando dalle polveri "semivivaci" Sipe, S4 e Gm3 alla "vivace" G.P. della B&P, ho subito notato il totale abbattimento di residui di polvere da sparo in canna oltre a un modesto, ma comunque avvertibile miglioramento della resa balistica della carica. Sulla scia di quanto affermato da G. Garolini, credo che utilizzando polveri ancor più vivaci della G.P., tipo l'ormai introvabile REX x 28, o magari i propellenti x 24 della AS e/o delle spagnole PSB e/o CSB, i risutati protrebbero essere ancor più interessanti.
Per tornare alle prove da me effettuate, disponendo di Sipe, S4 e/o GM3, si può caricare in questo modo:
in bossolo da 67 mm. tipo 1 (anche ricalibrato) innescato CX2000, 0,60x32 gr. di pallini dell'8 o 7,5. Si utilizzerà borraggio chimico quanto basta per effettuare una chiusura stellare molto stretta.
Se si vogliono eliminare i problemi della polvere incombusta in canna, si potrà caricare la G.P. con lo stesso assemblaggio e dosaggio, togliendo solo 1 gr. di pallini (31 gr. anziché 32).
Ciao e a risentirci. Ciro